   
In
questa sezione troverete una raccolta delle immagini più
significative dei raduni degli anni scorsi, ed inoltre alcune immagini
dell'ultimo raduno; buona visione. |
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I nostri Raduni . . .
la nostra Storia . . .
Anno
1999
Dal Titano
alle Lavaredo |
Dalla
Repubblica di San Marino alle Tre Cime di Lavaredo, via Rimini,
Ravenna. Adria,Mestre
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386
km percorsi
3 giorni
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Anno
2001
La Matta
nelle Dolomiti |
da Auronzo
di Cadore a Cibiana fino al Rifugio sul Monte Rite
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Anno 2002
Anno Internazionale
delle Montagne
Dal Monviso
alle Lavaredo
Dal Triglav
alle Lavaredo |
I Tappa:
Pian del Re-Asti-Como-Sondrio-Grosio-Trento-Borgo Valsugana-Bassano
del Grappa-Dolo-Mestre-Auronzo di Cadore-Misurina-Tre cime di Lavaredo
II Tappa:
Tarvisio-Triglav-Valle Isonzo-Gorizia-Cimolais-Longarone-Auronzo-Misurina
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I Tappa:
900 km percorsi
5 giorni
II Tappa:
450 km percorsi
4 giorni |
Anno 2003
Con la Matta
sugli Appennini |
Bologna-Vignola-Riolunato-Sestola-Palagano-Pavullo-Modena-Bologna
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Anno
2004
Con la Matta
per Cantù |
Prologo
ad Auronzo di Cadore; Como-salita al rifugio Bugone-Como
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304 + 60 km percorsi
2 giorni
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Anno
2005
Dai Monti
al Mare
Gemellaggio
2° rgt. Piemonte
Cavalleria |
Trieste
- Gorizia - Tolmino (Slovenia) - Selva di Tarnova - Valle dell'Isonzo
- Muggia - Trieste
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230 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2006
Con la Matta
verso Bergamo |
Gardone
Riviera (Vittoriale) - Val Trompia - Passo della Presolana - Bergamo
- Brescia - Gardone |
250 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2007
Con la Matta
in Trentino |
Madonna
di Campiglio e dintorni |
100 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2008
Dal Monte
Rosa alle Lavaredo |
Varallo
Sesia - Parco Alta Val Sessera - Oasi Zegna - Varallo |
60 km percorsi
2 giorni |
Anno
2009
Con la Matta
sul Grappa |
Romano
d'Ezzelino - Valsugana - Marcesina - Melette di Gallio - Asiago
- Enego - Primolano - Seren del Grappa - Cima Grappa - Bassano del
Grappa |
260 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2010
Con la Matta
in Casentino |
Vicchio
- Pratomagno - Poppi - La Verna - Badia Prataglia - Camaldoli -
Passo La Colla - Dicomano - Vicchio |
180 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2011 1° raduno
Con la Matta
in Val di Taro |
Collecchio
- Felino - Borgotaro - Compiano - Monte Penna - Compiano |
150 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2011 2° raduno
Con la Matta
al Palmieri Ritorno al Passato |
Cortina
d'Ampezzo - Rif. Palmieri Croda da Lago - Cortina - Passo Tre Croci
- Misurina - Rifugio Auronzo Tre Cime di Lavaredo - Cortina |
70 km percorsi
2 giorni |
Anno
2012
Con la Matta
sul Cimone |
Fanano
- Piancavallaro - Lago della Ninfa - Monte Cimone - Fanano - Passo
Croce Arcana - Taburri - Fanano |
100 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2013
Con la Matta
sui tre confini sulle tracce di Julius Kugi |
Camporosso
- Monte Forno - Tre Confini - Kraniska Gora - Passo Vrsic / Triglav
- Valle Isonzo - Cave del Predil - Laghi Fusine - Monte Lussari
- Altopiano del Montasio |
140 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2014
Con la Matta
sulla Strada degli Eroi |
Schio -
Valli del Pasubio - Passo Pian delle Fugazze - Strada degli eroi
- Rifugio A. Papa - Rovereto - Altopiano di Lavarone - Passo Vezzena
- Monte Verena - Rotzo - Pedescala - Schio |
160 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2015
Con la Matta
ad Assisi sulle orme del Prototipo |
Foligno
- Spello - Monte Subasio - Assisi - Bevagna - Foligno - Val Nerina
- Cascate delle Marmore - Spoleto |
180 km
percorsi
3 giorni |
Anno
2016
Con la Matta
in Valtellina |
Bormio
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100 km
percorsi
2 giorni |
Anno
2017
Con la Matta
A Venezia |
Venezia
- Abano Terme - Colli Euganei |
300 km percorsi circa
3 giorni
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Anno
2018 1° raduno
Con la alle
marmitte dei giganti |
Clusone
e dintorni |
160 km percorsi circa
2 giorni
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Anno
2018 2° raduno
Con la Matta
sul Serio |
Crema
- tenuta Bonzi |
60 km percorsi circa
2 giorni
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Anno
2019 raduno
Con la Matta
nella Motor Valley |
Bologna
e Dintorni - Museo Lamborghini |
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Anno
2021 raduno
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Anno
2022 1° raduno
Con la Matta
ad Oropa |
Con la
Matta ad Oropa |
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Anno
2022 2° raduno
Con la Matta
sulla strada delle Malghe ad Asiago |
Strada
delle Malghe - Asiago - Monte Verena |
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CON LA MATTA SULLA STRADA
DELLE MALGHE AD ASIAGO







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CON LA MATTA AD OROPA
Due giorni e mezzo sulle montagne
piemontesi: questo è stato il programma del 26° raduno del
Registro Alfa Romeo Matta, affiliato al RIAR. Tutto è iniziato
alcuni mesi fa ad Arese, al Museo dell’ Alfa Romeo, con la proposta
fatta da Lorenzo Ardizio, Direttore del Museo, di accompagnare i soci
nelle sue zone natie per svolgere un raduno riservato alle Matta sulle
montagne sopra Biella, per una passeggiata automobilistica tra i santuari
della zona, con epicentro Oropa, il Santuario Mariano dedicato alla Madonna
Nera, situato una dozzina di chilometri a nord della città di Biella,
a 1.159 metri di altitudine, in un anfiteatro naturale di montagne che
circondano la sottostante città e fanno parte delle Alpi Biellesi.
Dopo un inizio di settimana caratterizzato dal
maltempo, che aveva fatto preoccupare gli organizzatori, nel fine settimana
del 11-12 giugno i “mattisti” si sono dunque ritrovati ad
Oropa, dove hanno trascorso due giornate con un cielo completamente sgombro
da nuvole, una temperatura gradevolissima e un sole splendente. La mattina
del sabato, con un breve trasferimento su una strada asfaltata immersa
nei boschi, sempre ad altitudine costante tra gli 800 ed i 1000 metri,
le vetture hanno raggiunto il Santuario di Graglia, sorto nel 1615 sotto
la maestosa cima del monte Mombarone, quasi al confine con la Valle d’
Aosta.
Una pausa caffè/cappuccino/cornetto, le
foto ricordo di rito e la visita al Santuario hanno tenuto occupati per
un’oretta i componenti la comitiva, prima del ritorno ad Oropa dove
sono stati raggiunti dall’equipaggio di un’altra Matta storica,
quella della famiglia Giorgetti, che dal 1973 presta loro un instancabile
servizio come veicolo tuttofare, durante la nevicata del 1986 fu adibito
a spazzaneve, oltre ad aver partecipato con successo ad un’ edizione
della Mille Miglia storica di qualche anno fa.
Oltrepassato il Santuario di Oropa, la colonna
di AR 51 e AR 52 si è inerpicata sulla strada panoramica che sale
fino alla galleria Rosazza, scavata nel 1897, oltre la quale il tracciato
è interrotto da una frana. Lasciate sul posto le auto ed attraversata
a piedi la galleria, la comitiva ha rapidamente raggiunto l’Antica
Locanda per il pranzo a base delle specialità locali, allestito
su una terrazza dalla quale si godeva un panorama di rara bellezza. Nel
pomeriggio, gli equipaggi hanno ridisceso la strada per ritornare ad Oropa,
per la prevista visita guidata alla chiesa ed al museo.
La cena in uno dei ristoranti interni al Santuario
e la serata in amabile conversazione mattistica hanno concluso la prima
giornata del raduno con pernottamento nello stesso, suggestivo, silenzioso
e fiocamente illuminato.
Il mattino successivo, il programma prevedeva il
ritorno in pianura a Cossato, da dove poi le avventurose camionette si
sono spostate per una ventina di chilometri fino al terzo dei santuari
previsti nel programma, (12 sono i santuari delle 5 valli), quello di
Novareia, più piccolo dei precedenti ma enormemente ricco di fascino,
col suo porticato, il giardino boscoso e la sorgente di acqua freschissima.
Una breve escursione fino alla vicina centrale elettrica del Piancone,
nata per alimentare le numerose fabbriche produttrici dei raffinati tessuti
tipici della zona.
Raduno Motor Valley
14 15 SETTEMBRE 2019
programma
raduno
1999
- 2019 : vent' anni di raduni ...Matti! Era infatti il 1999 quando
venne organizzato il primo raduno riservato alle Matta, abbinato
ad un annullo postale e relativo trasporto speciale “dal Titano
alle Lavaredo”, titolo che illustrava chiaramente quale sarebbe
stato il viaggio da compiere a bordo delle AR 51 e AR 52 del Registro
Alfa Romeo Matta. All' epoca solo quattro vetture parteciparono
alla gita, alle quali si aggiunse la AR 51 di un collezionista tedesco
che si aggregò agli altri facendosi trovare sulle rive del
lago di Misurina, a pochi passi dal traguardo.
Abbinando a quella ricorrenza i festeggiamenti del cinquantesimo
anniversario del Club Nazionale Fuoristrada, fondato nel 1969 da
un gruppo di imprenditori bolognesi ( tra i quali spiccano nomi
illustri nel campo automobilistico come Edo Ansaloni, Mario Righini,
Mario Zodiaco, Cesare Perdisa ed altri), il Registro Matta ha organizzato
nei giorni 14 e 15 settembre 2019 un riuscitissimo raduno intitolato
“con la Matta nella Motor Valley”, svolto a cavallo
delle provincie di Modena e Bologna, terra di di motori per eccellenza,
lungo la mitica Via Emilia.
Il ritrovo del sabato mattina, presso l' hotel prescelto a San Lazzaro
di Savena, ha visto la presenza di ben 17 vetture provenienti da
varie parti d' Italia, dalla Lombardia, dal Veneto, dalla Toscana,
dalle Marche e dalla Liguria, oltre che dall' Emilia Romagna. Tra
le Matta presenti, spiccava la AR 52 proveniente da Porto Sant'
Elpidio, una vettura ex Società Autostrade, ottimamente restaurata
in maniera perfetta, verniciata nel caratteristico e corretto colore
arancione aziendale degli anni cinquanta.
Attraversando tutta Bologna e seguendo il tracciato della via Emilia,
la colonna di AR ha dapprima raggiunto a Panzano il castello di
Mario Righini, dove è custodita una delle collezioni private
di auto d' epoca tra le più importanti che si possano visitare
in Italia. Splendida cornice del raduno, il castello ha visto le
Matta schierate nel giardino, accolte da una nuova AR 51 di proprietà
Righini, molto ben restaurata e pronta per partecipare ai prossimi
incontri del Registro.
La lunga visita ai tanti esemplari di altissimo pregio, esposti
nelle scuderie e nelle cantine del castello, ha fatto sì
che si arrivasse all' ora del pranzo, ottimamente preparato dalla
vicina trattoria “da Bollo”, che ha allietato i presenti
con la cucina dell'alta tradizione emiliana.
Dopo il pranzo, le vetture si sono avviate lungo le strade della
campagna emiliana per raggiungere, dopo una trentina di chilometri,
la seconda tappa prevista, ovvero l' interessantissimo Museo Ferruccio
Lamborghini a Funo di Argelato, voluto dalla famiglia Lamborghini
per raccogliere e far conoscere le testimonianze della vita e le
opere del celebre imprenditore emiliano.
Conclusa anche questa visita, i partecipanti hanno nuovamente raggiunto
l' hotel a San Lazzaro per preparasi alla prevista “cena nel
bosco”, ovvero la cena che il Club Nazionale Fuoristrada ha
allestito nei boschi di Monterenzio, presso il campo gare per veicoli
4x4, organizzata dallo staff della cucina da campo del Club, sancendo
così una sorta di “gemellaggio” tra il C.N.F.
ed il Registro Matta nelle rispettive ricorrenze.
L' indomani, i mattisti hanno raggiunto il Museo Memoriale della
Libertà, creato anni fa da Edo Ansaloni, socio fondatore
del C.N.F. nonché noto e grande collezionista di mezzi militari,
conservati nella sua estesa tenuta La Torre, alle porte di San Lazzaro
di Savena, nella quale era stato anche allestito un vasto mercatino
di militaria, molto apprezzato dai collezionisti di oggettistica
militare, attratti dalle divise e dalle documentazioni, dalle armi
come pure dai ricambi per veicoli.
La prevista vista al museo interattivo ha emozionato i mattisti
presenti, per il realismo e l' autenticità delle scene riprodotte,
suggestionate anche dai suoni e dalle luci che avvolgono il visitatore
durante il percorso interno.
Verso mezzogiorno, le Matta si sono poi recate alla tappa finale
del raduno, di nuovo a Monterenzio presso il campo gare del C.N,F.,
dove molti si sono divertiti a provare la propria AR sui saliscendi
della pista, in un percorso fuoristrada con qualche passaggio impegnativo
adatto alle prestazioni delle Matta, tra la vegetazione e le dune,
in un' ambientazione che con un po' di fantasia poteva far ricordare
quella che il Conte Bonzi vide nel Mato Grosso a bordo delle sue
due AR 51 nel 1952. Alle Matta di serie si è aggiunta quella
con motore 3.000 cc. V6 condotta da Alessandro Melotti, partecipante
al Campionato Italiano di Trial 4x4 Coppa Csai, che ha fatto rizzare
i capelli ai coraggiosi (e coraggiose) che si sono seduti sul sedile
del passeggero....
La cucina da campo dei fuoristradisti bolognesi ha quindi fornito
il pranzo conclusivo della manifestazione, al termine della quale
sono state distribuite come tradizione le ambìte medaglie
ricordo del raduno, collezionate da tutti i Mattisti.
Le congratulazioni ed i complimenti che i felici possessori di Matta
hanno rivolto all' organizzazione, non solo nel momento dei saluti
conclusivi del raduno, ma anche nei giorni successivi, oltre che
sancire il successo della manifestazione e dare nuovo spunto per
riproporre nel prossimo anno un' altro incontro mattistico, hanno
gratificato e rin-Franc-ato chi si è prodigato perché
tutto andasse per il meglio.
Al prossimo incontro, dunque! |























Anno 2019
Raduno dalla Val Taleggio
al Museo Alfa Romeo
16 - 17 marzo 2019
Nato quasi per caso, sotto la spinta
del travolgente Giancarlo Poli, anche il raduno numero 23 del nostro
Registro ha avuto un fortissimo ed unanime apprezzamento sia dei partecipanti
presenti con le proprie Matta, sia dei tanti visitatori che la domenica
si sono aggregati ai mattisti al Museo Alfa Romeo di Arese.
Tutto è nato dalla brillante iniziativa del Museo di organizzare,
ogni mese, una giornata di “backstage”, ovvero un “dietro
le quinte” finalizzato ad esporre ed a far conoscere al pubblico
un esemplare speciale della produzione Alfa Romeo.
In sostanza, la Direzione del Museo presenta di volta in volta una delle
vetture che normalmente sono custodite nei sotterranei del Museo e dunque
non esposte nelle sale normalmente aperte al pubblico. Possono essere
il prototipo di una vettura andata poi in produzione, come anche un
esemplare speciale sul quale vennero testate alcune soluzioni tecniche
particolari, o ancora una vettura che ha alle spalle una storia speciale.
Ed è questo il caso della Matta del “Raid della Fratellanza
e della Pace” che domenica 17 marzo è stata portata fuori
dal Museo e che ha dato lo spunto per l' organizzazione e lo svolgimento
del 23mo raduno del nostro Registro.
Non volendo limitarci alla sola giornata di domenica per incontrare
gli amici mattisti, sì è dunque pensato di abbinare una
passeggiata tranquilla e divertente per il sabato, scegliendo, su suggerimento
dell' arrembante Giancarlo Poli, la Val Taleggio e dintorni.
Tutto è cominciato quindi sabato 16 marzo a San Pellegrino Terme,
dove le vetture partecipanti, una decina, si sono ritrovate presso l'
Hotel Bigio, in pieno centro, per partire ed imboccare la strada che
porta a Sottochiesa, denominata “l' orrido della Val Taleggio”,
una stretta fessura nella roccia, con altissime pareti verticali ai
lati, molto suggestiva e spettacolare, serpeggiante al lato di un vorticoso
torrentello.
Giunti a Sottochiesa, i mattisti hanno incontrato Chiara, la bella e
gentile guida locale con la quale avevamo preventivamente fatto la ricognizione
del percorso e che ci aveva organizzato il giro panoramico in Val Taleggio,
facendoci passare per Pizzino, imboccando poi la strada che porta a
Capo Foppa, per arrivare a Peghera e Contrada Prato, dove abbiamo fatto
sosta al ristorante per il pranzo.
Dopo le libagioni, l' interessante visita a Peghera dello stabilimento
di stagionatura del rinomato formaggio Taleggio, del quale qualche mattista
ha fatto scorta da portare a casa.
Sul tragitto di ritorno, abbiamo accolto l' invito di un collezionista
di auto d' epoca che a Sottochiesa custodisce in vari capannoni una
gran quantità di mezzi di vario genere, dalla Ferrari alla Trabant,
dalla Isetta alle Balilla, e poi Lancia, Fiat, autocarri ed anche un
paio di esemplari di ….aaagh!!! Campagnola, sia AR 59 che AR 76,
ma nessuna Matta. In compenso il personaggio si è preparato un
carro funebre “d' epoca” su base Fiat 130, già allestito
con la bara e le foto ricordo, pronto per quando verrà la sua
dipartita! I commenti sono stati i più vari....
Il rientro in hotel e la cena serale hanno concluso la giornata per
coloro che sono rimasti a San Pellegrino; altri invece, abitando a qualche
decina di km, sono rientrati alle rispettive case.
L' indomani, mattinata libera per tutti ma con appuntamento ad Arese
alle 12,00 per l' atteso incontro sul piazzale del Museo Alfa Romeo
con la Matta bianca del Raid. La vettura, perfettamente efficiente,
in testa alle 12 Matta presenti ha compiuto alcuni giri sulla pista
del Museo, per consentire ai giornalisti presenti di effettuare riprese
filmate e foto del corteo mattistico che si possono andare a rivedere
sul sito del Museo.
Concluse le pratiche fotografiche, la Matta bianca è stata portata
all' interno del museo in sala Giulia e posizionata al centro fra altre
due AR 51, una verde militare di fresco ed ottimo restauro e la rossa
amaranto dell' Autocentro della Polizia di Milano, formando così
un suggestivo tricolore mattistico.
Il Direttore del Museo, Lorenzo Ardizio ha aperto la conferenza descrivendo
la storia ed i particolari della Matta del Raid, per poi chiamare sul
palco Franco Melotti il quale ha raccontato altri dettagli e la biografia
di Maner Lualdi, l' artefice di questa incredibile avventura avvenuta
da dicembre del 1967 a marzo del 1968, con due Matta AR 51 allestite
ad officina assistenza mobile con carrozzeria chiusa, al seguito di
quattro Alfa Romeo Giulia Super. In poco più di 100 giorni le
sei vetture ed i dieci componenti degli equipaggi percorsero oltre 27.000
km, partendo da Roma per giungere alle porte della Cina, dopo aver attraversato
ben 18 Paesi, dall' Europa al Medio Oriente fino all' Estremo Oriente,
con oltre 500 ore di guida in pieno inverno!
Le vetture al termine del Raid vennero rimpatriate via mare e, una volta
giunte a casa, una delle due Matta venne riposta nei sotterranei del
Museo, mantenendo l' allestimento realizzato per il lungo viaggio, mentre
sull' altra venne ripristinata la carrozzeria originale aperta e rimase
nello stabilimento dell' Alfa Romeo come veicolo di servizio interno
per alcuni anni, fino a quando venne acquistata da un noto collezionista
emiliano.
L' applauso al termine della conferenza ed i complimenti da parte dei
tanti appassionati presenti, ha suggellato il successo di questo simpatico
incontro, che rimarrà nei ricordi di tutti come un evento storico
da ricordare.







Anno 2018
"Con la Matta sul
Serio"
22/23 settembre 2018
Sarà
difficile fare meglio. Doveva essere un raduno, è stato
un evento. Doveva far ritrovare un gruppo di amici, è stato
un record di presenze. Doveva semplicemente essere un altro fine
settimana spensierato, rimarrà invece come uno dei ricordi
più belli di due giorni indimenticabili. Qualcuno lo ha
definito un trionfo. La due giorni che il Registro Alfa Romeo
Matta ha organizzato in Lombardia tra le provincie di Milano e
Crema ha visto la presenza di ben 23 Alfa Romeo Matta, splendidamente
accolte la mattina del sabato all' Alfa Blue Team, mitico tempio
dell'automobilismo storico, dove si respira l'aria più
vera del collezionismo di auto d' epoca, in una ambientazione
interamente dedicata alla prestigiosa Casa automobilistica, tra
decine e decine di suoi esemplari storici, sia quelli prodotti
dapprima nello stabilimento al Portello e poi con quelli usciti
da quello di Arese. E non solo vetture stradali, ma anche quelle
sportive, gli esemplari unici, le carrozzerie speciali, e poi
i mezzi pesanti, i commerciali, ed ancora motori, telai, pure
una cucina con i fornelli elettrici, di quelle prodotte nel primo
dopoguerra per ridare fiato alle finanze dell' Alfa Romeo, uscita
distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
All' esterno, in testa alla lunga fila di Matta giunte da varie
parti d' Italia, erano stati posti quattro esemplari speciali
ed unici: la vettura con telaio AR 51 *50001* e motore serie 1307
numero *00001*, ovvero il primo esemplare preserie realizzato
in tempi record per rientrare nei termini stabiliti dal Ministero
della Difesa per ottenerne l' omologazione quale “autoveicolo
da ricognizione”. Questa vettura inoltre è famosa
per una suggestiva e celebre foto scattata il 5 ottobre 1951,
quando il progettista Giuseppe Busso immortalò l' amico
collaudatore Guido Moroni mentre saliva e poi ridiscendeva la
scalinata della basilica di Assisi.
A fianco era posteggiata la vettura con telaio *50002* e motore
*00002*, il secondo degli esemplari prototipi, sul quale l' Ufficio
Progettazione studiò variazioni tecniche alle sospensioni,
poi accantonate. Questa vettura, al termine dei collaudi, venne
allestita con un grosso serbatoio d' acqua e proposta come veicolo
antincendio alla fiera agricola di Verona del 1954. Fu uno degli
allestimenti proposti dall' Alfa per allargare al mercato civile
privato l' utilizzo della neonata fuoristrada, che si riteneva
non dovesse rimanere solo un oggetto studiato per gli scopi militari.
Alla sua destra era stata posto la terza vettura preserie, identificata
dal telaio AR 52 *50003* e motore *00003*, ovvero il prototipo
della versione civile, sul quale vennero realizzate modifiche
sostanziali alla carrozzeria per rendere il mezzo meno spartano
rispetto alla versione militare, al fine di renderlo più
appetibile ad un possibile mercato di privati. Questa vettura
venne sottoposta ad un efficace collaudo promozionale durante
il Tour de France del 1952, in quanto venne fornita alla squadra
ciclistica italiana come vettura ammiraglia al seguito del grande
Fausto Coppi, che vinse anche quella edizione della prestigiosa
gara.
Il quarto esemplare di particolare importanza storica esposto
è stata la AR 51 denominata “macchina del vento”,
una Matta già in dotazione all' Esercito Italiano che nel
1959 venne profondamente modificata nella parte posteriore da
parte delle officine militari dell' Oare per particolari esigenze
della Scuola di Paracadutismo di Pisa. Le venne infatti applicata
una grossa elica da aereo per creare così, tramite la forza
del motore, un getto d' aria impetuoso che potesse generare un
forte vento e quindi far gonfiare i paracadute degli allievi per
simulare l' atterraggio in una giornata ventosa. Tutt' ora funzionante,
ha dato spettacolo per i presenti rombando come un aereo al decollo
e generando un getto d' aria impressionante.
Frontalmente a questi quattro magnifici esemplari, la lunga teoria
di Matta parcheggiate una a fianco dell' altra con al primo posto
l' esemplare di serie identificato dal telaio *00001*, la prima
Matta uscita dalla catena di montaggio per essere fornita alle
nostre Forze Armate nei primi mesi del 1952. Inoltre, tra le altre
vetture sia in livrea militare che Polizia, anche tre esemplari
della rara versione Civile, discendenti da quel prototipo che
segui Coppi al Tour 1952.
Dopo la visita alla vasta collezione dell' Alfa Blue Team, un
abbondante pasto ha allietato i presenti, prima dell' interessantissima
conferenza tenuta da Fabio Morlacchi, che ha illustrato sapientemente
le fasi storiche dell' Alfa Romeo che portarono alla nascita della
Matta; nella parte finale, la lettura dell' autobiografia di Giuseppe
Busso, progettista e “padre” dell' unica vera fuoristrada
prodotta dall' Alfa Romeo, ha suscitato momenti di intensa emozione,
mentre scorrevano le immagini dei primi anni cinquanta nelle quali
erano immortalati gli esemplari prototipo esposti lì fuori,
a pochi metri di distanza.
Una volta lasciata la sede dell' Alfa Blue Team, la colonna di
Matta si è incamminata su strade secondarie per raggiungere
nel tardo pomeriggio Crema, come previsto nel programma del raduno.
La cena in un locale caratteristico ha quindi concluso l' intensa
giornata.
L' indomani i partecipanti hanno raggiunto il garage dei fratelli
Poli, nel quale sono state ammirate numerose vetture di alto pregio
storico, per poi spostarsi nel centro di Crema per una breve sosta
in piazza Giovanni XXIII; quindi la ripartenza per la meta tanto
attesa ed obiettivo finale della manifestazione : la villa del
Conte Bonzi, il primo “mattista” della storia. Il
conte Leonardo Bonzi, esploratore, produttore cinematografico,
campione di sport olimpici, aviatore e tanto altro ancora, nel
1952 acquistò due esemplari di Matta per compiere un' impresa
assai ardua : attraversare il Continente Sud Americano per aprire
una nuova via di comunicazione dall' Atlantico al Pacifico, realizzando
nel contempo un documentario naturalistico, da far produrre alla
sua casa cinematografica, la Astra.
L' impresa durò oltre 5 mesi, vennero percorsi a bordo
delle due AR 51 oltre 11.000 km, passando dalle foreste lussureggianti
alle paludi del Mato Grosso, dalle piste sterrate ai freddi valichi
delle Ande, affrontando pericoli e difficoltà enormi.
Il risultato fu la realizzazione di un bellissimo documentario
intitolato “Magia Verde”, che venne presentato al
Festival di Cannes l' anno successivo, riscuotendo unanimi consensi
di critica e di pubblico.
Ebbene, i mattisti partecipanti al raduno, una volta entrati nel
giardino di villa Bonzi hanno avuto la grande e piacevole sorpresa
di trovare, davanti al museo dedicato al Conte, una delle due
Matta protagoniste dell' avventura del 1952, ancora in buone condizioni,
che per uno strano scherzo del destino è stata recuperata
nei primi mesi di quest' anno, dopo tante infruttuose ricerche.
Suscita strane congetture sui misteri dell' Aldilà la coincidenza
che il suo ritrovamento sia avvenuto proprio quando erano iniziati
i preparativi di questa manifestazione, voluta espressamente per
rendere omaggio a lui, Leonardo Bonzi, primo possessore di Matta
della storia.
Ed il pensiero che questa vettura, dopo ben 66 anni sia tornata
a vedere le strade ed i luoghi da dove partì per affrontare
incredibili avventure, ha suscitato in molti una forte emozione
ed a qualcuno è sgorgata anche una lacrima mista alla gioia
di aver portato a termine una piccola impresa. Sicuramente Leonardo
Bonzi, che starà ancora esplorando chissà quali
valli celesti, avrà apprezzato l' omaggio che gli è
stato riservato.
Sarà difficile far meglio? Forse sì.....ma noi ci
proveremo!
Franco
Melotti
AL
PROSSIMO RADUNO !! |
Anno 2018
"Con la Matta alle
marmitte dei giganti"
02/03
giugno 2018
Grande
apprezzamento di tutti e nuovo record di Matta partecipanti :
il 21° raduno del nostro Registro, svolto nelle montagne sopra
Bergamo, ha visto la presenza nei due giorni (più l' anteprima
del venerdì) di ben 16 Matta accompagnate dalla loro “mamma”
Land 80; e tra le Matta, ben tre esemplari della rara versione
Civile, la AR 52! Le arzille camionette hanno trasportato su e
giù per i monti i 37 adulti ed i 4 bambini partecipanti,
incolonnate ordinatamente, destando l' ammirazione e lo stupore
dei tanti osservatori presenti.
La perfetta organizzazione del raduno è stata operata dal
“veterano” mattista Leonardo Diani, profondo conoscitore
delle montagne bergamasche, nelle zone che lo hanno visto in gioventù
sfrecciare e gareggiare da campione su moto da cross e da enduro.
Leonardo ha messo a disposizione del Registro la sua conoscenza
non solo paesaggistica e stradale dei luoghi, ma anche quella
culinaria delle specialità locali, offrendoci una scelta
validissima di menù variegati, molto graditi da tutti i
presenti.
L' inizio prevedeva, come ormai è di prassi, il ritrovo
al venerdì pomeriggio, per chi proveniva da più
lontano, presso l' hotel La Bussola a Clusone. In realtà,
oltre ad alcuni mattisti che risiedono a diverse centinaia di
km, ne sono arrivati anche altri che dovevano percorrere meno
strada, abitando a poca distanza dal raduno; l' aperitivo serale
nel giardino dell' hotel e la meravigliosa cena hanno aperto come
meglio non si poteva il nostro ritrovo.
Sabato mattina, poco prima della partenza sono giunti gli ultimi
arrivati, compreso chi si è sciroppato una galoppata di
240 km a bordo della propria Matta, a dimostrazione che, se si
vuole, si può partecipare ai raduni anche senza la comodità
di un carrello o di un camion!!!La colonna si è inerpicata
sulla strada che sale al Passo della Presolana per poi discendere
in Val di Scalve, fino alla sosta presso un caseificio dove molti
hanno acquistato formaggi locali di rara bontà.
Si è dunque proseguito lungo la valle imboccando poi la
bellissima strada sterrata che porta al rifugio Campione, a quasi
2000 metri di altitudine. Qui molti neofiti del 4x4, pensando
di trovarsi sulle strade del Camel Trophy hanno inserito le ridotte
delle proprie Matta, emozionandosi come mai prima provato, su
un percorso normalmente chiuso al transito privato, agibile solo
con un permesso speciale concesso ai partecipanti al raduno. Una
volta raggiunto il rifugio, una pioggerella dapprima leggera e
poi più decisa non ha disturbato per nulla i partecipanti,
in quanto è caduta solo durante la sosta per il pranzo
al rifugio, per poi smettere gentilmente non appena la colonna
ha iniziato il tragitto di ritorno. Giunti al termine della discesa,
come da programma ci siamo fermati all' imbocco della miniera
Gaffione, dismessa da anni ma visitabile in parte su un trenino
ed in parte a piedi. Molto emozionanti i luoghi attraversati ed
i racconti della guida, che hanno fatto capire chiaramente i pericoli
ed i sacrifici vissuti dai minatori durante il periodo in cui
la miniera era attiva. All' uscita, a pochi passi di distanza
abbiamo visitato il grande capannone pieno di vicoli militari
di Silvano Bettineschi, un collezionista del luogo che ha raccolto
una gran quantità di mezzi soprattutto pesanti (camion,
gipponi, cingolati ecc) quasi tutti perfettamente restaurati e
funzionanti,
La sera, dopo una breve rigenerata all' hotel, ci siamo nuovamente
messi al volante delle nostre Matta per raggiungere in una quindicina
di km la baita Termen sul Monte Pora, luogo panoramico ai bordi
delle piste da sci, nella quale abbiamo splendidamente cenato.
La domenica mattina, comodi comodi, nuova partenza per l' ultima
parte del raduno, l' escursione alle Marmitte dei Giganti, il
luogo che ha dato il nome al nostro raduno, ovvero curiose formazioni
della roccia scavate delle cascate di un torrente, perfettamente
circolari proprio come se fossero dei pentoloni pieni d' acqua,
che il ribollire schiumoso delle cascatelle fa sembrare pronte
per buttarci la pasta.
Anche qui la perfetta organizzazione di Leonardo ha dato un tocco
di stile, allestendo un improvvisato, graditissimo e ricco spuntino
con aperitivo nella bella radura boschiva dove terminava la strada.
Imboccata la strada a ritroso, in breve siamo giunti all' ostello
Baita Valle Azzurra a Valzurio per il pranzo, al termine del quale
sono state consegnate ai partecipanti le tradizionali medaglie
ricordo della manifestazione fuse in bronzo, come sempre molto
gradite dai nostri amici mattisti ed oggetto di collezione. Quindi
la conclusione del raduno ed il rientro a casa.
Appuntamento adesso per il secondo incontro di quest' anno previsto
il 22 e 23 settembre per un grande ritrovo di Matta, previsto
a Milano presso l' Alfa Blue Team il sabato 22, mentre la domenica
23 saremo a Crema per rendere un doveroso omaggio al primo vero
mattista della storia, il Conte Leonardo Bonzi, con visita al
museo a lui dedicato, e con la viva speranza di battere ulteriormente
il record di Matta presenti. Ovvio quindi che vi aspettiamo TUTTI
!
AL
PROSSIMO RADUNO !! |
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arrivederci al prossimo raduno
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Anno 2017
"Con la Matta a
Venezia"
14/15/16 luglio
RADUNO
VENETO AL 100% PER IL 2017: SIAMO STATI INFATTI A VENEZIA, CITTA'
SIMBOLO DI QUESTA MERAVGLIOSA REGIONE, E DINTORNI .... A META'
LUGLIO IL NOSTRO RADUNO ANNUALE SI E' SVOLTO DURANTE TRE BELLISSIME
GIORNATE DI SOLE, CON UN CLIMA PERFETTO E CON UNA COMPAGNIA ALTRETTANTO
UNICA. CIRCA UNA DECINA LE VETTURE PARTECIPANTI ALLA FINE, PER
UN RADUNO CHE COME AL SOLITO HA RISERVATO A CHI E' VENUTO LA POSSIBILITA'
DI CONOSCERE E VISITARE DEI LUOGHI CHE DIFFICILMENTE SI VEDRANNO
IN AUTONOMIA: INSOMMA PECCATO PER TUTTI COLORO I QUALI NON SONO
A TORTO VENUTI, E COME AL SOLITO PEGGIO PER LORO; DISPIACE SOLO
PER MIRIO, MA ALLA FINE MEGLIO COSì PER LA SUA MAMMA INCOLUME.
CI SI E' RITROVATI VENERDI' MATTINA NEL BELLISSIMO ALBERGO DI
ABANO PER PARTIRE ALLA VOLTA DEL CASTELLO DI SAN PELAGIO: DA LI'
PARTI' GABRIELE D'ANNUNZIO CON I SUOI COMPAGNI PER LO STORICO
VOLO SU VIENNA .... BELLISSIMO LUOGO INTRISO DI STORIA E RICORDI,
DI PROPRIETA' DI PRIVATI CHE NE GODONO ASSIEME ALLA COLLETTIVITA':
PER FORTUNA CI SONO ANCORA QUESTE FAMIGLIE DI MECENATI CHE METTONO
A DISPOSIZIONE E CONSERVANO QUESTI POSTI. TERMINATA LA BELLISSIMA
VISITA, DOPO ALCUNE SPIEGAZIONI DATECI DALLA GENTILISSIMA DIRETTRICE,
CI SIAMO DIRETTI NELLE VICINANZE PER LA PRIMA TAPPA CULINARIA
DEL RADUNO: UN PRANZO ABBONDANTE OTTIMO E CON UN CONTO CHE CERTAMENTE
SALATO NON ERA, ANZI ERA INSIPIDISSIMO IL CONTO ... MA VA BEN
COSI' !!! CON LA PANZA PIENA, E QUINDI CON UN POCA DI DIFFICOLTA',
LA CAROVANA E' RIPARTITA PER LA BELLA GITA DEL POMERIGGIO, META
PALAZZO REALE A STRA', LUNGO LA RIVIERA DEL BRENTA CON LA BELLISSIMA
VILLA, IL PARCO E LA BARCHESSA.
E'
una delle principali mete turistiche del Veneto, la maestosa villa
dei nobili Pisani ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e
imperatori, ed oggi è un museo nazionale che conserva arredi
e opere d'arte del Settecento e dell'Ottocento, tra cui il capolavoro
di Gianbattista Tiepolo “Gloria della famiglia Pisani”,
affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. "Passo
non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meraviglia",
diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco.
E ieri come oggi il parco CHE I MATTISTI HANNO POTUTO VISITARE
incanta per le scenografiche viste, le originali architetture,
dalla Coffee House all’Esedra, il famoso labirinto di siepi,
tra i più importanti d'Europa, la preziosa raccolta di
agrumi nell’Orangerie e di piante e fiori nelle Serre Tropicali,
"tutto quello che può ricreare la vista e soddisfare
il gusto", come vantava Almorò Pisani.
DETTO
CIO', E NON E' GIA' POCO PER LA PRIMA GIORNATA DI RADUNO, I MATTISTI
SON RIENTRATI IN ALBERGO, AD ABANO TERME .... MICA A TREBASELEGHE
... !!! PER LA MERITATA CENA E QUALCHE CHIACCHIERA MATTA.
SVEGLIA
DI BUONA ORA PER SABATO, DATO CHE IL RADUNO PREVEDE QUELLA CHE
SI PREANNUNCIA COME UNA INDIMENTICABILE GITA A VENEZIA: ANCHE
QUI MICA SEMPLICI VAPORETTI, ATTESE ALLE BANCHINE (SAREBBERO INBARCADERI)
IN MEZZO AI "SEMPLICI TURISTI": I MATTISTI SI TRATTANO
BENE ED HANNO A LORO ESCLUSIVA DISPOSIZIONE PER TUTTA LA GIORNATA
UNA LANCIA IN LEGNO (TRA L'ALTRO UNA DELLE POCHE PRODOTTE DAL
FAMOSO CANTIERE "DALLA PIETA'", DOVREBBERO ESSERE STATE
SOLAMENTE DUE COME DICEVA IL CONDUTTORE): PARTENZA QUINDI DA SAN
GIULIANO ALLA VOLTA DI MURANO, VISITA AD UNA CHIESA SCONSACRATA
SEDE ORA DI UN LABORATORIO VETRARIO ARTIGIANALE DOVE ABBIAMO AVUTO
DIMOSTRAZIONI DELL'ARTE PER CUI SONO FAMOSI I MURANELLI .... LA
LANCIA IN ATTESA HA POI PORTATO I MATTISTI A TORCELLO, PICCOLA
ISOLA QUASI DISABITATA CON UNA BELLISSIMA E FAMOSA CHIESA ED IL
"TRONO DI ATTILA". PRANZO IN LOCALE TIPICO ANCHE QUI
OTTIMO, E RIPARTENZA PER IMBARCARSI NELLA LANCIA MATTA IN DIREZIONE
DELL'ULTIMA META DI GIORNATA A VENEZIA: BURANO CON I SUOI INDIMENTICABILI
COLORI. VISITA AL MUSEO DEL MERLETTO, VISITA AI BELLISSIMI PICCOLI
CANALI, SOSTA VICINO AI GIARDINI PER GUSTARE LA BREZZA LAGUNARE
ED E' .... PURTROPPO GIA' ORA DI RIENTRO.
DOPO
IL BEL VIAGGIO LUNGO LA LAGUNA, SI ARRIVA A SAN GIULIANO E SI
PRENDE LA DIREZIONE DELLA VALLE LAGUNARE NELLA QUALE ANDREMO A
MANGIARE PER LA SERA, IN UN AGRITURISMO: IL PROPRIETARIO NON VEDEVA
L'ORA DI CONDIVIDERE CON QUALCUNO I SUOI GIRI GIORNALIERI PER
PALUDI E BOSCHETTI CON LA SUA MEHARI !!! BEN TRE GIRA NE HA FATTI
FARE, ED I MATTISTI NON SI SON CERTO TIRATI INDIETRO. DOPO CIO',
FINALMENTE O QUASI ... ARRIVA ORA DI METTERSI A TAVOLA E ... SICH
... MANGIARE IL CIBO OTTIMO MA .... UN POCO LUNGO AD ARRIVARE.
COME A VOLTE PERO' ACCADE, NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE
DATO CHE IL PRANZO ERA ANCORA VICINO, PERLOMENO NELLE NOSTRE PANCE,
E QUINDI LA LUNGAGGINE MAI COME IN QUESTA OCCASIONE E' STATA BEN
ACCETTA. DOPO LA DISTRIBUZIONE DELL'IMMANCABILE, E PER LA PRIMA
VOLTA IN ASSOLUTO COLORATA, MEDAGLIA IN BRONZO A RICORDO DEL RADUNO
MATTO, SI PARTE PER IL RIENTRO IN ALBERGO.
SPLENDIDA
GIORNATA DI SOLE ANCHE LA DOMENICA: SI GIUNGE IN BREVE PARTENDO
DA ABANO ALLA PRIMA TAPPA DEL GIORNO. IL CASTELLO DEL CATAJO E'
UN ALTRO SPLENDIDO ESEMPIO DI COME I PRIVATI LUNGIMIRANTI ED ANCORA
MECENATI METTONO A DISPOSIZIONE I LORO SOLDI PER LA COMUNITA'.
SPLENDIDA
VILLA IN ORIGINE COSTRUITA DA "MERCENARI" E POI DIVENUTA
PROPRIETA' DEGLI ASBURGO, VI SOGGIORNO' ANCHE LA FAMOSA PRINCIPESSA
SISSI; DOPO LA GRANDE GUERRA DIVENUTA BOTTINO DI GUERRA DELLO
STATO ITALIANO, DOPO PERO' CHE I NORD TIROLESI HANNO PORTATO VIA
TUTTO IL MUSEO LASCIANDO SOLO I MURI E GLI AFFRESCHI ...., STATO
BISOGNOSO DI SOLDI CHE VIDE BEN DI VENDERE AD UNA FAMIGLIA DI
PADOVA CHE SOLO UN PAIO DI ANNI FA L'HA VENDUTA ALL'ATTUALE PROPRIETARIO....
CHE NE HA FATTO UN MUSEO APERTO AL PUBBLICO... LA VISITA ERA ORGANIZZATA
SOLO PER I MATTISTI, SEMPRE PRIVILEGIATI DATO CHE LA DOMENICA
MATTINA SAREBBE TURNO DI CHIUSURA. DOPO LE ESAURIENTI SPIEGAZIONI
DELLA GUIDA BELLA E GENTILE E DOPO UN'OTTIMA CAMMINSATA NELLO
SPLENDIDO PARCO, I MATTISTI SI SONO DIRETTI AD ARQUA' PETRARCA
PER LA VISITA ALL'ABITAZIONE DEL FAMOSO POETA. SPLENDIDO IL PANORAMA
DEI COLLI EUGANEI, BELLISSIMO IL BORGO MEDIEVALE.... PERO' DOPO
LA VISITA L'APPETITO ERA ORMAI AL CULMINE: QUINDI PER FORTUNA,
IN VERITA' NON SOLO PER QUELLA MA PERMETTETE ANCHE PER LA SAPIENZA
DELL'ORGANIZZATORE... !!! (UN POCA DI SANA AUTOSTIMA NON GUASTA
MAI ....), BREVE GIROTONDO SUI COLLI PER ARRIVARE AL RISTORANTE
META DEL PRANZO. IN UNA SALA APPARTATA SEGUITI DA 3/4 CAMERIERI
IL PRANZO ERA ANCHE QUESTA VOLTA INDIMENTICABILE .... VINO A VOLONTA',
BRINDISI, DOLCETTI, CIBI OTTIMI RISATE E BATTUTE HANNO ALLIETATO
LA NOSTRA GIORNATA.
PURTROPPO
NIENTE GIRO POMERIDIANO: LE METE DI CASA PER CHI VENIVA DA DISTANTE
RICHIAMAVANO.... ED ORMAI ERANO GIA' INCREDIBILMENTE QUASI LE
16.00 .... UN SALUTO E VIA . . . AL PROSSIMO RADUNO .... CHISSA'
...
GRAZIE
PRIMA DI TUTTO AD ARMANDO E MIA MOGLIE CECILIA CHE MI HANNO AIUTATO
A RENDERE QUESTO RADUNO INDIMENTICABILE.
GRAZIE
POI A TUTTI PER AVER PARTECIPATO: VI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI
CHE CONDIVIDO CON I DUE FAMILIARI CITATI, E CON FRANCO CON IL
QUALE ABBIAMO IN OLTRE VENTI ANNI CREATO QUESTA BELLA COSA (TRA
LE ALTRE) .... CHE SPERIAMO SAPER FAR PROGREDIRE ANCHE IN FUTURO.
PER
ME E' STATO UN PIACERE: LA MIA SODDISFAZIONE E' LA SODDISFAZIONE
DEGLI ALTRI, IL PIACERE DERIVA DAL PIACERE E DALL'APPREZZAMENTO
DEGLI ALTRI NELLL'AVER LAVORATO PER LA LORO SODDISFAZIONE: NON
E' UN GIRO DI PAROLE MA IL MIO MODO DI PENSARE ...
GRAZIE.
AL
PROSSIMO RADUNO. |
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Palazzo Reale
o Villa Pisani
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Imbarcadero a San Giuliano |
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Un'arte veneziana senza
fine ... |
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Il Canal Grande di
Murano |
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Sotto il campanile
la nostra "piccola" lancia privata aspetta .... |
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la marmaglia che viaggi
nei vaporetti .... |
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PRANZO A TORCELLO |
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IMMANCABILE FOTO SUL TRONO CHE SI DICE FU DI ATTILA....
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arrivederci al prossimo raduno
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AUTOEXPO PISTOIA 2017
27 - 29 gennaio
Da venerdì
sino a domenica, presso il salone espositivo pistoiese, vi sarà
il primo evento di “Pistoia Capitale italiana della cultura
2017” : auto-expo-2017-pistoia sarà inaugurato alla
presenza delle autorità civili e militari, nell’area
espositiva “La Cattedrale – Area ex Breda” di
Pistoia.
Dunque sino alla serata di domenica
29 gennaio, la città di Pistoia sarà al centro dell’interesse
nazionale dell’automotive, del motorsport ed anche del mondo
delle due ruote, moto e biciclette.
Una rassegna a tutto tondo, quindi,
sulla mobilità ed i suoi molteplici aspetti, organizzata
da Pistoia Corse con la decisa collaborazione dell’Automobile
Club Pistoia, oltre che con il patrocinio del Comune di Pistoia,
della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia e con il
contributo degli operatori economici, sarà un evento della
città e per la città.
Il Registro Alfa Romeo Matta è
stato invitato a partecipare esponendo, in concomitanza alla presenza
di uno stand dedicato a Fausto Coppi ed alle sue biciclette, la
famosa Matta 50003 prototipo della versione civile che accompagnò
le gesta del Campionissimo sulle strade del Tour del 1952, trasportando
anche alcune delle biciclette che la squadra italiana adoperava
per la corsa.
Inoltre sabato 28 gennaio, alle
10,00, alla Biblioteca San Giorgio, avrà luogo il ricordo
di Carlo Chiti, figura di spicco dell’automobilismo sportivo
mondiale, la cui storia è partita proprio da Pistoia. A
lui l’automobilismo deve molto in quanto seppe portare molte
novità dal punto di vista aerodinamico e motoristico, oltre
che essere una personalità molto amata e stimata da Enzo
Ferrari e da Bernie Ecclestone, con il quale aveva un grande rapporto
di amicizia. Tra i suoi progetti di maggiore notorietà
ricordiamo la Ferrari 156 F1, la serie 33 Sport dell’Alfa
Romeo, la Ferrari 250 GTO oltre a moltissimi propulsori. VI saranno
contributi di persone che a Chiti sono state vicine nel suo percorso
umano e professionale.
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Anno 2016
"Con la Matta in
Valtellina"
8/9 luglio
QUEST'ANNO IL NOSTRO RADUNO SI E' SVOLTO
IN COLLABORAZIONE ( MOLTA ! ) CON GLI AMICI DEL CVMS, NELLE PERSONE
DI CESARE SPINARDI E SOPRATTUTTO FEDERICO DELL'ORTO CHE CI HANNO
PROPOSTO QUESTO BEL GIRONEI DINTRONI DI BORMIO E LUNGO LA VALTELLINA.RINGRAZIAMO
QUINDI GLI ORGANIZZATORI E SOPRATTUTTO I NOSTRI AMICI MATTISTI
CHE HANNO PARTECIPATO AL DICIANNOVESIMO RADUNO: LA FAMIGLIA GIUDICE
/GIORGETTI, BEVILAQUA FRANCESCO E FIGLIO, I CONIUGI DIANI,GLI
AMICI DELLA POLIZIA DI STATO MAGLI E MONTAGNI, L'AMICO CREMASCOLI
CON JESSICA ED AMICI FUTURI MATTISTI, IL NUOVO (NEL SENSO CHE
LO ABBIAMO CONOSCIUTO DA POCO, MA DI MATTA NE HA DA DECENNI ...)
MATTISTA VENETO DANIELE DE ROSSI CON CONSORTE .... MA ... IN LAND
ROVER (VERGOGNA ! CON TRE MATTE CHA HAI ... ) GLI IMMANCABILI
MIRIO E ANGELA, FRANCO, ARMANDO ED ENRICO.
L'ARRIVO AL VENERDI' SERA E' STATO PER
QUALCUNO PROBLEMATICO TRA ERRORI DI STRADA, CANDELE CHE SI SPORCAVANO
SULLA SALITA DEL GAVIA E REGOLATORI DI TENSIONE ANDATI IN FUMO
.... TUTTAVIA CON UN FERRAMENTA CHE VENDE LE CHIAVI BETA PER CANDELE
A CARO PREZZO, QUALCHE SPINTA GRATUITA DI PASSANTI EXTRACOMUNITARI
NEI PRESSI DI UNA POMPA DI CARBURANTE, QUALCHE PICCOLO MIRACOLO
ED IL FATTO CHE COMUNQUE LA MATTA ... NON SI FERMA MAI, O QUASI
... TUTTI GLI EROI ALLA FINE METTONO LE GAMBE SOTTO AL TAVOLO
PER LA MERITATA CENA. RITROVO IN UN BELLISSIMO RISTORANTE IN CENTRO
A BORMIO ED ALLEGRE TAVOLATE CHE GUSTANO LE SPECIALITA' PROPOSTE.
LA MATTINA SUCCESSIVA (DOPO UNA NOTTE IN
BIANCO PER QUALCUNO ...) E SOPRATTUTTO DOPO LAUTA COLAZIONE IN
ALBERGO, SI PARTE PER IL BELLISSIMO GIRO PANORAMICO SULLE CIME
ATTORNO A BORMIO DESTINAZIONE "ISOLACCIA" NON PRIMA
PERO', DOPO CIRCA MEZZ'ORA DI VIAGGIO, DI AVER GUSTATO UN OTTIMO
APERITIVO OFFERTO DALL'ORGANIZZAZIONE. RIPRESA LA SALITA PRIMA
ATTRAVERSO UNA STRADA ASFALTATA E POI PER SPLENDIDA CARRARECCIA
LUNGO I BOSCHI, SI E' GIUNTI AL FORTE "OGA" DOVE CI
E' STATO OFFERTO IL PRANZO DALLA LOCALE ASSOCIAZIONE ALPINI. SUCCESSIVAMENTE
VISITA AL FORTE CHE FACEVA PARTE DELLA LINEA DI RETROGUARDIA DURANTE
LA PRIMA GUERRA MONDIALE (L'ADAMELLO TUTTAVIA E' ABBASTANZA VICINO),
NEI PRESSI ERA ANCHE ESPOSTO UN CARRO AMX ANNI 60 APPOSITAMENTE
TRASPORTATO FINO A LI' DA NOTEVOLI APPASSIONATI !
AL TERMINE PER I PIU' TEMERARI LA PROPOSTA
E' STATAQUELLA DI SALIRE IN CIMA AL MONTE CERCANDO DI ARRIVARE
A QUOTA 3000 MT: IMPRESA NON FACILE DATO IL FONDO PIUTTOSTO SCONNESSO
DELLA CARRARECCIA CHE SI DIPANAVA LUNGO LE PISTE DA SCI INVERNALI
.... SOLO LA MATTA DI MIRIO E' RIUSCITA AD ARRIVARE OLTRE UN TORNANTE
DOVE TUTTI GLI ALTRI SI SON FERMATI PER MANIFESTA IMPOSSIBILITA'
A PROSEGUIRE !!
LA MATTA E' UNICA .... E SOLO LEI ARRIVA
DOVE ... OSANO LE AQUILE .... !!
GIUNTI FINALMENTE IN ALBERGO DOPO ALCUNE
VARIE ALTRE PERIPEZIE, VELOCISSIMA DOCCIA PER LA CENA DI GALA
PRESSO LO STESSO ALBERGO CON RINFRESCO .. AL FRESCO ... CIOE'
IN TERRAZZA, CON OGNI BEN DI DIO IN TERMINI DI ANTIPASTI FREDDI,
CALDI, E BEVERAGGI ALCOOLICI E NON ! OVVIAMENTE TUTTO MOLTO GRADITO
DALLA TRUPPA MATTISTA ...
AL TERMINE DEL FRESCO RINFRESCO CENA VERA
E PROPRIA CON SPECIALITA' LOCALI E CHIACCHIERE MATTISTE E NON,
NUOVO CONVIVIO AL FRESCO IN TERRAZZA CON AMARO O GRAPPA PER SEPPELLIRE
TUTTO QUANTO FAMELICAMENTE INGURGITATO !! E POI TUTTI A NANNA.
LA DOMENICA SVEGLIA NON DI BUON ORA ....
QUEST'ANNO INFATTI CE LA SIAMO PRESA COMODA .... E PERCIO' APPUNTO
COMODA PARTENZA VERSO GROSIO PERCORRENDO LA VALTELLINA VERSO SUD
DOVE ARRIVIAMO GIUSTO PER ORA DI "QUASI PRANZO". INTERESSANTE
VISITA GUIDATA AI CASTELLI DI GROSIO E SUCCESSIVAMENTE ALLE FAMOSE
INCISIONI RUPESTRI. IL BUON PRANZO AL SACCO CONSUMATO SUI PRATI
INTERNI DEL CASTELLO HA PERMESSO AI MATTISTI DI METTERSI DI BUON
UMORE PER AFFRONTARE IL VIAGGIO DI RITORNO, UN POCO MESTI PER
LA FINE DEL RADUNO, VERSO LE PROPRI CASE ...
ANCHE QUEST'ANNO TUTTO SI E' CONCLUSO ...
GRAZIE AI PARTECIPANTI , AGLI ORGANIZZATORI, ED ARRIVEDERCI A
PRESTO PER IL PROSSIMO RADUNO MATTO .... DOVE SARA' ?? ABBIAMO
TEMPO PER PENSARCI ... ! |
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arrivederci al prossimo raduno
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Anno 2015
"Con la Matta ad
Assisi sulle orme del Prototipo"
30-31 maggio / 1-2 giugno
Cari amici Mattisti
pur correndo il rischio di essere ripetitivi ma come al solito almeno
una volta all’anno dobbiamo dirvi … PECCATO PER CHI NON
C’ERA ….. Il Raduno annuale del nostro Matto sodalizio si
è felicemente svolto in Umbria accontentando le richieste dei
nostri amici della zona che da tempo ce lo chiedevano e seguendo le
orme di una Matta che speriamo torni presto anche a ruggire …..
il prototipo 50001 che venne approntato per le prove valutative dell’Esercito
Italiano “fomentate e dirette” dal Colonnello Garbari e
guidato dal compianto Guido Moroni proprio in quella storica foto in
cui la Matta è ritratta durante la salita e la successiva discesa
di una delle più famose scalinate al mondo, quella della Basilica
di Assisi.
Tutto inizia nella giornata di sabato con l’arrivo dei Mattisti
presso la sede dell’officina Stefano Magni a Foligno, amico Mattista
che tanto si è attivato per l’organizzazione e l’ottima
riuscita di questo raduno e che va ringraziato per il suo impegno.
I Mattisti si raggruppano alla spicciolata nel parcheggio dell’officina
man mano che si succedono gli arrivi: chi dal Veneto, chi dalla patria
dei motori (l’Emilia), chi più o meno dai dintorni, chi
da Fabriano e zone limitrofe.
Naturalmente dopo i convenevoli e l’arrivo nel bell’albergo
che ospitava il gruppo a Spello, la primissima tappa del raduno è
stata ovviamente con le gambe sotto la tavola per la meritata cena serale,
con le prime fatiche che cominciavano a farsi sentire ….
Il giorno successivo sveglia con orario accettabile e salita lungo una
carrareccia che porta in cima al famoso Monte Subasio, che domina i
dintorni con splendida vista su Assisi, Spello, Foligno: i panorami
sui borghi medievali erano fortunatamente favoriti anche dalla bellissima
giornata di sole, calda ma non eccessivamente afosa, che ha baciato
il nostro raduno anche nella successiva giornata.



PREVALENZA DI MATTA MILITARI
AL RADUNO DI QUEST'ANNO



Arrivati
in cima, fatte le foto di rito con il gruppo (dobbiamo dire piuttosto
disordinato quest’anno !! Sarà per reazione Italica all’ordine
e rigore Teutonico, di cui se ne hanno le scatole piene per altre ben
note ragioni !!!), le vetture ed i partecipanti ripartono con destinazione
Assisi per toccare l’apice del raduno …. Una quasi rievocazione
della salita sulla scalinata !
Naturalmente la discesa dal Monte Subasio è almeno tanto bella
quanto la salita, con altri scorci e paesaggi da ricordare e qualche
fumata d’olio trafilato e bruciato da ricordare … un poco
meno ! Tra l’altro siamo tutti molto felici dal momento che ogni
istante sarà documentato
da una bellissima e nuova Go-Pro attaccata al vetro della Matta da un
nuovo fervente Mattista ligure …. Chissà quali immagini
meravigliose saranno elaborate al rientro, quali ricordi rivivremo comodamente
seduti davanti al video con un buon bicchiere chi di grappa, chi di
lambrusco, chi di acqua ..... Ahhhh che begli strumenti ci mette a disposizione
la tecnologia moderna ! Un poco costosi ma bellissimi ed utili ….
All’arrivo
nei pressi di Assisi ci incontriamo con altri amici Mattisti che si
aggregano alla colonna, occorre in questa pausa anche decidere quale
sarà l’unica Matta fortunata che potrà, attraverso
una dispensa “Papale e Francescana” guadagnata dall’immancabile
Stefano, essere ritratta in alcune foto nei pressi della scalinata per
rievocare la storica foto di Moroni; fatalità volle che l’unica
scoperta al momento (inspiegabilmente nottetempo qualcuno ha posto il
lucchetto sui teloni di tutte le altre vetture, esclusa una …)
fosse quella di Franco, il Mattista della prima ora !! Quindi lui e
la sua Matta si accosteranno alla scalinata, con buona pace di tutti
gli altri che saranno delegati ad immortalare la scena: và mò
là …!
Dopo aver parcheggiato pur non senza qualche difficoltà tutte
le vetture, i Mattisti si sono avviati appiedati verso la Basilica e
la sua scalinata in attesa dell’arrivo di Franco e dell’amico
Billeri che guidavano trionfanti le loro ammiraglie: inutile raccontare
lo stupore dei pellegrini in visita …. Soprattutto inutile raccontare
l’emozione dei Mattisti tutti, e di Franco in particolare, quando
si è avvicinato alla scalinata. Ma sarà salito o non sarà
salito ?? Solo chi ha partecipato al raduno lo potrà sapere.
Ecco perchè bisogna partecipare ai nostri raduni ... "Ecco
… la scalinata … scatta la foto … L’emozione
…. Cosa faccio ? Resto così per alcune ore ?? Aiuto il
cuore non regge … come 65 anni fa …. Moroni, il prototipo,
Garbari, la prima Matta …. Ostia che ripida però stà
scala da qui sotto, sembrava mica così ripida dalle foto ….
!! "

IL SOGNO DI UNA VITA ... MATTISTA...TORNARE
CON LA MATTA SULLA SCALINATA DI ASSISI
Oddio
…. Qualcuno si è tutto bagnato per l’emozione …
fortuna che fra poco si torna in albergo per mangiare e ci si può
cambiare !!!
Ripresi i sensi dopo le eccezionali emozioni del ritorno della Matta
sulla scalinata da dove tutto partì e dove pochissimi occhi esperti
hanno riconosciuto con certezza le orme Prototipali dei Pirelli Artiglio
sul marmo secolare … (!) I Mattisti dedicano un’oretta al
giusto aspetto culturale del giro e si visita chi la Basilica, chi il
centro di Assisi, chi altre bellezze dello storico luogo.

UNA SODDISFAZIONE POTER VEDERE
LA BASILICA, PENSANDO A QUANTO SUCCESSO POCO TEMJPO FA ...
Al ritrovo prefissato le nostre bene-a-Matte riprendono
con maggior vigore il loro cammino verso
il vicino Spello, pur con qualche difficoltà dato che Stefano
stavolta perde qualche colpo … e qualche incrocio …. (forse
distratto dalla moglie che siede a fianco …) sbagliando strada
un paio di volte …. Giunti all’albergo con qualche apprensione
da parte dei gestori che pensavano di averci perso, assieme ad altri
amici che nel frattempo si sono aggiunti (Sabatino, il Presidente Liborio
ed altri amici), consumiamo la seconda tappa culinaria del nostro tour.
Con la dovuta calma il pomeriggio riprendiamo le Matta e ci dirigiamo
verso Bevagna: parcheggio in piazza, visita alle terme romane, allo
storico teatro e successivo “rifocillo” con gelato concludono
la giornata …. Dopo un prezioso caffè offerto dalla mamma
di Stefano ed una altrettanto preziosa sosta tecnica in officina per
sistemare un paio di capricci delle Matte recalcitranti, finalmente
la camera d’albergo con la doccia per i nostri Mattisti assomiglia
all’oasi in mezzo al deserto per un assetato.
La terza tappa culinaria si dipana tranquillamente e serenamente tra
una chiacchiera mattista, una risata e …. più bicchieri
di vino …. Consumato anche il dolcetto per non farsi mancare nulla,
fatti due passi per smaltire almeno in parte e soprattutto solo chi
ne aveva voglia, via a letto per affrontare la gita del giorno successivo.

UNO SCORCIO DI SPELLO LA SERA
Un’altra
bellissima mattinata si preannuncia consumando la colazione sulla terrazza
dell’albergo: ci aspettano le famose cascate delle Marmore dopo
aver ritrovato per l’occasione anche il famoso preparatore “di
Matte” Duilio Giovanardi: negli anni ’70 ed ’80 moltissime
AR51 Alfa passarono infatti dalle sue mani per la preparazione alle
gare di trial (e molte di queste erano vincenti!), ed è un vero
onore che egli sia stato presente con noi almeno durante la giornata
del lunedì, a festeggiare tra l’altro la partecipazione
al raduno dell’ultimo suo prototipo con motore Alfa V6 ora di
proprietà del nostro amico Cesari di Fabriano …. Partiti
ancora dall'usuale ritrovo presso l'officina Magni, lungo il tragitto
è doverosa la tappa presso un frantoio per acquistare un olio
extra vergine che non si trova altrove (parola di Franco), e finalmente
dopo il bel percorso lungo la Val Nerina si arriva nei pressi delle
Cascate.

LE CASCATE DELLE MARMORE
Lo spettacolo è facilmente immaginabile dalle
foto riportate a margine, come pure il fresco ristoratore lungo i vari
percorsi che si diramano per la visita . . . sicuramente la GO-PRO (piccola
telecamera portatile da attaccare anche al bordo del fazzoletto per
immortalare ogni momento delle proprie avventure) renderà inidimenticabile
anche questa meraviglia della natura.
I quattro passi della visita hanno irrimediabilmente stimolato l’appetito
dei Mattisti che prendono velocemente la strada della vicina trattoria
per quello che si rivelerà un pasto luculliano: ottimo e abbondante
come si dice in mensa militare …. Penne al tartufo, pappardelle
al cinghiale strangozzi al pomodoro e peperoncino dopo un abbondante
antipasto e seguiti da abbacchio alla brace con altre leccornie (vedi
documentazione fotografica) innaffiati da vino, acqua fresca, allietati
dal dolcetto (chi ha avuto la forza di mangiarlo) ….. non ci sono
ulteriori parole ….. e il raduno si è chiuso in bellezza.

IL PROMETTENTE ANTIPASTINO ...
Alle 16,30 circa nei pressi del bivio per Spoleto dove
solo Franco ed Enzo hanno deciso di soggiornare per la notte i Mattisti
si sono salutati con soddisfazione e la promessa rinnovata di un prossimo
raduno altrettanto indimenticabile.
Si ringraziano: in special modo Stefano Magni per la sua disponiblità
ed organizzazione come la simpatica moglie Roberta, il mitico Giovanardi
per la sua eccezionale presenza.
Inoltre tutti i partecipanti: Armando Gottardo, Mirio Biagi, Enzo Blengino
e famiglia (ma con la Matta a casa), Sabatino Quaranta, Giuliano Billeri,
il presidente Camep Liborio, la Famiglia Cesari al gran completo da
Fabriano, Enrico (stavolta il più distante dei partecipanti),
Achille.
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Prima .....
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.... dopo ....
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... effetti del pasto sui mattisti
.. d'epoca .... !!!
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arrivederci al prossimo raduno
....
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Ahh . . . dimenticavo : GO-PRO vs NOVELLO
MATTISTA 1 A 0 ! NON SI E' NEPPURE ACCESA .... NON HA RIPRESO NULLA
.... E QUALCUNO IGNARO CHIESE ANCHE : ..." MA NON SI PUO' MICA
VEDERE QUELLO CHE SI RIPRENDE ???!!!" .... PARE DI NO .... MAHHH
.
POCO MALE , I RICORDI PIU' BELLI SONO
QUELLI CHE RIMANGONO NELLA MENTE .... AL PROSSIMO RADUNO MATTO.
Anno 2014
"Con la Matta sulla
Strada degli Eroi"
12 - 13 luglio
17° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Nel week-end dei
giorni 12 e 13 luglio 2014 si è tenuto il 17° raduno del
Registro Alfa Romeo Matta. Le vetture (AR51 e AR52) che hanno partecipato
sono state una decina, ed e' stato un vero piacere accogliere e conoscere
due nuovi simpatici equipaggi Matti (con due AR51) al loro primo raduno
Matto: Massimo Cremascoli e Jessica ed i fratelli Gabriele e Filippo
Valli con Simona e Milva. Immancabili poi: Armando e Leonardo, Claudio
Alessandra Carlo Maria ed il piccolo Ascanio che ha fatto compagnia
alla coetanea Matilde con Cecilia Giacomo ed Enrico; ovviamente Franco
ed Alessandro, I Pennoni con Enrico e i due figli, Mirio con Angela,
Mattia con il secondo Giacomo.
Quest’anno
abbiamo scelto le strade della “Grande Guerra” in omaggio
al centenario dell’inizio di questo tragico evento che tante vite
ha sacrificato e che ha pure lasciato moltissime tracce nel territorio
alpino Veneto/Trentino/Friulano soprattutto, ma non solo. L’interessante
programma si è sviluppato tra le Provincie di Vicenza e Trento
abbinando alcuni percorsi paesaggistici impareggiabili delle Piccole
Dolomiti e degli Altipiani Trentini di Folgaria / Lavarone e dell’Altopiano
Veneto di Asiago, con un paio di visite prettamente storiche ai due
Musei Trentini statisticamente più visitati, dopo quello del
Castello del Buonconsiglio di Trento.
Ma .... andiamo con ordine: venerdì il prologo serale alla Birreria
Summano situata nel limitrofo paese di Velo d’Astico ….
Inutile proseguire nella descrizione e lasciamo immaginare al lettore
come si siano svolti i fatti tra birre filtrate e non, bionde rosse
e brune (dietro compenso si forniscono informazioni più dettagliate
.... mogli rimaste a casa fate le vostre GENEROSE offerte !!), e soprattutto
fortuna volle che la strada del ritorno verso l’albergo fosse
piuttosto diritta e senza Polizia Urbana (l'etilometro, se utilizzato,
sarebbe andato in tilt) !
Smaltito il tutto, la mattina successiva puntuali alle 9 si parte da
Schio .... però per attraversare la cittadina ci si impiega come
attraversare Milano all'ora di punta .... ! Raggiumgiamo non senza qualche
imprevisto la località di Valli del Pasubio e poi con breve ma
incantevole salita il Passo Pian delle Fugazze: purtroppo al passo la
Matta di Enrico Penno dà forfait .... Dopo una veloce capatina
all’Ossario costruito per commemorare le vittime delle sanguinose
battaglie di mine svoltesi soprattutto tra il 1916/17 sul vicino Pasubio
e ritirati al Passo i cinque permessi speciali concessi per poter percorrere
la famosa “Strada degli Eroi” fino alla Galleria d’Havet,
le mitiche Matta si sono inerpicate lungo la splendida strada militare
sterrata per circa 8 chilometri tra paesaggi indimenticabili delle Piccole
Dolomiti, spaziando poi dalle Dolomiti Trentine fino alle Alpi Lombarde.
Raggiunta la Galleria d’Havet e parcheggiate in buon ordine le
accaldate compagne di viaggio, i Mattisti hanno intrapreso una salutare
passeggiata in piccola salita di circa 40 minuti per raggiungere il
Rifugio A.Papa (Cai Schio, circa 2000 m/slm) situato alle Bocche del
Pasubio: storico punto di partenza per la visita al Monte Pasubio ed
ai suoi due Denti (Italiano ed Austriaco), fatti saltare in aria dai
due eserciti durante le tristi battaglie di mina in galleria. Purtroppo
nel frattempo il meteo si guasta un poco ed impedisce, a causa delle
nuvole, di poter godere appieno della maestosità del luogo e
di tutto il contorno storico, tuttavia per chi non conosce la zona qualche
cartolina ricordo acquistata al Rifugio ha lenito il disappunto ! Una
volta consumato l’abbondante ottimo e ben innaffiato pasto preparato
dal gestore del Rifugio Sig. Leonardi riprendiamo il cammino verso le
amate … Matte … Per fortuna ci viene risparmiata la pioggia,
anzi prendendo la via del ritorno verso Passo Pian delle Fugazze qualche
sprazzo di sole fa capolino tra le nubi; si marcia quindi in direzione
di Rovereto che costituisce la successiva e storica tappa pomeridiana
del Raduno e dove era prevista la visita guidata al famoso Museo della
Guerra, e quello di Rovereto è uno dei più importanti
di tutta Italia. La sede del Museo è posta nello splendido e
celebre Castello che già da solo vale un viaggio per sua la visita;
grazie alla competente e simpatica guida abbiamo potuto capire e conoscere
molte delle particolarità della I GM, e non solo, dato che all’interno
il Museo stesso ha alcune sezioni dedicate alle divise dai primi dell’800
in poi, alle armi medievali, alle armi ed artiglierie della I GM. Al
termine dell’interessante visita siamo accolti purtroppo all’uscita
da una pioggerellina insistente, e ci dirigiamo di buon grado diretti
alla tappa serale della prima giornata che prevedeva la salita attraverso
la Val Terragnolo in direzione Serrada, Folgaria e poi l’arrivo
in albergo a Carbonare-Lavarone, l’ottimo e nuovo Garnì
Elbele e la successiva cena presso l’attiguo Ristorante Cluny
che ha proposto un menù trentino consumato avidamente, soprattutto
dal … gruppo giovani Mattisti (età dai 15 ai 20, ahinoi
e beati loro ….) nonostante la distrazione continuamente proposta
loro dalle giovani ed avvenenti atlete dei Campionati Mondiali di Orienteering
che si svolgevano quella settimana proprio tra Asiago e Lavarone, ed
il cui programma prevedeva una grande festa il sabato conclusivo fatalità
proprio al Cluny, con abiti succinti, balli, scherzi tra tutti gli atleti
partecipanti …. Certo
è che i due Giacomi, Ale e Leonardo hanno dovuto attingere alle
riserve di collirio tanto hanno strabuzzato gli occhi ..... !!!
Stranamente, ci viene riferito dal gruppo giovani Mattisti
che i più seri e composti nel seppur scherzoso ambito, erano
proprio i nazionali Italiani ….. Almeno per una volta !
Dopo una buona dormita la domenica mattina, a dispetto di tutte le funeste
(ed errate!) previsioni meteo del giorno prima, si aprono le finestre
e si annuncia davanti a tutti una splendida giornata di sole con bellissime
e rade nubi candide attorniate da un cielo color cobalto; il sorriso
spunta e permane pensando all’interessante appuntamento che ci
attende in mattinata: la visita guidata al Forte austriaco Belvedere/Gschwent.
Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Lavarone/Carbonare
viene anche concesso in via speciale alle “Matte”, grazie
all’interessamento dell'amico Mattista Fabio Braidotti e del suo
accompagnatore Matteo aggiuntisi proprio la domenica, il permesso di
arrivare fino all’interno del piazzale del Forte Belvedere/Werk
Gschwent percorrendo la strada di accesso normalmente chiusa al traffico:
non si è persa la ghiotta occasione per una foto ricordo unica
e memorabile, anche per gli stupiti custodi del Forte.
Indimenticabile anche la visita guidata all’interno di Werk Gschwent
dove, oltre alle ottime spiegazioni verbali ricevute dal personale,
si è avuto modo di apprezzare l’ottima struttura di supporto
audio video: i suoni assolutamente realistici, con i comandi alle truppe,
gli scoppi, gli spari, le artiglierie ed i rumori di servizio del forte
con i video digitalmente riprodotti direttamente sulle pareti del Forte,
lasciano i visitatori a bocca aperta donando un realismo che si imprime
nella mente dei grandi e nella fantasia dei più piccoli.
Accolti ancora dal sole all’uscita dal bellissimo Forte dal quale
si gode di un'ampia e panoramica vista sul Cimone, sulla Val d'Astico
e sui monti circostanti, con ben impressa nella mente l’indimenticabile
vista delle Matta ai piedi del bastione, Ci dirigiamo verso l’ultima
tappa del week-end: Malga Campovecchio, che dovrebbe accoglierci per
l’ultima scorpacciata memorabile. Prima di arrivare però
ancora una trentina di chilometri per poter apprezzare tutto il paesaggio
che attornia Lavarone, dirigendosi prima verso Luserna, che domina la
Val d’Astico, e poi verso l’altopiano di Vezzena con altri
Forti austriaci della I GM e con i famosi prati e pascoli verdi dei
pendii che lo attorniano che preannunciano, attraverso la Val d’Assa,
l’arrivo all’Altopiano di Asiago. Preso il bivio del Ghertele
ed oltrepassato l’omonimo ponte dopo l'ennesima fermata per abbeverare
i cavalli .... della Matta di Massimo /consuma più acqua che
benzina .... peccato che la si debba versare nel radiatore e non nel
motore !!!), imbocchiamo una carrareccia ex-militare che permette di
prendere quota aggirando da Nord il M.te Verena per circa 9km. Il tempo
si rannuvola un poco, ma qualche goccia non impedisce ai Mattisti più
eroici di scoprire la vettura per meglio gustare l’ascesa a volte
irta (si raggiungono i 1700 m/slm), ed ai più sfortunati di dover
ancora (!!!) ... ogni tanto rabboccare l’acqua del proprio radiatore
senza però dover patire anche la pioggia (oltre invece al già
sicuro “conto salato” del proprio meccanico!). Lasciando
a lato alcune Malghe, i Mattisti arrivano finalmente alla Malga Campovecchio:
il bravissimo malghese Luca, con la sua famiglia, accoglie tutti calorosamente,
e vicino al camino, grazie anche all’abbondante vino bianco e
rosso, i partecipanti si scaldano gli animi e non solo ….. Pasta,
tosela cotta, polenta abbrustolita funghi e poi affettati e formaggio
stagionato di malga con l’immancabile sopressa veneta fanno incrementare
di non poco gli sforzi che poi le camionette dovranno affrontare per
poter trasportare i propri equipaggi, sebbene oramai sarà tutta
discesa ! E per fortuna che i primi chilometri sono diritti anche stavolta,
perché la grappa bianca e di prugna è scorsa a fiumiciattoli
lungo le tavolate (oltrechè al vino, naturalmente, e di quello
a cascate)…. Ritornato il sole, gustata la bella discesa verso
Pedescala e giunti in fondovalle, già la malinconia fa capolino
e serpeggia tra i restanti equipaggi; giunti nuovamente a Schio i saluti
più commoventi sono stati soprattutto tra i due baby Mattisti
più piccoli (10 anni scarsi in due) : Ascanio dice a Matilde
ed al papà di lei: “Ma io volevo giocare ancora con Matilde
…. Non voglio che andate via …. !” Anche i più
grandi, ad esser sinceri, avrebbero voluto “giocare” ancora
….
Un ringraziamento particolare a tutti gli amici mattisti che hanno partecipato,
compresa la bassotta Milva. Inoltre: al gestore del Rif. Papa Sig. Leonardi,
all’Amm.ne Com.le di Vallarsa, al Museo di Rovereto, all’albergo
Elbele e rist. Cluny di Carbonare Sig. Giorgio, all’Amm.ne Com.le
di Lavarone, al Forte Belvedere.
Arrivederci al prossimo Raduno, … peccato per chi non verrà
… !!

A Schio, presso l'Hotel Noris
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Arrivo a Passo Pian delle Fugazze
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I mattisti confabulano .....
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Anche Ascanio fa le sue foto ....
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All'Ossario del Pasubio, nei pressi del Museo.
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Lungo la Stada degli Eroi, il paesaggio.
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Carlo Maria Giudice e Giorgetti Alessandra, Ascanio e Claudio
(ehm, sarebbe quello più vecchio. anzi .....visto il
raduno , d'epoca !!).
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Strada degli Eroi, in attesa .....
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.... della Matta che fuma ..... !!
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Alla Galleria d'Havet
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In galleria ....
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L'ultimo tratto prima del Rifugio Papa
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Se Magna ...... al Rif. Papa
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Sulla via del ritorno alla galleria d'Havet
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Il futuro .....
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Ben pasciuti ... ci si avvia verso le Matte !!
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Uelà .... lì in loggione, in fondo ... cosa fa
quel cofano aperto appena finita la discesa ....sarà
mica che qualcosa fuma ???
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Mhhhh .... SiSISISISI .... Mattista alla guida ...
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Al Museo della Guerra di Rovereto
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Due foto della visita.
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Domenica ... bel tempo
!



A Forte Belvedere


Sulla Strada del Ghertele,
verso Malga Campovecchio
Dopo il pranzo alla Malga
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Selfie ..... !!
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Milva ..... !!!! Vista da Matilde .... !!!!!
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.... Solo perchè questa foto l'ha fatta la mia impareggiabile
Matilde !!!
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GRAZIE A TUTTI, COME
AL SOLITO ANCHE QUEST'ANNO PECCATO PER CHI NON E' VENUTO .....
ARRIVEDERCI AL PROSSIMO
RADUNO DEI MATTISTI.
BUONA SALUTE A TUTTI
VOI !!
"Raduno Historica
"
12 aprile 2014
CLICCATE SUL LINK PER VEDERE
IL FILMATO DEL RADUNO
FILMATO
RADUNO E MACCHINA DEL VENTO
IIl 12 e 13 aprile 2014
abbiamo partecipato con alcune
vetture del nostro Registro al 40 anniversario della fondazione del
Club Historica, portando tra le altre anche la famosa Matta con elica,
che col suo rombo da aereo ha riscosso un grande successo e suscitato
molto interesse e curiosità. Il raduno si è svolto nella
bellissima tenuta La Torre a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna,
dove i presenti hanno potuto visitare l' interessante Museo Memoriale
della Libertà ed anche il mercartino di militaria, oltre a vedere
una parte della vastissima collezione di veicoli storici di proprietà
del padrone di casa Edo Ansaloni.
Il tempo incerto non ha invogliato molti appassionati a partecipare,
ma le Matta presenti hanno fatto la loro ottima figura in mezzo a tanti
mezzi assai più comuni; in particolare ringraziamo l' amico Massimo
Vannucci che è giunto da Prato a bordo della sua bella AR 51
ben restaurata.




Anno 2013
"Con la Matta sui
Tre Confini
sulle tracce di Julius
Kugy"
13 - 14 luglio
16° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Per il sedicesimo raduno del nostro
Registro abbiamo scelto il Tarvisiano, grazie al nostro amico Mattia
Chizzola che ci ha aiutato ad organizzare le visite ai bellissimi luoghi
attorno ai "Tre Confini". Sei le Matta presenti : un grazie
a Mattia Monica e Giacomo, Franco, Armando, Mirio e Angela, Enrico con
Pennetto e Pennino, Enrico e Giacomo; un saluto anche agli amici di
Mattia con la Land Rover 88 che si sono aggiunti per la giornata del
sabato.
Si comincia con l'arrivo dei mattisti a Camporosso: stavolta è
puntuale all'appuntamento anche il mitico Mirio , sebbene sempre con
il cellulare in mano a controllare i suoi "paggetti" in giro
con i trasporti automobilistici (e che spesso purtroppo nel passato
hanno avuto problemi insormontabili tali da obbligarlo al rientro dai
luoghi ed alle ore più disparate ....). Armando invece, seppure
con la testa appena rifatta (non i capelli .... la testata del bialbero
...), consuma circa 8 kg. di olio per l'avvicinamento (stavolta gli
stakanovisti sono due: Armando, al solito, ed Enrico e Giacomo che alla
fine totalizzano nel fine settimana circa 650km rigorosamente e tutti
in matta), ed anche il motore della civile di Enrico sputa un poco d'olio
dal coperchio valvole di sinistra, problema prontamente risolto "ai
box" nella mattinata successiva .... dalle 06.00 alle 07.00 !!
Naturalmente la cena di venerdì è come al solito un ottimo
prologo dato che per noi, mattisti veri, il motto .... "chi ben
comincia .. a mangiare .. è già a metà dell'opera
.... " è una filosofia di vita !
Dopo la nutrizione e una buona dormita ed anche una abbondante colazione
per affrontare bene la giornata, si parte: siamo all'Hotel Spartiacque
.... venti metri più giù e l'acqua dei torrenti va in
Adriatico, venti più in là ed invece la foglia caduta
sulla superficie dell'acqua arriva in .... Mar Nero .... !!! Niente
male ....
Prima tappa della nostra avventura Matta di quest'anno è il Monte
Forno più conosciuto come "Drei Landen" , monte dei
Tre confini. In quel punto infatti si toccano i confini di Italia, Austria
e Slovenia (una volta Jugoslavia) .... c'è purtroppo però
chi non arriva neppure ai piedi della salita e poco dopo aver attraversato
il confine .... la Matta civile di Franco, nonostante le amorevoli e
continue cure probabilmente sentendosi all'estero e troppo lontana dalla
sua casa nel cuore della patria dei motori , gli fa un dispetto irreparabile
e macina l'ennesimo ingranaggio dello spinterogeno; malauguratamente
stavolta anche l'ingranaggio avvitato all'albero a camme si spanna,
il ricambio non c'è e la matta forzatamente deve rimanere sul
posto, in Slovenia a Ratece dove l'amico Janez Kavalar la sorveglierà
fino al giorno dopo (Janez ... lo stesso che alla domanda di Mattia
sulla percorribilità della strada forestale in preparazione del
giro gli ha risposto letteralmente ... " .... strada ? Strada sxe
strada .. serve per macchine ... dove c'è strada passa macchina,
dove non c'è strada non passa macchina ....che problema ... "
esattamente come in Italia insomma !!!).
La salita ai tre confini si svolge senza ulteriori antipatici intoppi
e tutti arriviamo in cima dove però la giornata quasi uggiosa
e umida per il caldo impedisce l'estendersi dello sguardo alle meravigliose
vallate attorno: le foto sui numerosi cippi commemorativi si accavallano
.... una con il cappello, una senza, una con Balto, una con la coda
di Balto, una in Italia, una in Slovenia una in Austria .... tutti soddisfatti,
alla fine del servizio fotografico si riparte con destinazione Kraniska
Gora, Passo Vrsic e valle dell'Isonzo (Soca, in Sloveno).
Oltrepassato il centro di Kraniska, ci dirigiamo verso la salita che
ci porta al Passo Vrsic che in sostanza è uno dei bastioni ai
piedi del gruppo del Triglav, già da alcuni mattisti toccato
durante il mitico raduno del 2002 in occasione dell'Anno Internazionale
della Montagna: la salita è bellissima e si colgono con lo sguardo
gli impervi ed altissimi ghiaioni fino alla cima innevata .... veramente
superbo.
La giornata volge al bello, il sole in cima al passo invita ad una sosta
per una bibita presso il bel rifugio, dopo aver spiegato ad una comitiva
francese le caratteristiche delle nostre Alfa .... altro che "Grandeur
francese ...." .... loro non hanno mai fatto vetture di tal fatta
.... qualche" jeep" americana in concessione con la Hotchkiss
e poco altro comunque insignificante per i "puzzoni" cugini
francesi .... !
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Si armeggia disperatamente ma purtroppo stavolta non
c'è verso, manca il pezzo rotto ...... !!!! La prossima
volta ne porteremo .... due !!
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Le matta esposte in cima al
Monte Forno Drei Landen
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Foto di gruppo in cima al Monte Forno, all'incrocio
dei tre confini Italia Austria e Slovenia ....
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Foto di gruppo con le Matta ... ed un Land
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Le Matta sul Passo Vrsic. Il
cappello di Giacomo, un bel ricordo del nonno .....
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Le spiegazioni ai cugini francesi
..... Voilà .... !
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Buono il grissinone ........
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L'accogliente rifugio sulla
sommità del Passo Vrsic .... !
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Terminata la bibita, abbeverato Balto,
..... fatto qualche bisognino anche noi grandi ..., l'ora volge al desio
.... cioè al pranzo .... Per cui giù per la vertiginosa
discesa lungo le curve che ci portano a Trenta in alta valle d'Isonzo
e ad una quindicina di minuti da lì arriviamo alla trattoria
preavvisata del sopraggiungere della carovana Mattista : la mitica Tina
ci aspetta per attenuare i morsi della fame con grigliate miste ed il
dolce .... il dolce, ... come si chiamano .... LE PALACINKE !! (Orpo
che fatica ricordare stò nome !!!). Terminata anche la tappa
a tavola, scopriamo da un "indigeno" che la locanda che ci
ospita era, al tempo del Fascio, una caserma dei Carabinieri (lì
una volta era tutta Italia, con Istria e Dalmazia ...). Pertanto foto
ricordo per i nostalgici e ripartenza verso il Passo Prédil continando
a percorree la meravigliosa valle dell'Isonzo in Slovenia. Giungiamo
a Bovec e ritroviamo l'entrata della famosa galleria di Bretto, collegata
alla miniera di Cave. Tale manufatto meriterebbe una interessantissima
digressione che per brevità qui evitiamo rinviando chi fosse
interessato a cliccare sul LINK Galleria
di Bretto. Molto brevemente vi diciamo che dalle vettovaglie custodite
sopra l'abbondante acqua che sgorga sul fondo della galleria, essa attualmente
è ... il frigorifero dei Pompieri e degli abitanti di Bovec !
Acqua cristallina, paesaggi meravigliosi, cenni storici .... il viaggio
dura un attimo e non ci accorgiamo neppure ( ... o quasi .... !!!) dell'acquazzone
che ci coglie mentre attraversiamo il confine per il rientro in Italia
.... Il sole ritorna e noi ci troviamo a percorrere la statale lungo
il Paese di Cave, quasi spettrale da lì, che visiteremo il giorno
successivo. Rientriamo verso Tarvisio: non possiamo lasciarlo senza
aver visto anche i Laghi Fusine e perciò la nostra guida (Mattia)
ci apre la strada verso i boschi e le strade forestali: ci prendiamo
anche qualche improperio da un proprietario terriero troppo geloso del
suo personale Eden e della SUA strada PRIVATA (torna in mente Janez...),
ma incolumi arriviamo a destinazione (speriamo invece non arrivino multe
postume ...). Dopo una breve sosta ci dirigiamo perciò verso
il Monte Lussari che domina il Tarvisiano: per la notte ci riposeremo
in cima dove è situato un borgo, distrutto durante la Prima Guerra
Mondiale e poi ricostruito, con un monastero. Dopo un breve riposo ed
una salutare doccia ci si ritrova assieme per la tappa della cena serale
tra ottimi e ricercati piatti, ottimo vino, ottimi amici .... una chiacchiera
tra motoscafi e motori .... ci porta a gustare alcune grappe locali
! E' finita anche questa tappa purtroppo .... e poco importa se fuori
piove, siamo stati bene, assieme, e ... abbiamo riempito le pance come
degli otri !
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Se magna se magna .....
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Consegna degli omaggini ....... Matti!! Molto apprezzati
.... ottima idea Franck Mack Melott !!!
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I Penno ridono ...... manca
la femmina della famiglia .... ed i topi ballano ..... !!!!
Inevitabilmente ......
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Due Jack ed un Leonardo ... non da Vinci.
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LA PALACINKA !!!!!!!
Per i due mattisti DOC, rigorosamente alla cioccolata
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Foto all'esterno della Locanda
Tina, ex caserma dei Carabinieri al tempo del Fascio.....
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Giacomo sul trenino che veniva
usato dai minatori per percorrere la Galleria di Bretto, a Bovec.
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Un momento di riposo per Monica
Chizzola ........
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Entrata della Galleria di Bretto
con il trenino e la tettoia.
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L'arrivo in cima al Monte Lussari, con l'ex convento.
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Dopo la dormita, per qualcuno difficoltosa
a causa dell'ingorgo "stradale" causato forse dalle troppe
"tappe gastronomiche" del sabato, ci si ritrova di buon mattino
con una splendida e soleggiata vista a consumare la colazione.
Dopo aver salutato l'amico Jure, gestore della Locanda Al Convento che
ci ha ospitato, fatte le foto di rito a ricordo dello splendido e troppo
breve soggiorno, e dato un ultimo sguardo al meraviglioso panorama da
lassù, ci dirigiamo lungo la strada forestale che ci porterà
a Tarvisio verso Cave del Prédil: abbiamo prenotato la visita
al Museo Minerario ed anche alla parte visitabile della Miniera, ormai
chiusa da anni per l'attività estrattiva. Avvicinandoci al paese
rivediamo il complesso assieme dei fabbricati che erano dedicati alla
Lavanderia (tutte le lavorazioni del minerale si svolgevano sul posto,
e così venivano definiti i relativi capannoni), l'entrata "storica"
dalla quale inizieremo la visita all'interno, la nuova entrata con gli
ascensori (primi anni sessanta), tutti i fabbricati che erano da contorno
quando il paese brulicava di minatori e famiglie (nel massimo splendore
dell'attività mineraria si contavano in paese circa 4000 abitanti
....). Entriamo nel Museo Minerario per la visita guidata che ci informa
sulle caratteristiche e sulla storia della miniera, come pure del Paese
ad assa strettamente collegato: la guida al museo è la figlia
di un ex minatore, che ha deciso di rimanere lì .... , oggi il
paese ha qualche centinaio di abitanti e nessun servizio sociale. Dopo
l'interessantissima descrizione sulla storia della miniera e del suo
contorno, ci accingiamo a visitarne una parte interna .... anche qui
le guide non sono due persone qualsiasi : si tratta di due ex minatori
dei quali l'uno era destinato alla manutenzione elettrica (all'interno
occorreva collegare, illuminare le gallerie, ecc.) e l'altro era un
"fuochino" cioè l'addetto alle mine. Risulta difficile
descrivervi le sensazioni e l'emozione che abbiamo provato percorrendo
il tratto di galleria con il trenino che usavano i minatori, ascoltando
i racconti di vita vissuta dei due ex-minatori : un grandissimo peccato
per chi non ha partecipato al nostro giro non essere stati con noi in
questa occasione, un luogo quasi mistico una volta giunti al suo interno.
Dopo aver ringraziato i due, ed essere ritornati fuori alla luce del
giorno, contenti per la visita che resterà fra i migliori ricordi
di tutti i nostri raduni, prendiamo le nostre eroiche Matte e ci dirigiamo
verso la fine del nostro raduno ... la tappa culinaria del Montasio
! Prima però costeggiamo il Lago del Prèdil e ci fermiamo
per fare un bagno, anzi , i più eroici fanno il bagno .... i
più giovani insomma ... accompagnati anche da un incredibile
cane subacqueo ! Sì, egregi amici, il cane di Mattia è
un sub ..... si immerge con la testa trattenendo il fiato e recupera
i sassi che il suo padrone gli lancia, riemergendo sbuffando poi come
un qualsiasi bipede !!! Balto è un fenomeno !

Vista notturna del complesso del Convento di Monte
Lussari.
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Splendido panorama dal Lussari
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Le matta in partenza .....
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Il mattista soddisfatto .......
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Un Giacomo pensieroso ...
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Lungo la discesa per la strada forestale ...
"strada sxe strada ... serve per machine ..."
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Le Matta a Cave del Prèdil, sulla destra si
intravede il Museo Minerario.
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Il monumento all'esterno della
vecchia entrata della miniera; sulla destra si intravvedono
i vagoncini di un trenino, dietro il monumento c'è l'entrata
della parte visitabile della miniera.
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Foto di gruppo all'interno della
miniera, nei pressi di un altare dedicato alla "Madonna"
dei minatori, Santa Barbara.
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Uno de carretti che trasportavano
il minerale estratto.
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All'interno della miniera sul trenino dei minatori.
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La tavolata al Rifugio malga Montasio.
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Dopo aver visto anche questa .... il cane subacqueo; comincia qualche
guaio sulla matta di Enrico : si spegne improvvisamente con un crepito
.... fusibile andato .... ma lì in mezzo ai monti dove sono i
fusibili, e perchè l'incauto Mattista non ne ha una scorta appresso
?? ..... C'è però l'immancabile e insostituibile Mirio
.... Mirio hai un fusibile ?? Lui ci pensa un attimo, dice di no ....
poi ci ripensa "... sì .... ce l'ho !" .... Infila
la mano tra i cavi del suo cruscotto e ne estrae uno dal suo portafusibili
... " tieni qua ...." sbotta .... " qua funziona tutto
.... non si è spento niente ..... anche senza questo ... a me
alooora questo non serve a niente .... ! Tieni qua ..... " GRANDE
MIRIO!!!
Lungo la salita ci rendiamo poi conto che il problema non era il semplice
fusibile ma un corto circuito più grave, ma in qualche modo si
arriva in cima all'altopiano del Montasio (con la matta di Enrico a
spinta) e si pensa a godersi il panorama ed all'ultima tappa culinaria
(eccessiva !) del raduno .... Dopo aver riempito la panza, esserci ripromessi
la partecipazione ad altre meravigliose giornate assieme, aver ringraziato
vicendevolmente tutti ..... siamo ripartiti per il rientro, chi con
la matta, chi per recuperare la propria rimasta sfortunatamente per
strada, chi per il ricovero della stessa nel garage dietro il Montasio,
chi per caricarla nel furgone ..... anche questo raduno purtroppo è
finito, lasciandoci però dei grandi e bei ricordi nel cuore.
Alcuni mattisti
del Registro hanno partecipato al primo raduno di mezzi militari storici
organizzato a Borgo val di Taro, in data 9 settembre 2012. Il raduno
era intitolato alla memoria del papà del mattista Alberto Molinari;
vi hanno partecipato 4 Matta del Registro, mentre il nostro amico Leonardo
Diani questa volta al posto della Matta è arrivato da Bergamo
a bordo del suo Steyr-Puch Pinzgauer . Al raduno erano presenti oltre
50 veicoli, in gran parte Jeep Willys, un paio di Campagnola AR 76,
qualche Dodge ed alcune moto; di seguito alcune foto:




Anno 2012
"Con la Matta sul
Cimone"
7 - 8 luglio
15° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Nei giorni 7/ 8 luglio 2012 si è
svolto il consueto raduno annuale dei Mattisti. Anche quest'anno è
stato un successo sia per la partecipazione notevole (13 vetture presenti)
che per la qualità delle stesse come pure per i luoghi visitati
e la serenità con cui sono passate le due giornate assieme. Il
consueto prologo svoltosi il venerdì sera ha visto la partecipazione
dei più "affamati" . . . infatti la prima prova speciale
si è dimostrata subito ardua per il . . . fegato . . . dei mattisti
! Gnocco fritto, tigelle e affettati con abbondante vino in bottiglia
(lambrusco ovviamente , non Pinot Nero) hanno messo subito alla prova
gli organi più delicati dei mattisti ! Ma la tempra è
forte ed infatti la mattina successiva tutti pronti alla partenza con
l'arrivo degli ultimi mattisti.
Dopo avere espletato le formalità
per l'accesso alla strada del Cimone, Franco e il mattista Aldo si pongono
alla guida delle colonna : dopo aver attraversato Fanano, subito salita
per arrivare alla prima tappa con una interessante e famosa fontana
dagli effetti miracolosi: la sorgente del "Faggio Secco" (già
il nome è tutto un programma, se il faggio è secco . .
. ma quali effetti miracolosi . . .!) . Solo chi aveva la moglie al
seguito ha potuto testimoniare la bontà di tali effetti (del
faggio ... secco (sic) ... appunto ... ma dipende dalla moglie) ! Per
gli altri basta la fede nel racconto di Aldo . . . Dopo la breve sosta
per rinfrescarsi e dopo essersi sottoposti alle prime domande del quiz
Matto . . . (eh sì, quest'anno c'era anche il quiz con domande
Matte alle quali i mattisti dovevano rispondere PER SCRITTO pena . .
. il declassamento a lavapiatti . . .) , si arriva al Cimoncino per
bere un giusto caffè e far trascorrere qualche minuto tra una
chiacchiera e l'altra. Poi si riprende la strada per arrivare quasi
in cima al Cimone (quota 2.750 circa) dove termina la strada percorribile
nei pressi di Piancavallaro: appena scesi un profumo particolare e buonissimo
ci accoglie: Aldo spiega che è determinato dal particolare terreno
e dall'erba pure particolare che cresce su quei pendii . Averne potuto
mettere un poco in un barattolo e portarlo a casa . . . Dopo le foto
di rito con un panorama splendido (una bellissima vista che purtroppo
non arrivava fno al mare dato il caldo della giornata), quasi dalla
cima del Cimone , sulla strada del ritorno si è svolta la consueta
prova speciale "culinaria": questa volta abbiamo variato il
tema ed abbiamo consumato un frugale . . . si fa per dire ! . . . pasto
"al sacco". Formaggio della Val di Scalve, soppressa veneta,
sangiovese, mortadella, lambrusco, salame nostrano (nel senso che l'abbiamo
portato noi) e tanto altro . . . insomma c'era tanto ben di Dio che
non abbiamo avuto modo di accorgerci che mancava il ristorante, anzi
ce n'erano nei dintorni ma non vi si è recato nessuno .... Dopo
il giusto riposino (vedi Ascanio . . . più sotto) , partenza
per la nuova tappa del sabato pomeriggio dopo avere oltrepassato la
sbarra di chiusura della strada militare presso il lago della Ninfa,
e cioè il passo della Croce Arcana. Dopo un breve tratto di sterrato
siamo giunti nel pianoro del passo dove abbiamo incontrato un altro
mattista pistoiese con la sua matta sbarazzina. Ci ha intrattenuto anche
un appassionato modellista con il suo splendido modello di aliante radiocomandato
(anche Alberto ne ha uno, che avrebbe voluto portare in vista di questa
escursione conosciuta dai modellisti perchè questa località
è famosa per il suo vento costante, ma la moglie . . . ma coooosa
ti porti dietro . . . ! E così niente aliante). Dopo varie chiacchiere,
qualche bicchiere di Bonarda dell'Oltrepò Pavese e qualche foto,
ripartenza per Fanano e rientro all'hotel. Dopo la meritata doccia la
prova speciale alla quale i mattisti partecipano sempre numerosi: la
cena che, innaffiata anche stavolta da ottimo lambrusco fresco e frizzante,
ha rasserenato gli animi e le . . . budella ! Al termine qualche allegra
chiacchiera mattista ed a nanna per prepararsi al doccione della mattina
seguente.
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Subito cominciano i serrati
confronti: la mia è fatta così . . . no la mia
è più originale ed è fatta cosà
. . . !
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Prima tappa alla fontana miracolosa ... mirabolanti
effetti in tutte le parti del corpo . . . e tutti a bagnarsi
in ogni dove!!! . . . mahh . . . in realtà solo qualcuno
si è accorto che invece la fontana dove andavano tutti
gli "indigeni"(cioè quelli del luogo) era quella
successiva ! Questa aveva solo effetti diuretici ...
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Massimo finalmente con la sua fiammante Matta
fresca di meticoloso restauro.
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Vista degli equipaggi al Cimoncino.
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L'impareggiabile MotoAle !
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Lungo la salita attraverso la
strada militare chiusa al traffico veicolare.
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Sosta e foto di gruppo
a Piancavallaro


La mamma della Matta
! Grazie a Carlo e Alessandra che hanno ricevuto
il premesso da Ascanio
. . . di lasciare a casa la Matta e sono
venuti al raduno con
la loro "nuova" Land Rover

Il bellissimo panorama
nei pressi del passo della Croce Arcana



Le Matta Al Passo della
Croce Arcana

Sulla via del ritorno
dalla Croce Arcana
Leopoldo con la sua fedele
compagna .... Uè, parlo di quella verde milite .... non della
signora in giallo !

Occhi illuminati per
i coniugi Diani
La domenica mattina
inizia con una sorpresa: il tradimento della matta di Aldo (in realtà
il fedifrago già non voleva il pomeriggio antecedente percorrere
la strada sterrata per giungere alla Croce Arcana . . . perchè
la Matta si sporcava un pochino . . . ! La mattina seguente non l'ha
portata per non rovinarla ! Altro che ! Dì la verità !!!).
In sostanza egli si è presentato con una .... Ahinoi . . . .
campagnola . . . Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.
Soprassediamo e riprendiamo
il cammino verso Fanano: ci aspetta la cascata del Doccione (è
il torrente , non la cascata ... il Doccione) e lì saltano fuori
i veri uomini ... chi sarà colui (o colei) che farà la
doccia sotto l'acqua gelida ? Sotto vedrete !! Dopo la sosta al Doccione
ed una buona passeggiata lungo una strada forestale in località
Taburri che ha stuzzicato l'appetito, ci siamo quindi diretti verso
la prova speciale domenicale: stavolta la meta era il ristorante Casa
Baroni dove abbiamo lucullianamente mangiato tre primi, tre secondi
, tre contorni .... tre bottiglie di vino a testa ... tre dolci ....
ed alla fine abbiamo tutti tirato anche tre bei r....oni ... Ehm , scusate
volevo dire che il cibo , nonostante l'abbondanza, era talmente genuino
che non ha creato alcun problema alle delicate (??? sic !!! mahh ...
? delicate ??) interiora Mattiste . . . Immancabile gran finale con
le ultime domande Matte: la riconsegna dei fogli con le risposte (penose)
e soprattutto la fantasia dimostrata dai mattisti in tale prova ha commosso
i due Capi Mattisti che hanno deciso di premiare tutti con qualche cosa:
chissà che serva per rinfocolare la luce della cultura Matta.
Per la cronaca il primo premio (due vetri parabrezza originali) è
andato ad Alberto Molinari che nel quesito finale si è avvicinato
di più alla risposta esatta rispetto alla famiglia Penno con
Pennone , Pennetto e Pennino agguerriti fino all'ultimo !! In tre non
vale . . . ! Dopo l'allegra domenica , purtroppo rientro nel gran caldo
con il desiderio di rivedersi con le nostre a....matte !
Ciao a tutti dai mattisti.
Al prossimo raduno.
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Ehi tu lì dietro ....
ti vediamo ehhhhh ??
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Enrico: ma la Matta quante ruote ha ????
..... Mmmmmmmmahhhhhh ......
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Ahhhh ..... I poliziotti ehhhhhh!!! Con
la bella divisa . . . e c'è ancora chi ci crede ....
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Gruppo alla cascata del Doccione . .
. Aldo ha il Fez dei pompieri .... no no no... scusa dei Bersaglieri
!
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L'unico VERO ardito mattista
a fare la doccia al doccione
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Che carrozzeria ...... Ehmm
...... diciamo linee filanti ed un poco ... abbondanti. Nonostante
lo spessore da plantigrado , al soggetto vero uomo/mattista
è stata poi diagnosticata una bronchite ... una settimana
di letto ...
MA NEL TEMPO CHE UN GRASSO DIVENTA
MAGRO, IL MAGRO MUORE ..... RICORDATEVELO !!!!!
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..... A me ....ronf .... del
doccione .... ronf ronf .... non mi .... ronf ronf ..... interessa
un tubo, anzi una campagnola.......... ronf ronf ronf
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Nel tempo che due grassi
diventano magri .... quattro magri muoiono !!!!
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I mattisti nei pressi
della cascata del Doccione

Aldo .. ! Mai più
al raduno della Matta con la . . . CAMPAGNOLA .... !!! Ahhhhhhhhhh ....
che tradimento !!!!!


Ascanio indica il punto
del fatale incontro di sabato pomeriggio tra la Land Rover I serie del
papà Carlo ed una volgarissima Ford Fiesta ...

Ooociooooo che
cade .... che massicci .... ? Mahh . . .

Un tavolo mangereccio
mattista a Casa Baroni

L'altro tavolo mangereccio
!

E' tutto sua mamma !!!
.... per fortuna . . .

La consegna del premio
matto . . . Dài Franco , con quei ditoni, muoviti!
Pennino, di spalle, osserva
. . . dai la prossima volta ti regaliamo qualcosa !

Copia del disegno originale
con profumo di Moroni su speciale carta perga-menata .... menala meno,
dài . . .normale carta da copie economica stile Monti, di un
disegno comprato dai marocchini ... và mò là !

Ma no Aldo ... non c'è
il catalogo dei filmini osè del 1952, quello è il manifesto
di Magia Verde

1° RADUNO FUORISTRADA
STORICI - F.I.F.
Alcune immagini del raduno
a cui il Registro ha partecipato

La Matta *50003* "la
Matta di Coppi" - prototipo della civile - esposta al Museo Memoriale
della Libertà di Edo Ansaloni

Alcune immagini dello
splendido giro col quale abbiamo attraversato l'Appennino fra le Province
di Bologna e Firenze




Le nostre Matta erano
di gran lunga i veicoli più anziani . . .

Anno 2011
"Con la Matta al
Rifugio Palmieri - Croda da Lago"
Ritorno al Passato
9-10 luglio
14° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Cari amici Mattisti,
anche in questa occasione possiamo dire di avere fatto centro.
Le due giornate passate assieme ad una decina di equipaggi “Matti”,
con l'ormai tradizionale prologo del venerdì sera, questa
volta svoltosi all'Hotel Trieste di Cortina d'Ampezzo, di proprietà
della famiglia Ruatti con l'amico mattista Andrea, sono state
a detta di tutti veramente indimenticabili. Andiamo però
con ordine, con le parole e non solo con le immagini, per far
partecipi dei meravigliosi momenti passati anche gli amici mattisti
che non hanno potuto venire.
Quasi tutti presenti all'appello serale di venerdì 8
luglio, per la "prima tappa" del raduno: ci si ritrova
infatti presso l'Hotel Trieste per l'aperitivo offerto dall'amico
Andrea e per la successiva cena a base di piatti tipici ampezzani,
accompagnati da parecchie bottiglie di vino: solo per Enrico
infatti c'era il "rischio" di brutti incontri per
arrivare alla meritata branda alla guida della propria Matta,
data la poca strada da percorrere. . .
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La serata, grazie all'ospitalità
di Andrea Ruatti e della sua famiglia che ha ospitato parecchi
mattisti presso il suo Hotel Trieste, è trascorsa allegramente
tra battute sulla Matta , sulle disavventure lavorative e con
qualche barzelletta . . .

L'Hotel Trieste a Cortina
d'Ampezzo. Andrea Ruatti è il proprietario dalla fine
degli anni 50 di una bella AR52 restaurata, che il padre caricava
con il bob negli anni 60 per andare a gareggiare assieme ai
campioni dell'epoca . . .
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La mattina successiva sveglia
comoda con il saluto ai "ritardatari Matti" giunti
da Milano (a dire il vero dobbiamo complimentarci con Alessandra
Giorgetti, Consigliere del RIAR, che con marito e figlioletto
è arrivata in albergo circa all'una di notte, pur di
essere presente!).
Dopo avere attraversato Cortina tra lo stupore e l’ammirazione
dei passanti, si giunge al punto di ritrovo di Via dei Campi
dove incontriamo gli ultimi arrivati: Mattia Chizzola con la
moglie Monica ed il cane Balto.

Foto
di gruppo nei pressi del Piazzale delle scuole di Cortina.
Franco e Alessandro
Melotti da Bologna, Armando Gottardo con Leonardo Tatiana e
il cagnolino "Otto" da Dolo, Mirio Biagi con la moglie
Angela da Imola, Leonardo Diani con la moglie e le due simpatiche
e belle nipoti da Bergamo, Alessandra Giorgetti con il marito
ed il piccolo Ascanio da Milano, Mattia Chizzola con Monica
ed il "peloso" Balto da Udine, Andrea Ruatti da Cortina,
gli amici poliziotti Claudio Montagni e Franco Magli rispettivamente
da Milano e da Bologna con la vettura della Polizia di Stato,
Enrico Checchinato con la moglie Cecilia e "solo"
tre dei ben 4 (diconsi quattro!) figli Giacomo Vittoria e Matilde
da Padova . . . questi i magnifici e fortunati Mattisti presenti
all’appello e pronti sabato mattina ad affrontare la salita
al Rifugio Palmieri percorrendo la strada in parte sterrata
che porta, attraversando l'Alpe Federa, ai piedi della Croda
da Lago.
Dopo la foto
di gruppo a Cortina d’Ampezzo, arriviamo in breve alla
sbarra di accesso alla strada dove ci attendeva una gentile
guardia forestale delle Regole Ampezzane: la carrareccia infatti
è chiusa al normale traffico (solo i taxi 4x4 autorizzati
possono entrare).
 
L'attesa
della gentile Guardia Forestale delle Regole d'Ampezzo , Cristina
Siorpaes, che ci ha accompagnato fino a Malga Federa aprendoci
la sbarra di accesso alla carrareccia.
Solo in virtù
di un permesso speciale concessoci abbiamo potuto percorrerla
completamente. Indimenticabile per tutti il percorso lungo il
bosco di Pianoze e Pisandre: la lussureggiante natura, con gli
abeti, i pini cembri, i larici, i ruscelli e gli animali al
pascolo prendono il sopravvento su ogni altro pensiero e con
la loro vista ci riempiono di entusiasmo e di gioia, grazie
anche ad una giornata di sole splendido.


Nei
pressi dell'Alpe Federa e delle omonima Malga , sullo sfondo
il Becco di Mezzodì.

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Nei pressi di Malga
Federa. Sopra, la malga con l'imponente Croda da Lago che si
intravede.
Sotto , sullo sfondo
spledida vista del Pomagagnon e del Gruppo del Cristallo

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Arriviamo quindi alla Malga
Federa per una piccola sosta, dove la Guardia Forestale Cristina
Siorpaes ci saluta dandoci appuntamento per il pomeriggio e
lasciandoci padroni della situazione. Da qui riprendiamo la
marcia lungo la strada che si fa ora sterrata con alcuni tratti
veramente interessanti, dove è necessario inserire le
ridotte, sui quali le nostre Matta mostrano la tutta la loro
validità e . . . vitalità: i taxi fuoristrada
che percorrono la strada per accompagnare i turisti si fermano
per fotografare le loro moderne Land Rover vicino alle “arzille
vecchiette”, entusiasti ed ammirati: ricordiamo loro che
la Matta in qualche modo nacque frettolosamente da una “costola”
della vettura Inglese, a suo tempo ! Poi divenne la vera Matta
Alfa Romeo con il motore bialbero, la carrozzeria e tutti gli
organi meccanici progettati dal compianto Giuseppe Busso e dai
suoi collaboratori.
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In
prossimità dell’arrivo al Rifugio una sorpresa da
parte di Leonardo: le montagne uniscono ed egli ha portato da
una famosa vallata bergamasca un’autentica chicca: alcune
forme di formaggio della Val di Scalve, da gustare con il miele
di castagno . . . Inaspettato ed impareggiabile spuntino che ha
quindi aperto la via per il pranzo poi consumato all’arrivo
al Rifugio Palmieri – Croda da Lago: qui abbiamo potuto
gustare le raffinatezze locali preparate dai gestori del Rifugio,
la famiglia di Alverà Modesto di Cortina, innaffiate da
succo d’uva per i grandi ed invece pura acqua di fonte per
i più piccoli. |

Mai visto il cofano di una matta
adattato a tagliere di formaggio . . . Mahh . . . I mattisti
. . .
|

Foto di gruppo al Palmieri.
Da qui ha poi
avuto inizio anche il previsto trasporto postale straordinario
con il quale si festeggiava il contemporaneo decennale del Gruppo
Filatelici di Montagna – Cai Sez. di Auronzo: per tale
importante ricorrenza è stato predisposto un annullo
postale presso il Rifugio Auronzo ai piedi delle Tre Cime di
Lavaredo, quale meta finale della nostra prima giornata mattista.
Dopo avere immortalato la consegna dei sacchi di posta in partenza
ai mattisti prescelti, nei pressi del Rifugio Palmieri al cospetto
della Croda da Lago, le Matta sono ripartite alla volta di Cortina
seguendo poi la strada del Passo Tre Croci per giungere a Misurina
e da qui salire al Rifugio Auzonzo sotto le Tre Cime di Lavaredo.

I
Postini Matti . . .
Ma
. . . Franco . . . il tuo sacco è più bello e
grande del mio . . . vero Balto ?!
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Inutile sottolineare la maestosità
delle vette e dei paesaggi ammirati lungo il percorso: solo
chi ha avuto la fortuna di percorrere queste strade, magari
con una vettura scoperta, può comprendere appieno le
sensazioni forti che si possono provare; la vista delle Tofane,
del Pomagagnon, del Cristallo e del Faloria, dei Cadini di Misurina
con il blu cobalto del cielo ed il bianco candido delle nuvole
. . . . Meraviglioso.
Dopo una doverosa fermata al lago di Misurina per gustare la
vista del Sorapìss e per scattare nuove foto, via per
l’erta salita finale lungo la strada panoramica delle
Tre Cime: l’arrivo al Rifugio Auronzo ci riserva festa
grande con gli amici filatelici e soci del Club Alpino Italiano
Sez. Cadorina di Auronzo, con i quali, dopo la consegna dei
sacchi postali, le formalità di rito e la timbratura
della posta in arrivo, abbiamo condiviso lo spettacolo musicale
e la cena organizzati a 2.200 metri di altitudine. Solo per
pochi fortunati, dati i limitati posti disponibili, il privilegio
di pernottare al Rifugio ai piedi delle Tre Cime e risvegliarsi
la mattina successiva con un panorama indimenticabile. Non che
sia andata tanto male agli altri, in verità ! Il pernottamento
per loro era infatti previsto all’Hotel Miralago, sulle
rive del famoso Lago di Misurina.

Le Matta
a Misurina. A destra, sullo sfondo, lo splendido gruppo del
Sorapìss.

Il gruppo
all'arrivo al Rifugio Auronzo.
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Domenica mattina ritrovo per tutti alle 9 circa
nei pressi del rifugio Auronzo: per i più allenati (o, se vogliamo,
i meno pigri) era infatti prevista un’allegra gita, questa volta
rigorosamente a piedi, anche se le Matta scalpitavano, verso il Rifugio
Lavaredo e l’omonima Forcella dalla quale si gode la vista tradizionale
sulle Tre Cime e sul Rifugio Locatelli.

Lo sparuto gruppo
di . . . meno pigri a Forcella Lavaredo . . . Alessandro ha disperatamente
bisogno di un vasetto di Nutella . . . lo si evince dalla sua espressione
. . . ohhh_ohhh_ohhh_ohhh !

Il resto dello
sparuto gruppo . . . dietro le impareggiabili Tre Cime.
Dopo la passeggiata l’appetito
è stato giustamente stuzzicato e perciò a fagiuolo è
seguito il pranzo presso il Rifugio Auronzo, al termine del quale abbiamo
salutato gli amici del Cai e del GFM. Ci si è quindi diretti,
per l’ultima tappa e la felicità dei più piccoli,
alla Malga Misurina dove si è potuta vedere la mungitura delle
mucche e gli animali che tipicamente popolano questi luoghi ameni. Ritorno
poi a Cortina, questa volta percorrendo la via che da Dobbiaco va a
Cortina, toccando il Passo Cimabanche. A Cortina infine ci siamo salutati
con un pizzico di rammarico , ma consci di avere vissuto due giornate
intense ed uniche.

Magna Magna .
. . guarda che panza hai fatto !
Rivolgiamo quindi un sentito ringraziamento
al Cai di Auronzo ed al GFM (gruppo filatelici di montagna), alle Regole
d’Ampezzo, alla gentile Cristina Siorpaes, al Rifugio Palmieri
ed ai suoi gestori, al mattista Ampezzano Andrea Ruatti ed al suo Hotel
Trieste di Cortina, ai gestori del Rifugio Auronzo ed a tutti gli amici
Mattisti presenti.
Il premio più bello che abbiamo ricevuto sono stati i ringraziamenti
e le lodi dei nostri amici appassionati della Matta.
I Mattisti Enrico e
Franco.
Ritorno al passato
. . . ?!

1982 - 2011

1982 - 2011 : tra queste
due foto ci sono ben 29 anni di distanza. La Matta 00552 è la
stessa, il proprietario Franco è "quasi" lo stesso
(qualche capello in meno ma in compenso qualche chilo in più,
i conti tornano!), il luogo, bellissimo, è sempre quello. Solo
gli amici ed i parenti trasportati sono differenti. Sul cofano della
Matta nel 1982 si era seduto il fratello Marcello, sostituito oggi dal
figlio Alessandro; in piedi sul lato passeggero ieri c'era Alex, un
amico di Conegliano, sostituito, per via della taglia "similare"
(ma parla per te ! Similare io, ma figuriamoci, ci saranno almeno 4
- 5 etti di differenza) da Enrico; accucciata sul sedile destro un tempo
c'era la sorella Margherita, oggi interpretata da Tatiana. Gli altri
amici che hanno partecipato al raduno si sono gentilmente prestati a
ricostruire l' immagine scattata nel 1982, quando le vacanze estive,
come ancora accade oggi, erano allietate dalla Matta.
. . . E non è
finita qui . . . altre foto "a gò-gò" a breve
. . . Ciao . . .
 
.............Ma
tu guarda sto fesso . . . ha abbandonato la matta
. . .ma questa cosa sarà
?? Come funzionerà ?? Coe, si aprirà??.
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Il ponte sul fiume Kway . . .
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Chiacchiere . . . mattiste
?!
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Anno 2011
"Con la Matta in
Val di Taro"
11-12 giugno
13° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Quando la passione si
abbina all’ entusiasmo ed all’altruismo, le cose non possono
che andare bene!
Grazie infatti all’ iniziativa di due mattisti innamorati delle
loro AR 51, Alberto e Mirko, abbiamo svolto un bellissimo raduno lungo
la valle del fiume Taro, a pochi passi da Parma, città che per
molti aspetti è da considerare la seconda patria delle Matta.
Ricordiamo infatti che negli anni 70 e 80 un gran numero di Matta trascorse
una seconda giovinezza a Parma e nei dintorni, dove vennero utilizzate
da appassionati che le modificarono fino all’ inverosimile per
ottenere le massime prestazioni nelle gare e nel fuoristrada più
estremo. Ed è curioso notare che molte di esse ancora oggi giacciono
nascoste qua e là, tra i paesini della valle, a volte abbandonate
ma ancora pronte a rimettersi in moto, se solo gli venisse data la possibilità.
Anche questo 13° raduno ha visto un buon numero di Matta partecipanti
e si è quasi eguagliato il record dell’ anno scorso. Ben
13 vetture si sono incontrate, iniziando il raduno sabato mattina a
Noceto presso la bellissima villa San Giuseppe, dove la sera precedente
i primi arrivati hanno organizzato una festosa e ormai tradizionale
cena, allietata dalle specialità che ciascun partecipante aveva
portato da casa propria assieme a vini davvero speciali. Al prologo
del venerdì erano arrivati, guidando per strada le loro Matta
e percorrendo centinaia di chilometri, Enrico Penno coi due figlioli
e Leonardo Diani, entrambi da provenienti da Bergamo; Claudio Giorgetti
da Milano, Leopoldo Cremonini e Franco Melotti da Bologna, ai quali
si sono aggiunti i due organizzatori Mirko e Alberto con le rispettive
famiglie che invece risiedono nella zona del Taro.
A questi, il sabato mattina si sono aggiunti gli altri partecipanti,
Enrico da Padova, Francesco da Sarzana, Mirio da Imola e l’ equipaggio
della Polizia di Stato da Bologna, composto da Franco Magli e Rizzi.
Partita da villa San Giuseppe, la colonna si è incamminata lungo
le strade che attraversano il Parco Regionale dei boschi di Carrega,
per poi effettuare la prima tappa cultural-culinaria nella zona di Felino,
presso un caseificio nel quale si producono le forme di parmigiano reggiano
secondo i dettami del relativo Consorzio. Qui abbiamo visto ed ascoltato
dal casaro come nasce il famoso formaggio parmigiano, un’ interessante
racconto “dal vivo”.
Proseguendo poi il cammino, abbiamo percorso ancora strade secondarie,
nelle colline circostanti, ed anche in questo tratto di raduno abbiamo
effettuato una sosta cultural-culinaria, visitando un prosciuttificio
e scoprendo tante cose sconosciute e particolari inerenti la produzione
del tipico alimento.
La mattinata si è ovviamente conclusa con le gambe sotto una
bella tavolata, presso l’ azienda vitivinicola Casale del Groppone,
dove abbiamo gustato una gran varietà di salumi accompagnati
da diversi vini scelti accuratamente per il loro abbinamento.
Durante le soste, soprattutto in questa, ognuno si aggirava fra le diverse
matta per verificare su ogni camionetta la corrispondenza dei particolari
rispetto alla propria vettura : segno che anche il livello di passione
e di piacere nel riportare la propria vettura allo stato originale ha
pervaso tutti i nostri amici mattisti; per noi è una grande soddisfazione.
Terminata la stuzzicante sosta, la colonna si è rimessa in marcia
seguendo le strade della …“pork valley”, ovvero la
zona così simpaticamente soprannominata in quanto vi è
concentrato un gran numero di prosciuttifici, nei quali vengono prodotti
e stagionati i famosi prosciutti di Parma, seguendo poi strade secondarie
che portano a Bardi, gradevole paesino sulle colline dominato da un
bellissimo castello. Dopo di che si è proseguito fino a raggiungere
Borgo Val di Taro (o, come dicevan tutti, Borgotaro, che pizza ‘sta
licenza lessicale Manzoniana…..) dove ci siamo fermati in centro
nel viale Bottego per l’ aperitivo serale.
La cena a base di trote, presso un locale poco distante da Borgotaro,
ha concluso la giornata: oltre alle trote naturalmente abbondante vino
che ha stuzzicato la fantasia di qualche insospettabile facendo trasalire
con un simpatico scherzo il nostro Enrico , che è rimasto basito
per qualche minuto . . . ma la paglia sarà resa il girno successivo
!
Domenica mattina, all’ appuntamento di viale Bottego abbiamo trovato
altri due nuovi mattisti: Antonio, medico di Borgotaro che si è
presentato con una Matta rossa abbastanza modificata che usa quotidianamente
per recarsi al lavoro, ma ne possiede anche un’ altra completamente
originale, ed Andrea nuovo entusiasta possessore di una Matta “storica”,
quella che venne equipaggiata con i rotoramponi elastici per una scommessa
(vedi racconto alla voce “i Mattisti” sul nostro sito).
Il raduno delle Matta ha avuto grande eco a Borgotaro e dintorni, tanto
che alla partenza era presente anche una troupe della tv locale che
ha realizzato un bel servizio andato in onda sul suo TG. Anche la Gazzetta
di Parma ha raccontato il nostro raduno con un breve articolo.
Partiti dunque da Borgortaro, siamo arrivati in breve a Compiano, magnifico
borgo medioevale dominato dal maestoso castello che abbiamo visitato.
Molto emozionante è stato entrare con le nostre Matta nelle strade
del borgo, larghe appena per passarci con le camionette, arrampicandoci
sui viottoli in sasso fino all’entrata del castello.
Terninata la visita al castello, siamo poi ripartiti per proseguire
il giro su strade dapprima asfaltate e poi sterrate, fino alle pendici
del monte Penna, dove i nostri organizzatori (Alberto) ci avevano preparato
una graditissima sorpresa: un aperitivo tra i boschi, movimentando mamme,
sorelle ed amiche . . . , del tutto inaspettato e molto apprezzato dai
presenti. Conclusa la piacevolissima sosta, il giro è proseguito
fino a ritornare in prossimità di Compiano, per il pranzo consumato
nella veranda del ristorante le Follie.
Il maltempo, che fino ad allora ci aveva graziato, girandoci attorno
senza mai veramente disturbare il raduno (abbiamo saputo che il sabato,
dopo il nostro passaggio, si sono abbattuti nelle zone da noi attraversate
nubifragi intensi che hanno provocato anche una vittima), dopo il pranzo
della domenica ha invece cambiato idea ed ha iniziato a farsi vedere.
A quel punto, appagati dalle bellissime zone attraversate, gratificati
dalla piacevolezza della compagnia, soddisfatti dalla varietà
delle libagioni come sempre abbondanti, dopo che Enrico aveva restituito
lo scherzo ai Poliziotti facendo sparire il distributore dello spinterogeno,
ci si è salutati ed abbiamo concluso il raduno iniziando il viaggio
di ritorno a casa sotto una pioggi sempre più intensa che non
ha per nulla rovinato il piacere ed il ricordo delle due giornate trascorse
in Val di Taro. Grazie a tutti.

Leonardo taglia . . .
|

Già al prologo di venerdì la ciurma Penno
(senza moglie) è senza redini . . .
|
|

Già si aggiravano gli avvoltoi pronti ad artigliare
ogni fregola di cibo . . .
|

Leopoldo con la moglie, Enrico i due birbanti e di
spalle . . .?
|

nuovi mattisti in erba
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Chi manca? Dove si va? Quanto manca ? Quando si torna
? Hai fatto il bisognino che stiamo partendo ?
|

Appunto . . . le idee sono chiare . . . si va di là
. . .
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Le Matta in parata alla
partenza

Durante il viaggio verso il formaggificio
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Le matta all'arrivo al formaggificio
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Le prime fasi di lavorazione
|

Mamma . . . che voglia . . . mmmhhhhhh
|

Non ci hanno lasciato prenderne neppure una, neanche
mezza . . .
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Non sono piccoli loro . . . sono le forme che sono
tante !
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Il lavoro per arrivare alle forme.
|

Le attrezzature.
|

Verso il prosciuttificio, uno scorcio delle splendide
colline Parmensi
|

Ach . . . Passagiiino


Ascanio fa capolino
. . .

Si sta andando
verso il prosciuttificio Massimo . . .
L'andatura si
fa sostenuta . . .

Cu - Cu !

Le Matta verso
il prosciuttificio

E siamo arrivati
. . . Franco, dovremo chiedere la percentuale per questo !
Altrimenti la
foto va tolta !

Le spiegazioni
prima della visita, interessanti . . . ma mai come la vista ed il profumo
dei prosciutti !
|

Le . . . salme . . . dei prosciutti
. . . in attesa . . . di nuova vita gastronomica |
|
|

Ma . . . è
un prosciuttificio o un . . . salamificio
???!!!
E cosa nascondi
lì dietro , con quell'aria innocente ???
L'avevano detto
che era sparito un prosiuutto . . .
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Praticamente
sono alto . . . 4 prosciutti !! . . . Ma quanti ce ne sono .
. .
 
Mirio . . . Sniffa .
. . notare l'occhio abbassato, la concentrazione è ai
massimi livelli
Attenzione anche ad
Alberto che con occhio sbarrato . . . pende dalle. . . narici
di Mirio
|
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|

Eppure la sua mi
pareva mora . . . |
|
 
L'equivalente di un paio di
Matte ! . . . . . . . .Uno a me , uno a te, uno a me, uno a
te . . .

Questo maiale aveva le vene
varicose . . .
|

Leonardo alla
partenza dal Salumificio Massimo

Foto di gruppo
al ristorante

Le Matta . .
. al ristorante
Il Pranzo . .
. inutile dirlo . . . ottimo , come sempre ai nostri raduni l'aspetto
culinario è precipuo . . .
 

 

. . . . Chissà
cosa c'è . . .
 

 
Ecco . . . appunto
. . . adesso si capisce tutto . . .

Fiori tra i fiori

Conciliabolo Mattistico
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Altro conciliabolo mattistico
Alberto Raimonda Francesco ed altri
. . .
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Pasagiini
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Io vado di qua . . . tu vai di là
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Piccola sosta
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bello come il
sole (insomma . . . quasi) . . . lui con la sua matta

Arrivo a Borgo Val di Taro
|

L'arrivo all'agriturismo per il meritato riposo
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Se magna . . . e se beve . . .
|

Se beve e . . . se magna . . .
|

se beve e basta . . .
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. . . .
|

Ma guardalo l'angioletto . . . assieme al complice
di sinistra . . . ho ancora la trota che mi salta nella pancia
col loro scherzetto del'ostrega !!!
Managgia a te . . . e per fortuna che sei P.S. !!!
Ahh . . . la pagherai . . . domenica la pagherai
. . .
|

Altri discorsi mattistici tra . . . ehm . . . più
anzia ... cioè ... mahh . . .
|

Fammi posto . . . no faccio io . . . aspetta mi schiacci
la mano . . . ocio . . . ahiiii ..... orpo sto toco dove valo
. . . ach . . . Bob aggiustatutto . . .
|

Mahh . . . senza parole . . .
|

Il mattino della domenica
a Borgotaro anche l'intervista . . . Mattista
Destinazione
della domenica . . . Castello di Compiano.
 
Alcuni scorci
dell'entrata in Paese , passando vicino all'entrata del Castello.

Le Matta sistemate
ai piedi del Castello.

La visita al
castello ha procurato un certo languore . . prevedendolo il nostro buon
Alberto ci ha organizzato un aperitivo coi fiocchi , grazie anche alla
mamma e alla sorella coinvolte con la loro Panda (se non ci fosse bisognerebbe
inventarla)

Ahh
. . . non parte, ehh ??? Ma bravo . . . gli scherzini fa lui . . . Che
se anima pietosa non vi ridava il distributore dello spinterogeno sareste
ancora lì . . . e mi hai anche detto : . . . Ma cosa serve stà
roba qua ???!!!!!
VERGOGNA
!!!!!! DAVI LA COLPA ALLA BATTERIA, DAVI . . .

Ehmm .
. . la Matta non si ferma mai . . . mai . . . (ehm)
. . . quasi mai . . .
GRAZIE A TUTTI
ED ARRIVEDERCI AL PROSSIMO RADUNO E . . .
W

Anno 2010
"Con la Matta in
Casentino"
17-18 luglio
12° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
Record di presenze!
Finalmente il numero dei nostri amici mattisti che partecipa ai raduni
è cresciuto, ben 14 Matta infatti erano presenti a Vicchio, nell’
agriturismo del nostro amico mattista Leonardo Moroni, con grande soddisfazione
per noi che tanto ci siamo dati da fare per organizzare al meglio questo
nuovo incontro.
Tutto è cominciato venerdì 16 luglio, con un’anteprima
programmata per chi voleva evitare la levataccia al mattino del sabato;
sono infatti giunti nel Mugello i primi 7 mattisti a bordo delle loro
Matta, provenienti da varie località: da Bologna sono partiti
con Franco gli amici Mirko Bertazzoni e Alberto Molinari con le rispettive
famiglie, insieme a Leopoldo Cremonini, ai quali si è aggiunto
il solito incredibile Armando, proveniente da Dolo (VE), che ha viaggiato
su strade normali a bordo della sua infaticabile AR 51, come ha sempre
fatto fin dal primo raduno. Armando si è sciroppato ben 280 km
da Dolo a Vicchio ed altrettanti ne ha percorsi alla fine del raduno
per tornare a casa!
Da Bergamo sono inoltre arrivati anche Leonardo Diani, con un fiammante
carrello per trasportare la sua bellissima Matta Polizia nell’
impeccabile livrea rosso amaranto anni ’50 ed Enrico Penno con
moglie, due figli e cane, che hanno trasportato la loro AR 51 a bordo
di un comodo furgone. Da Sarzana è poi giunto nella tarda serata
di venerdì anche l’ appassionatissimo avvocato Francesco
Di Negro, con moglie e figlioletto, accolti da un applauso da parte
dei mattisti presenti; anche lui ha raggiunto l’ agriturismo a
Vicchio a bordo della sua Matta militare, percorrendo “appena”
170 km tra autostrade e statali.
La serata di venerdì è così trascorsa in festa,
attorno ad una mega tavolata allestita dalla famiglia Moroni, sulla
quale ognuno ha messo qualcosa di tipico portato dalla sua zona di provenienza:
si sono così consumati ottimi salumi, formaggi, torta, vini di
varie qualità, dolci, frutta ecc; il tutto anticipato da ben
due chili di spaghetti alla carbonara preparati da Franco, stranamente
molto graditi ed andati completamente divorati coi complimenti di tutti.
Non chiedeteci la ricetta, dato che è segreta….nel senso
che lo stesso cuoco Franco non saprebbe ripeterla! Mah, a volte capitano
dei miracoli!
Al mattino di sabato sono poi arrivati gli altri, Enrico da Padova,
Mirio Biagi il meccanico da Castel del Rio, Venivio Pagani da Arezzo
con la sua Matta dotata, a suo dire, di ben 34 modifiche “segrete”….
Grandi complimenti anche a Giampiero Marcenaro ed alla sua famiglia
composta da moglie e filgia Erika, che non hanno davvero scherzato con
la strada percorsa, dato che sulla loro Matta hanno fatto oltre 260
km, partendo da Genova all’ alba: cosa non fa fare la passione!
A tutti si è poi aggiunta la famosa Matta AR 51 dell’ Autocentro
della Polizia di Stato di Milano, che dopo aver saltato gli ultimi raduni
del Registro, si è finalmente ripresentata al nostro incontro
annuale condotta dai due appassionatissimi poliziotti Franco Magli e
Claudio Montagni. La Land Rover del neo mattista Massimo Vannucci di
Prato si è posta come vettura in coda pronta per l’ assistenza
ai partecipanti, compito che ha espletato ottimamente. Massimo ha da
poco iniziato il restauro radicale della sua Matta e certo farà
di tutto per essere presente al prossimo raduno. Infine, ma non ultimo,
a capo della colonna si è posto Carlo Alessandri, arrivato da
Badia Prataglia, dove ha una casa allestita a B&B nella quale alcuni
di noi hanno ottimamente pernottato.
Carlo, promotore ed organizzatore di questo raduno, si è davvero
prodigato tantissimo per realizzare il nostro raduno nelle colline toscane
ed aveva programmato un lungo giro con numerose tappe turistico/culturali,
senza ovviamente trascurare anche le fermate…”nutrizionali”,
che sono parte integrante dei nostri incontri.
Siamo così partiti da Vicchio per fare la prima tappa alle cantine
di Rufina, dove nasce il famoso chianti Ruffino, per poi andare a visitare
l’ Abbazia di Vallombrosa, immersa nei boschi. Da qui in breve
siamo arrivati sulla strada sterrata di Pratomagno, dove era prevista
la prima prova speciale, ovvero la sosta per il pranzo, superata brillantemente
da tutti.
Il lungo trasferimento sullo sterrato ha poi messo a dura prova i partecipanti,
causa la polvere che ha cambiato il colore delle vetture, degli abiti
e dei capelli, ma è stata ben sopportata da tutti grazie alla
temperatura mite del luogo, posto ad oltre 1400 metri di altitudine.
Al termine della discesa ci siamo trovati di fronte il maestoso castello
di Poppi, sotto il quale siamo transitati in ordine sparso, prima di
ritrovarci per proseguire attraverso Bibbiena e per raggiungere il Monastero
de La Verna. Lungo la salita una delle Matta ha sofferto più
delle altre per il caldo, con la temperatura dell’ acqua in costante
ebollizione, ma a forza di rabbocchi ha comunque raggiunto il traguardo
della prima tappa, ovvero Badia Prataglia, dove era prevista la sosta
per il pernottamento e per un’ ottima cena a base di specialità
locali graditissime da tutti.
Domenica mattina siamo partiti in colonna lasciando a Badia la Matta
sofferente il caldo per non rischiare di arrecare danni gravi al motore,
ed attraverso una strada immersa nei boschi abbiamo raggiunto il famoso
Eremo di Camaldoli per una breve sosta. Lungo il percorso abbiamo potuto
vedere dall’ alto il Lago di Ridracoli, sul quale sorge la famosa
diga.
Proseguendo in discesa, dopo aver raggiunto Stia sul fondovalle abbiamo
imboccato la strada forestale che da Pratovecchio sale fino al Passo
La Calla, a quota 1300 metri, che collega la valle del Bidente, in Romagna,
con la valle dell’ Arno. Per il transito su questa strada boschiva
avevamo ottenuto un permesso speciale rilasciato dalla Presidenza del
Parco delle Foreste Casentinesi e della Guardia Forestale, dato che
si tratta di un’oasi protetta accessibile solo a piedi. Dal Passo
La Calla siamo scesi a Campigna, per l’ ultima fatica: il pranzo
domenicale.
Terminata anche l’ ultima prova speciale (sarà il caso
di ridurre queste fatiche il prossimo anno, altrimenti dovremo viaggiare
sempre con le ridotte sulle nostre Matta!), la colonna si è incamminata
nuovamente dentro al Parco su una strada immersa tra i boschi, scortati
da una pattuglia delle Guardie Forestali, che all’ uscita del
percorso chiuso al traffico, nel salutarci si è complimentata
con noi ammirando le nostre vetture. Dopo di che abbiamo raggiunto Dicomano
e poi nuovamente Vicchio, chiudendo così l’ anello programmato.
Ma le sorprese non erano finite! Ci avevamo sperato, avevamo fatto telefonate
e mandato richieste scritte, avevamo pressato amici e conoscenti che
andassero ad intercedere per noi, ma pareva che ci fossero difficoltà
insormontabili. Poi, quando ormai sembrava non ci fosse nulla da fare,
arrivati a Vicchio abbiamo trovato ad aspettarci nientemeno che la famosa
Matta ambulanza ancora oggi in servizio all’ ospedale di Prato!
Questa vettura venne allestita come ambulanza nel 1953 e da allora non
ha mai smesso di essere usata.
Ringraziamo pubblicamente i responsabili della Misericordia di Prato
che hanno accolto la nostra richiesta, un sogno che portavamo da anni,
quello di riunire un esemplare così speciale assieme alle nostre
amatissime Matta.
La migliore conclusione per il raduno dei record.
Grazie a tutti.
|

Si parte . . . uno dice di qua
. . . uno dice di là . . . dove si va ?? |
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Partiti !!
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Lungo la strada verso Rufina
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Arrivo a Rufina
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Il Carro Matto
al museo del vino di rufina |
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Foto di gruppo a Vallombrosa
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discussioni mattistiche . .
.
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. . . Mattiste . . .
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La Matta della Polizia aveva
. . . le vertigini . . . in discesa non andava . . .
|

Pausa prima della . . .polvere
|
|

Carlo e consorte
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il riposo del mattista . . .
ogni occasione è buona . . .
|

Carlo . . . manicotto dell'acqua
rotto e sostituito in tempo reale: un banchetto lungo la strada
aveva i ricambi della Matta !
|

Moglie Mattista . . .felice
(almeno speriamo !)
|

Il Castello di Poppi
|

Mattista in . . . trance Mattistica
. . .
( forse con qualche ombra di
troppo in panza )
|

Mattista in posa statuaria .
. .
(ma guarda la strada che vai
a sbattere !)
|

A sera . . . meritata sosta
culinaria per tutti . . e quello lì in fondo beve . .
. appunto, ed appena sopra si vedono i risultati . . . ! Ma
anche l'altro Enrico, quello da BG, non scherza . . . facciamo
notare il bicipite impegnato e la bottiglia già mezza
vuota (e l'antipasto è tutto lì!) . . . ed il
figlio, all'uopo istruito dall'esperto padre mattista, col capo
chino che volge altrove il candido sguardo !
|

Ma . . . Leonardo, caro . .
. ma che proposte stasera . . . La Matta ti ha dato alla testa
?! In primo piano è dipinto lo stupore sul volto di Massimo
. . .
|

La tavolata . . . dalla parte
di qua
|

Gaia e coniugi Bertazzoni (
quello in primo piano non è un ananas . . . bensì
la testa di Alberto, non sono riuscito a tagliarla dalla foto
!)
|

La tavolata . . . dalla parte
di là
|

L'eremo di Camaldoli . . .
il silenzio è stato rotto dal rombo delle . . . Matte
!
|

La banda bassotti a Camaldoli
. . . !
|
|

Santo subito . . .
|

Alberto e famiglia a Camaldoli
|


Durante il percorso domenica
|

Domenica all'arrivo del primo
tratto su strada chiusa al traffico
|

La tavolata di domenica . .
. dalla parte di qua
|

A tavola i pareri mattisti .
. . abbondano
|

La tavolata di domenica . .
. dalla parte di là
|
|

Ancora il pranzo domenica .
. . il vino è finito . . . !
|

Al solito . . . questi sono
poi i risultati . . . !
|

Mahh . . . anche questo qua
. . . avrà bevuto pure lui ?
|

All'arrivo gradita ed inaspettata
sorpresa . . . l'ambulanza della Misericordia di Prato ci aspettava
|

. . . Fine . . . no ! Al prossimo
raduno, arrivederci !
|

Papà, devi alzarmi la
pedaliera . . .
|

Che strana ruota di scorta .
. .
|
Menzione speciale

Una menzione particolare merita
lo speciale corpo di Mattisti che si contraddistingue soprattutto
a partire dalla seconda giornata di raduno (semprechè
cotali eroi indossino la stessa casacca di ordinanza Mattista)
: notate infatti il segno distintivo proprio dei mattisti appartenenti
a tale corpo, molto più pronunciato nel caso del mattista
a destra nella foto, appena visibile invece nel caso del mattista
di sinistra (segno di scarso allenamento ! ) . Questo particolare
segno compare nella zona "ombellicale" solo dopo parecchie
curve effettuate a destra e a sinistra, a sinistra e a destra
ed è causato dallo sfregamento del volante con gli strati
adiposi così faticosamente creati ed accumulati nel tempo
dai valorosi mattisti durante le innumerevoli battaglie con
abbacchio, spaghetti allo scoglio, lambrusco, prosecco, baccalà,
salumi e mortadelle, formaggi taleggi mozzarelle ed altre leccornie
. . . e contraddistingue perciò tali Mattisti che unici
hanno potuto esprimere tutto il loro eroismo . . . nell'assaporare
le abbondanti libagioni durante i raduni ed anche non ( occorre
infatti un costante allenamento per poter far parte di tale
corpo, allenamento duro e faticoso svolto durante tutto l'arco
dell'anno . . . e si vede !! ) . Questo famoso corpo, di cui
fanno parte Giampiero e Carlo, è denominato
" Mattisti dalla Panza
Fuori Ordinanza "
Un consiglio cari amici mattisti
. . . fate come qualcun altro . . . (ehhmmm) . . . date una
mano di vernice trasparente al volante della vostra Matta così
la bachelite non perde più il colore sulle vostre vesti
aderenti !
Scherzi . . . a parte . . .
ringraziamo tutti i nostri amici Mattisti partecipanti, mogli,
figlioletti bassotti e mattisti in erba ; in modo particolare
Carlo per l'impegno profuso nell'organizzazione, Giampiero ed
anche Francesco per la distanza percorsa, come pure
l'immancabile Armando che con la sua matta si fa normalmente
e sempre il tragitto completo da casa . . . in barba a chi non
viene perchè ha paura di " . . . restare per strada
. . . "
CIAOOOOOOOOO . . .

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OMAGGIO DEL REGISTRO
AL CENTENARIO ALFA ROMEO 26 GIUGNO 2010
RETRO CLASSICS A STOCCARDA
RENDE OMAGGIO AL CENTENARIO DELL’ALFA ROMEO . . . ANCHE CON LA
MATTA DI "COPPI"
12 - 14 marzo 2010
Stoccarda, roccaforte
dell’industria automobilistica tedesca, dal 12 al 14 Marzo ha
ospitato la decima edizione del Retro Classics, kermesse e fiera delle
automobili d’epoca organizzata dalla Retro Promotion. Su una superficie
di ben 100.000mq oltre 1300 tra collezionisti, commercianti, artigiani
e atelier di restauro di vetture d’epoca hanno messo in mostra
e vendita le automobili, ricambi e gadget di tutti i marchi possibili
di vetture di una volta. Il ritorno di questo impegno è, a dire
poco, notevole con 70.000 visitatori circa che hanno frequentato questo
evento.
I Signori Herrmann, titolari della Retro Promotion, hanno riaffermato
la loro passione per le automobili Italiane, in questo caso per le vetture
della casa del Biscione, festeggiando i 100 anni con uno stand di ben
oltre 1000mq sul quale gli appassionati dell’Alfa Romeo avevano
occasione di ammirare una impressionante gamma di automobili da Arese,
dalla P2 della Scuderia Ferrari fino alla 8C Cabriolet dell’ultima
generazione di vetture del marchio Alfa Romeo. Senz’altro la cieligina
su questa torta Alfa Romeo è stata la presenza di non meno di
20 modelli della preziosa collezione di Corrado Lopresto, noto collezionista
Milanese, ambasciatore eccellente della passione per le vetture Made
in Italy. Vetture rare, anzi uniche, come la Alfa Romeo 6c 2500 del
1951 con carrozzeria di Pininfarina mostrando per la prima volta assoluta
i doppi fari, l’elegantissima Coupe 6c del 1939 Castagna, via
via fino alla famosa Matta AR52 prototipo telaio *50003* che partecipò
al seguito di Fausto Coppi al Tour de France del 1952: la vettura è
stata volentieri messa a disposizione dell'amico Corrado Lopresto che
ha invece acquistato un altro pezzo importante diventando anch'egli
Mattista e confermando un vecchio detto secondo il quale " OGNI
GRANDE ED APPASSIONATO COLLEZIONISTA DI ALFA ROMEO HA ALMENO UNA MATTA
NEL SUO GARAGE ! " Certamente il Dr. Lopresto lo è, infatti
ha portato nel suo garage una Matta, ma facendolo nel suo stile di collezionista
di pezzi rari, prototipi e telai numero " uno "; infatti la
sua nuova AR51 è telaio *00001*.
L’instancabile
passione per le vetture Italiane di Corrado Lopresto dal 1982 fino ad
oggi ha fruttato 77 premi internazionali in occasione di eventi di spicco
come i concorsi d’eleganza di Pebble Beach, Villa D’Este,
Ludwigsburg e numerevoli altri. Alla Retro Classics la giuria si è
trovata in difficoltà su quale vettura dichiarare la più
bella della fiera ed alla fine ha deciso di risolvere l’imbarazzo
della scelta premiando due vetture ex aequo – l’Alfa Romeo
2600 Spider Ghia Prototipo e l’Alfa Romeo Giulia Spider Bertone
Prototipo del 1963. Questo ennesimo riconoscimento per Lopresto ribadisce
ancora una volta l’importanza di tutelare questi beni automobilistici
anche nel Bel Paese e dovrebbe forse incoraggiare alcune case automobilistiche
Italiane di seguire l’esempio di certe case tedesche ed appoggiare
e sostenere collezionisti appassionati non solo in teoria ma anche in
materia.
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L'amico
e mattista Dr. Corrado Lopresto (secondo da sinistra) : due delle
sue vetture hanno vinto"ex aequo" il premio come migliore
auto dell'esposizione. |
Centenario della Strada
delle Dolomiti
11-12-13 settembre 2009
Un appuntamento con
la storia: il 13 settembre 1909 veniva tagliato il nastro che inaugurava
l'ultimo tratto tra Arabba e Cortina d'Ampezzo della ciclopica opera
iniziata otto anni prima e che vide l'impiego di 2500 operai. All'appuntamento
con la storia la Matta non poteva mancare: infatti il 13 settembre 2009,
in occasione della manifestazione organizzata dal Cortina Car Club,
Cortina Turismo e con il contributo di numerose amministrazioni comunali
prime fra tutte quelle di Bolzano e Cortina d'Ampezzo, siamo stati invitati
a partecipare con la storica Matta AR52 che accompagnò il Campionissimo
F.Coppi al Tour de France del 1952: ed abbiamo lasciato anche questa
volta il nostro segno indelebile. Abbiamo trasportato il dispaccio postale
speciale contenente le 150 buste e cartoline timbrate con gli speciali
annulli predisposti con l'immancabile appoggio del Gruppo Filtelici
di Montagna e del Cai di Auronzo. Le auto del Centenario della Strada
delle Dolomiti sono vetture da sogno: 9 Ferrari tra cui la 250 TR del
1957, ben 6 Alfa Romeo tra le quali anche quelle messe a disposizione
dalla Polizia di Stato, 4 Lancia tra cui una Lambda del 1924 ed una
Astura del 1935, 2 Maserati ed una Fiat 8V , oltre ad altre vetture
altrettanto importanti e soprattutto cariche di storia come la nostra
Matta ed un bellissimo Torpedone Saurer del 1938 che inizialmente svolgeva
il suo servizio di trasporto sulla linea Tirano St. Moritz (qualche
Mattista ricorda Tirano ? . . . Annullo postale in transito per la mitica
manifestazione "dal Monviso alle Lavaredo" del 2002 ?). La
manifestazione è iniziata con il ritrovo venerdì 11 settembre
a Bolzano dove subito la Matta è stata protagonista prendendo
in consegna la posta timbrata in partenza con lo speciale annullo filatelico
del centenario "con la Matta per Cortina". E' seguita la partenza
in direzione Vigo di Fassa transitando per lo splendido Lago di Carezza
con il suo colore unico al mondo; a Vigo la carovana è stata
accolta dalla banda locale in costume tradizionale e dal folto pubblico
presente. La mattina successiva salita al rifugio Ciampedie ai piedi
del Catinaccio e partenza per Canazei dove l'accoglienza è stata
calorosa: anche qui infatti la banda locale indossava i tradizionali
costumi ed il pubblico impediva quasi il parcheggio delle vetture nella
piazza principale. Al termine dei festeggiamenti a Canazei siamo ripartiti
in direzione Passo Pordoi dove noi Mattisti non abbiamo potuto fare
a meno di onorare il monumento a Fausto Coppi con la Matta che lo seguì
in quel famoso Tour de France. Dopo l'ottimo pranzo, prova di bellezza
dinamica e ripartenza per Arabba dove siamo stati accolti con mazzi
di fiori di montagna: l'entusiasmo dei presenti era alle stelle. Per
la giornata finale il programma prevedeva una gimkana al Passo Falzarego,
la salita in funivia al Lagazuoi con il pranzo e poi il gran finale
con la sfilata degli equipaggi in Corso Italia a Cortina. Insomma: una
esperienza indimenticabile che ci ha inorgoglito e che vogliamo far
rivivere ai nostri amici mattisti attraverso alcune delle splendide
immagini che Vi proponiamo. (le prime 4 foto sono del famoso fotografo
Ampezzano Stefano Zardini).
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Le autorità sul palco in
Piazza Walther a Bolzano. |
Si intravede la Matta lungo
la strada del Pordoi.
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I mattisti al
Falzarego dopo la Gimkana
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Foto "artistica" dei
Mattisti ritratti davanti al torpedone al Passo Pordoi.
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Franco e la Matta nei pressi
del Lago di Carezza
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Enrico
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Le vetture accolte
a Vigo di Fassa e la mattina successiva la visita al Rifugio Ciampedie.
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Alcune immagini varie
12 / 13 Settembre 2009
Con la Matta in Alta
Badia

Tante willys, troppe
Mutt e Campagnole, tantissima gente . . . ma una sola GRANDE MATTA !!!
Grazie al nostro amico
e "socio" Carlo Alessandri la Matta . . . c'era anche in Alta
Badia 2009
Anno 2009
Con la Matta sul Grappa
21-22 giugno
10 ° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
E così si è svolto
anche il decimo raduno del Registro Alfa Romeo Matta. Come si sa,
la tradizione del nostro sodalizio è quella di organizzare
un unico incontro all’anno tra i fortunati possessori di Matta
e quest’anno le nostre care, affidabili, instancabili camionette
ci hanno trasportato tra i monti, i boschi ed i pascoli dell’
Altipiano di Asiago e sul Monte Grappa, in seguito ad una brillante
ispirazione venutaci durante il periodo “invernale”.
Il raduno è stato ben preparato ed organizzato grazie anche
al fatto che Enrico, abitando a poca distanza da questi luoghi e
frequentandoli fin da bambino, da appassionato della storia della
prima guerra mondiale ne conosce quasi ogni angolo e segreto.
Purtroppo non molti hanno colto l’occasione di portare la
propria Matta all’incontro annuale in questi bellissimi e
storici luoghi, in particolare ha destato grande incredulità
e delusione la mancanza all’appuntamento proprio di quegli
amici che abitano a poca distanza dai posti attraversati dal raduno,
riducendo così i partecipanti a sole nove vetture in tutto.In
compenso abbiamo avuto la gradita partecipazione di ben tre nuovi
equipaggi che per la prima volta si sono presentati al nostro appuntamento,
tutti a bordo di vetture in ottime condizioni e tutti e tre provenienti
da grandi distanze. Ringraziamo quindi Leonardo Diani e Signora
arrivati da Bergamo con la loro bellissima AR 51 ex Polizia perfettamente
restaurata, una delle Matta più belle oggi iscritte al Registro,
poi Enrico Penno con famiglia, anch’essi residenti a Bergamo
ma che sono giunti al raduno partendo da Madonna di Campiglio (e
quindi percorrendo la Valsugana da Nord come fecero gli austroungarici
in occasione della “Strafexpedition” (spedizione punitiva)
nel 1916 . . . ma loro erano senza le Matta . . .) a bordo della
loro AR51 ex Esercito fresca di restauro meccanico, nonché
i simpaticissimi Mirko, Laura e la piccola Gaia che sono arrivati
da Collecchio, sulle colline sopra Parma, con una AR 51 militare
in possesso della famiglia da tanti anni.
Ad essi si sono aggiunti gli equipaggi che possiamo considerare
lo “zoccolo duro” del Registro, ovvero il grande Carlo
Alessandri con Marisa, arrivati da Cesena con la loro Matta dotata
di impianto radio militare (ma riceve anche Radio Maria o solamente
Radio Birikina ?) e l’immancabile Armando Gottardo con papà
“Gioppo” ed il nipote Leonardo arrivati da Dolo, in
provincia di Venezia, come al solito a bordo della loro Matta ex
Esercito.
Degna di nota la partecipazione...lampo del solito meccanico matto
Mirio e della sua vittima Angela, partiti ad ore antelucane il sabato
mattina da Castel del Rio, sulle colline di Imola, dispersi lungo
le strade vicentine per colpa di un navigatore sballato (di nota
marca cinese) ed arrivati all’appuntamento con tre ore di
ritardo (abbiamo potuto ammirare l’ ultimo tratto di strada
percorso a tutto gas da Mirio per raggiungerci ed il pallore di
Angela all’ arrivo . . . .), i quali purtroppo sono dovuti
ripartire la sera stessa (meglio dire la notte tra sabato e domenica)
per rimediare ad un problema lavorativo sorto ad un collaboratore
di Mirio. Eroici e mitici, davvero.
Ringraziamo della partecipazione anche Mattia Chizzola, il quale
ci aveva chiesto una dispensa “papale” in quanto la
sua Matta accusava problemi di frizione, ma pur di non mancare all’
incontro ci aveva preventivamente domandato di potersi presentare
con una Jeep Willys a suo tempo in dotazione all’ Esercito
Italiano. Grazie al suo nome così legato alla storia dell’
Alfa Romeo (l’ Autodelta di Udine dei fratelli Chizzola, anni
sessanta…..squadra corse dell’ Alfa Romeo….) ed
alla sua anima indubbiamente Mattista, lo abbiamo ammesso al raduno
con cotal vettura extracomunitaria, ma così facendo egli
si è giocato l’ unico “bonus” concedibile.....
Autodelta o no, caro Mattia, il prossimo anno o c’è
la Matta o dovrai pagare una mangiata di prosciutto di San Daniele
a tutti! (uomo avvisato…non più dispensato!).
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La Matta in una sosta. |
Le Matta alla partenza in
Valle S. Felicita.
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Le Matta
schierate all'arrivo sabato mattina all'Albergpo Marcesina
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Laura, la piccola e simpatica
Gaia, Mirko il papà. E poi i Mattisti in erba Giacomo
e Alessandro (mica tanto in erba . . . !)
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Ancora i
Mattisti a pranzo a Malga Mandrielle
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Bellissima la Matta Polizia
di L. Diani
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Ancora Mirko Bertazzoni
. . . è meglio Laura !
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Franco cerca
di rompere la sua Matta AR52 appena restaurata. La sequenza
di foto è opera di Giacomo . . . futuro assicurato
come fotografo.
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Il raduno era previsto
nei giorni di sabato 20 e domenica 21 giugno, ma già
la sera del venerdì sono arrivati i primi partecipanti
a Romano d’ Ezzelino, dove hanno pernottato
in un comodo ed accogliente albergo. La mattina del
sabato le vetture sono partite incolonnate percorrendo
la strada statale della Valsugana fino a raggiungere
l’antica strada militare della Val delle Agnelle
per la quale è stato rilasciato un permesso
speciale di transito. Giunti sull’altipiano,
i partecipanti hanno brevemente sostato presso l’albergo
Marcesina per poi dirigersi lungo la strada sterrata
che porta alla cima delle Melette di Gallio Davanti
nei pressi del cippo commemorativo di un Tenente Medaglia
d’Oro al valor militare durante la prima Guerra
Mondiale.
In questa prima parte
del giro il maltempo ed una fastidiosa pioggerellina
hanno un po’ offuscato i panorami che si sarebbero
potuti vedere, in particolare la splendida veduta
dalla Cima della Meletta Davanti; le vetture hanno
quindi fatto dietro front ritornando verso Campomulo
non senza l’emozione di un impegnativo passaggio
in salita su fondo bagnato nei pressi del rifugio
Solaia sulle Melette. Al bivio di Campomulo si è
presa la strada verso l’Ortigara, ma la sosta
del pranzo presso la caratteristica Malga Mandrielle
ha aggiustato il disappunto per il maltempo: ottima
la spaghettata ben accompagnata poi da formaggi e
salumi locali, il tutto ovviamente innaffiato da abbondante
acqua . . . stranamente colorata di rosso . . . rigorosamente
tendente all’amaranto polizia!
Al termine del “frugale” (si fa per dire)
pasto, si è poi proseguito sempre su strade
sterrate tracciate originariamente dalle truppe italiane
che aspramente combatterono in quei luoghi passando
per Malga Fiara, Prà Campofilone con l’ex
cimitero di guerra, piazza delle Saline (un tempo
retroguardia delle prime linee italiane che correvano
poco più a Nord, con numerosi resti di baraccamenti
militari), Cima delle Saette, Malga Moline fino a
raggiungere Piazzale Lozze, dove sono state parcheggiate
le vetture per consentire ai partecipanti di percorrere
un breve tratto a piedi in salita fino a raggiungere
la Chiesetta del Lozze, il Rif. Cecchin (Medaglia
d’Oro al V.M.) ed il monumento ai caduti della
prima guerra mondiale posto sulla Cima del Monte Lozze:
bellissima la vista di tutta la zona di guerra del
Monte Ortigara (Sacro alla Patria) e dei luoghi limitrofi.

Ecco
chi si è guadagnato la cena salendo in cima
al Lozze !
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Sul piazzale dell'Albergo
Marcesina

La Malga Meletta Davanti

Piazzale Lozze ai
piedi dell'omonimo monte. vicino alla zona Sacra dell'Ortigara
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Al
rientro dalla facile escursione si è quindi ripreso
il tragitto in direzione dell’Albergo Marcesina
aggirando il Monte Frate, il Roccolo Cattagno e percorrendo
la Val Scura. All’Albergo si è consumata
la ricca cena dopo una rinfrancante doccia; al termine
la gradita proiezione di alcuni brani riguardanti le
prime avventure con le Matta, come Magia Verde, il Tour
de France del 1952, la spedizione al polo Nord, rivissute
attraverso lungometraggi, cinegiornali e filmati d’epoca.
Al termine della prima giornata il percorso da Romano
D’Ezzelino aveva totalizzato circa 125 km, dei
quali circa 50 su strade asfaltate ed il rimanente solo
su strade sterrate.
Il mattino della domenica, fatte le foto di rito con
tutte le vetture schierate nel grande piazzale dell’albergo,
nuovo giro questa volta su strade asfaltate in direzione
di Enego, con sosta nella bella cittadina per l’acquisto
di prodotti locali, poi prosecuzione su incredibili
strade nelle quali il tempo sembra essersi fermato,
verso le Scale di Primolano, Seren del Grappa, Bocchette
ed infine Cima Grappa per una breve escursione al monumento
in memoria di tutti i caduti della Grande Guerra, Italiani
ed Austriaci accomunati dalla stessa tragica sorte.
Giunta l’ora di pranzo, l’allegra e come
al solito affamata brigata di Mattisti si è recata
in località Bocchette presso l’albergo
Forcelletto per l’ultimo importantissimo appuntamento:
una magnifica mangiata a base di antipasti con affettati
misti, bigoli al sugo d’anitra, lasagne, gulasch
(era veramente la fine del mondo), porchetta, contorni
vari e . . . dolci altrettanto vari; il tutto seppellito
sempre da una strana acquetta stavolta completamente
trasparente . . . mah. . . !
Ora, almeno per quest’ ultimo aspetto, a qualcuno
degli assenti è venuta voglia di aggregarsi il
prossimo anno o no ?!
Infine, la discesa iniziata dalle Malghe nei pressi
del Forcelletto verso l’Osteria il Lepre, Ponte
San Lorenzo, prendendo quindi la strada Cadorna che
riportava nuovamente a valle, e l’arrivo a Romano
d’Ezzelino: anche durante la seconda giornata
il chilometraggio, stavolta quasi totalmente su strade
asfaltate a parte un breve tratto sul Grappa, ha totalizzato
circa 130 km. Questa volta quindi i km percorsi nelle
due bellissime giornate sono stati oltre 260.
Il raduno si è quindi concluso in Valle Santa
Felicita a Romano luogo della partenza (tanto per restare
in tema nei pressi della stazione ferroviaria a scartamento
ridotto con la quale i militari italiani rifornivano
tutto il fronte del Grappa attraverso le vicine teleferiche
che arrivavano in quota); agli abbracci ed ai saluti
tra i partecipanti ha fatto seguito la solenne promessa
di ritrovarsi tutti l’anno venturo con le nostre
ammiratissime ed amatissime Matta. Grazie a tutti. |

Cena
all'Albergo Marcesina

Le Matta
nei pressi del rifugio Forcelletto |
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Incantevole
paesaggio dall'albergo Marcesina |
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Mahh
. . . la cosa sembra grave . . . servirà un'operazione
a cuore aperto . . . |
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L'immancabile
Carlo e consorte |
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Sul
piazzale dell'Albergo Marcesina |
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Alla Malga
Mandrielle . . . |
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. . . dove
si fa il formaggio . . . |
Le
forme . . . in forma . . . ! |
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Il
Lato B . . . delle Matta |
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Un'altra bella
vista in Marcesina |
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Mirio
. . . quest'anno . . . tocata y fuga ! |
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Al Forcelletto
abbiamo mangiato abbondantemente bene . . . Carlo infatti si sta
dicendo . . . Ahhhh come sono satollo ! |
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Ancora una
bella vista delle Matta al Forcelletto |
Anno 2008
”Dal Rosa alle
Lavaredo”
Con la Matta in Valsesia
12-13 luglio
9° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
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12
e 13 luglio 2008 = Dal Rosa alle Lavaredo : raduno bagnato, raduno
fortunato!
Dopo tanti incontri svolti sempre col sole negli
anni passati, la nona edizione del nostro raduno è stata
infatti caratterizzata da un tempo molto bagnato, specialmente
durante il primo giorno, che ha fatto rapidamente dimenticare
a tutti il caldo patito in città nelle settimane precedenti
l’avventura a Varallo.
Ma la pioggia non ha per nulla rovinato la festa ai partecipanti,
anzi per alcuni versi ha contribuito a divertire maggiormente
i mattisti intervenuti, soprattutto nel percorrere la pista forestale
che unisce la Valsesia al biellese, attraverso il Parco Alta Valsessera
e l’Oasi Zegna, trasformata in una pista equatoriale con
grandi pozzanghere da guadare, mentre i più giovani trasportati
a bordo delle Matta chiedevano di accelerare per sollevare quanta
più acqua era possibile ed i padri invece, preoccupati
per il lavoro di ripulitura da effettuare una volta tornati a
casa, rallentavano inventando le scuse più ignobili.......!!!
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In
questa ambientazione climatica, abbiamo tutti ammirato la partecipazione….“eroica”
della coppia formata da Sergio Colla e Grazia giunti da Acqui
Terme, in provincia di Alessandria, i quali, pur non avendo
disponibile il telone della loro Matta e nonostante prima della
partenza le previsioni del tempo promettessero pioggia, hanno
voluto partecipare a tutti i costi, proteggendosi durante i
trasferimenti con un paio di ombrelli ed un teloncino che poteva
coprire appena lo specchietto ed il cruscotto della loro vettura!
Bravi e grazie, avete dimostrato a tutti quale è lo spirito
più vero del mattista DOC.
Il bello è che alla fine erano meno bagnati di altri
che pur avendo il telone montato giravano con gli sportelli
aperti……mah!
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Un
altro mattista da elogiare in quanto ormai avvezzo alle imprese…..chilometriche,
è Armando Gottardo, il quale a bordo della sua Matta si
è sciroppato tra andata, raduno e ritorno oltre 900 km,
tutti percorsi alla guida della sua AR 51, dimostrando ancora
una volta a tutti l’ affidabilità della cara vecchietta.
E nuovamente può testimoniare che la Matta non è
poi così scomoda come si vuol far credere! Chissà
se il prossimo anno sentiremo ancora qualcuno raccontare la favola
che non vuol partecipare per paura di restare a piedi o perché
le sospensioni sono rigide ……..... ma ci facci il
piacere, ci facci !!! |
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E poi come non ringraziare Claudio Giorgetti, arrivato da Milano
con la sua Matta beige, Sergio Boffo da Treviso, Giampiero Marcenaro
da Genova, Paolo Brambilla da Biella, Mirio Biagi da Castel del
Rio, sopra Imola, Carlo Alessandri da Cesena ed infine Diego Caudera
da Torino; tutti con alcuni familiari o amici al seguito.
Grazie a tutti, tra l’altro quest’anno abbiamo ottenuto
il record di presenze ai nostri raduni, cosa che speriamo sia di
buon auspicio per il prossimo. A tutti i mattisti partecipanti verrà
spedita la medaglia ricordo fusa in terra, come è consuetudine
fin dal nostro primo incontro avvenuto nel 1999 e che per un possessore
di Matta rappresenta un vanto di cui andare fiero. C’è
chi ha addirittura costruito un portamedaglie sul paraurti anteriore
della sua Matta, pur di esibirle tutte! Inoltre facciamo i complimenti
a tutti perchè ancora una volta le Matta hanno dimostrato
la loro efficienza: alcuni piccoli problemi sono stati facilmente
risolti, grazie anche all'immancabile maestria di Mirio che non
potrà mai mancare ai nostri incontri. L'efficienza delle
vecchiette è dovuta alla cura dei proprietari, ma anche alla
proverbiale robustezza di questa vettura: invitiamo ancora una volta
coloro non si fidino di fare più di 12,5 km con la loro matta
per venire ai nostri raduni: PARTECIPATE,
la matta è come l'appetito, VIENE MANGIANDO (in effetti con
noi si mangia, anche!): quindi più strada la MATTA FA, PIU'
NE FAREBBE !!!!! |
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Il
raduno è stato caratterizzato anche dalla presenza della
Matta AR 52 prototipo, la stessa
che nel 1952 seguì Fausto Coppi al
Tour de France. Dopo 56 anni ha nuovamente fatto una bella
sgroppata comportandosi benissimo, con gioia dei due soci possessori
nonché organizzatori del Registro, facendo felici anche
gli amici ciclisti che la domenica ci hanno passato le buste dell’
annullo speciale per proseguire il trasporto postale, come anche
gli amici Lancisti con il loro Presidente S. Rigamonti, ritratti
nella foto vicino alla storica Matta; sullo sfondo coperto dalle
nuvole il Monte Rosa. |
Altro
punto forte del nostro raduno: le abbondanti mangiate che fanno
parte… molto consistente della tradizione del nostro Registro
e che vengono attentamente vagliate in sede di organizzazione,
forse più della preparazione dei mezzi. Ottime le specialità
piemontesi che gli amici del posto ci hanno fatto conoscere,
come anche bellissimi sono stati i luoghi visitati e che meritano
sicuramente di ritornarci. Chi infatti ha visitato il bellissimo
complesso della Basilica del Sacro Monte ha potuto ammirare
qualcosa di veramente interessante, dall’ alto del colle
che sovrasta Varallo.
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Cordiale
e simpatica l’accoglienza che ci è stata riservata
da tutti, dagli albergatori ai ristoratori, in un clima di autentica
amicizia.
Infine vogliamo ringraziare Ettore Patriarca,
Valentino Morello e Stefano
Rigamonti, ovvero coloro che hanno messo a nostra disposizione
il loro tempo, la loro collaborazione, il loro altruismo e che
hanno avuto grande parte nel successo del nostro raduno. Naturalmente
i ringrazimenti alle persone vanno estesi anche alle rispettive
associazioni: Cai sezione Mosso,
Cai sezione Varallo, Valsesia
Lancia Club. Inoltre desideriamo ringraziare ovviamente
il Cai sez. Cadorina di Auronzo (Paola
de Filippo Roja ed il nuovo Presidente) ed il Gruppo
filatelici di Montagna con l'immancabile
Glauco Granatelli: senza il loro ausilio non avremmo potuto
conoscere tanti valenti nuovi amici e non avremmo potuto avere
l'occasione di venire in Valsesia ed organizzare questa nuova
avventura con la Matta: ricordiamo che in concomitanza con il
nostro raduno abbiamo svolto un trasporto
postale straordinario dal Rosa alle Lavaredo, con buste
che sono state timbrate nel più alto rifugio Europeo, la
Capanna Margherita sul Monte Rosa, e che sono poi state cosegnate
il giorno 24 luglio ad Auronzo con una "appendice" del
Raduno, in concomitanza dell'emissione dell'agognato francobollo
dedicato alle meravigliose e famosissime Tre Cime di Lavaredo.
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Mattista
in erba |
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Conciliabolo
prima della partenza fra mattisti in erba ! |
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Sullo sfondo l'ottimo albergo
Sacro Monte che ha ospitato i Mattisti.
I mattisti in erba continuano
il loro conciliabolo!
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Piccola pausa |
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Un tratto del
percorso lungo la strada forestale chiusa normalmente al traffico |
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Gli
amici del CAI di Mosso con il loro Presidente di Sezione e del
CAI di Varallo con Valentino Morello (giacca rossa) ed il Presidente
del Lancia Club Valsesia Stefano Rigamonti (con la giacca gialla). |
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Panorama da
Bocchetta Sessera, dopo tanta pioggia anche il sole! |
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Le Matta in
parata a Bocchetta Sessera |
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L'invidiabile
collezione di medaglie "Mattiste" dell'amico Carlo,
però . . . ne manca qualcuna ! Quella ovale non c'entra
col Registro Alfa Romeo Matta. Sullo sfondo la Matta Eroica dell'amico
Colla . . . a proposito, come vanno i reumatismi tuoi e della
compagna di viaggio ?! Abbiamo sentito i tuoi scricchiolii alle
giunture fin oltre Busto Arsizio ! |
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Dal Pranzo . . . Alla Cena . .
. !!! |
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24 luglio
"L'appendice"
ad Auronzo di Cadore
con la consegna della
posta
Il giorno 24 luglio abbiamo
provveduto a consegnare i sacchi contenenti la posta all'ufficio Postale
Distaccato ad Auronzo di Cadore.
Una parte proveniva dal
Monte Rosa ed una parte invece proveniva da Tolmezzo e da altri luoghi,
dove nella settimana precedente
altri gruppi avevano
fatto da staffetta trasportando la posta. Tutto ciò per festeggiare
un evento filatelico straodirnario
l'emissione del francobollo
dedicato alle Tre Cime di Lavaredo, tanto voluto dal CAI, dal GFM e
da tutte le associazioni
che amano la montagna
ed Auronzo in particolare. Otto anni ci sono voluti dalla prima richiesta
alle Poste Italiane
molte occasioni sono
state perse, ma questa è stata la volta buona.
Ed il Registro Alfa Romeo
Matta era lì, presente come sempre all'appello, con i suoi Mattisti
che un piccolo capitolo
nella storia postale
italiana, dopo le imprese negli anni '50, se lo sono scritto.
Grazie a Mattia Chizzola,
che si è sorbito anche lui un buon chilometraggio con la sua
Matta Speed (faremo un controllo sul quel motore,
un giorno, ed allora
scopriremo gli altarini !!!) senza il quale l'appendice della parte
friulana non sarebbe stato possibile.
E' stata una ottima occasione
per rivederesi, la giornata è stata bellissima. Arrivederci a
presto.
A TUTTI I MATTISTI ARRIVEDERCI
AL PROSSIMO RADUNO DEL 2009 !!
Nei passati raduni, come
dono a ricordo della manifestazione abbiamo
regalato agli autisti
partecipanti una medaglia in bronzo fusa in terra da un valente artigiano.
Ne sono rimaste pochissime,
chi ne volesse acquistare
una può richiederla inviando una mail all'indirizzo del Registro.
Anno 2007
”Con la Matta
in Trentino”
14-15 luglio
8 ° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
Con
la Matta in Trentino: un altro raduno del nostro Registro che
verrà ricordato dai partecipanti per la bellezza dei luoghi
attraversati in due giornate rese gradevoli da un clima ottimale,
grazie al quale abbiamo potuto ammirare panorami incantevoli,
ed allietate dalla simpatia dei presenti e dalle abbondanti libagioni
spazzolate nei vari rifugi raggiunti!
Un caloroso, sentito, profondo ringraziamento da parte di tutti
noi va indirizzato all’amico Fulvio Bonafini, ottimo condottiero
della piccola pattuglia di Mattisti, che con grande altruismo
e perfetta organizzazione ci ha fatto percorrere in lungo ed in
largo le strade sterrate attorno a Campo Carlo Magno e Madonna
di Campiglio, in un continuo crescendo di varietà di percorsi
fino all’ ultima, lunga salita al rifugio Viviani Pradalago
a quota 2.082 metri, per raggiungere il quale abbiamo dovuto inserire
la marce ridotte, con grande gioia delle nostre Matta finalmente
impegnate sul terreno a loro più gradito! Bravo Fulvio,
ti aspettiamo il prossimo anno su una delle tue Matta!
Un particolare riconoscimento va rivolto anche a Claudio e Matteo
Giorgetti, titolari della Afra, che a bordo della loro perfetta
AR 51 color beige hanno raggiunto il punto di incontro del raduno
partendo da Milano e percorrendo oltre 240 km all’andata
ed altrettanti al ritorno, tra autostrada e strade statali. Un’ulteriore
dimostrazione dell’affidabilità della Matta per tutti
quelli scettici che rinunciano a partecipare ai raduni temendo
di affrontare lunghi trasferimenti su strada con la propria camionetta,
oltre che una conferma della grande passione che Claudio e Matteo
hanno per l’Alfa Romeo in generale e per la Matta in particolare.
Bravissimi anche l’amico Giorgio Cesari e sua moglie, che
hanno partecipato al raduno con la loro ottima Matta ex Polizia
partendo da Fabriano, in provincia di Ancona e che dunque sono
risultati essere l’equipaggio giunto da più lontano.
Bravi e grazie di essere stati con noi anche all’amico Sergio
Boffo, giunto dalla provincia di Treviso assieme ai due suoi due
terribili pargoletti, Carlo Alessandri e signora da Cesena, Mirio
Biagi il meccanico di Castel del Rio, quest’anno stranamente
col telone sempre montato (Mirio, tu e Angela quest’anno
avevate freddo?).
Un ringraziamento particolare per la sua partecipazione lo rivolgiamo
anche a Claudio Montagni, per questa volta soprannominato il “poliziotto
appiedato”, che ha comunque voluto essere con noi nonostante
la Matta color amaranto dell’Autocentro della Polizia di
Milano non fosse ancora pronta. Claudio e signora sono stati scarrozzati
da Enrico sulla sua AR 52 che stranamente non voleva andare bene
dopo un pieno di gasolio! Ma tu guarda che pretese hanno queste
Matta! Uno non può mettere appena 30-40 litri di gasolio
su una vettura che va a benzina e subito questa si mette a tossire
e, seppur male, comunque si muove lo stesso quasi come le altre
Matta! Che roba! Ma si può costruire una vettura così
mal fatta? Meglio una Campagnola…..diesel!
Il raduno ci ha anche consentito di ammirare alcune delle vetture
iscritte al rally Stella Alpina, con una gradita sorpresa per
noi, in quanto al seguito del rally era stata messa come vettura
di soccorso la bella e rarissima Matta ambulanza tutt’ora
in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Prato, la
stessa descritta sul nostro libro a pag. 45. Durante la cena coi
piloti del rally al sabato sera, abbiamo preso contatto con l’equipaggio
dell’ ambulanza per vedere se nei prossimi nostri incontri
sarà possibile avere con noi questa vettura speciale. Sarebbe
stupendo organizzare un raduno di sole Matta con tanto di AR 51
ambulanza al seguito!
Gradita a tutti è stata infine anche la proiezione di filmati
originali degli anni cinquanta, come alcuni brani del film “Magia
Verde”, “Continente Perduto”, spedizione Lualdi
al Polo Nord, Tour de France del 1952 ed altri., tutti aventi
come protagoniste alcune Matta nuove di zecca.
Di seguito alcune foto del raduno.
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Le
vetture in alcune immagini al momento del ritrovo presso
Campo Carlo Magno. |
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"L'intrusa"
Hotckiss di Fulvio Bonafini, in attesa del restauro delle
sue Matta, ha svolto egregiamente il suo dovere di vettura
battistrada. |
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Claudio e Laura
. . . che dire . . . la simpatia traspare da ogni poro! A fianco
Franco in stile fantozzi con il Dr. Giorgietti: che stiano ammirando
una bianchina ??
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Auto
D'Epoca 2006
Padova 27 -
29 ottobre
In
occasione della più importante mostra nazionale abbiamo
esposto la Matta Ar 52 telaio *50003* fresca di restauro. Lo spazio
ci è stato riservato ed offerto dagli amici dell'AlfaSpecial
Team. E' la terza partecipazione a mostre ed eventi da parte del
Registro. Sicuramente per l'importanza della vettura esposta,
questa è stata la partecipazione più significativa.
Ringraziamo ovviamente chi è venuto a salutarci, di seguito
troverete alcune immagini del nostro spazio. |
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Anno 2006
”Con la Matta verso Bergamo”
7° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
L'incontro del
2006 del nostro Registro si è svolto nei giorni 24 e 25
giugno, con un bel giro sui monti tra Brescia e Bergamo. Punto
di partenza è stato Gardone Riviera, sulle splendide rive
del Lago di Garda, presso il Vittoriale, la sontuosa residenza
di Gabriele D'Annunzio che oggi è un museo a lui dedicato.
Qui inoltre era ubicata la postazione di partenza dell'annullo
postale, curato dal GFM e dagli amici del CAI di Auronzo di Cadore,
che ormai tradizionalmente viene abbinato ai nostri incontri.
L'annullo commemorava il celebre alpinista ed aviatore Antonio
Locatelli, che tra le tante imprese da lui compiute partecipò,
assieme a D'Annunzio, anche al famoso volo su Vienna.
Lasciato il Vittoriale, abbiamo percorso strade e stradine secondarie
ma molto panoramiche lungo la Val Sabbia e la Val Trompia, in
direzione del Lago d'Iseo, per poi affrontare le salite del Passo
della Presolana e terminare la giornata di sabato a Bergamo per
il pernottamento. Lungo il tragitto, intorno alle ore 13 abbiamo
anche dovuto affrontare il primo grosso sacrificio ..... davanti
alla tavola imbandita di un accogliente ristorante sperduto nel
mezzo dei boschi. Alla fine, la prova ci ha visto tutti soddisfatti
vincitori, con qualcuno che aveva anche tentato di togliere il
cibo ai bambini, perché "sennò crescono troppo
in fretta!" Il percorso del primo giorno ci ha fatto percorrere
circa 200 km di strada ed ha offerto ai piloti la possibilità
di sviluppare abbondantemente i muscoli delle braccia per girare
lo sterzo su qualche centinaio di curve (non ringraziateci, uno
degli scopi della nostra associazione è infatti anche quello
di migliorare la vostra forma fisica!).
La sera abbiamo festeggiato assieme agli amici del Cai di Bergamo,
accolti nella grande sede della più importante sezione
italiana del Club Alpino, dove abbiamo affrontato e superato la
seconda prova mangereccia. I responsabili del Cai hanno anche
gentilmente offerto omaggi e ricordi a tutti i partecipanti. Il
mattino seguente ci siamo di nuovo messi in movimento questa volta
in direzione opposta, verso Brescia ed il Lago di Garda, su un
percorso quasi del tutto pianeggiante, lungo il quale siamo stati
costretti nuovamente a fermarci per superare anche la terza prova
del cuoco, peraltro superata brillantemente anch'essa (tanto ormai
siamo allenati ... ), al termine della quale abbiamo quindi proseguito
fino a Gardone Riviera per poi prendere la direzione di casa.
Vogliamo rivolgere un sentito e caloroso ringraziamento agli amici
dell' Autocentro della Polizia di Milano, Claudio Montagni e Fabrizio
Buccini, i quali hanno voluto caparbiamente partecipare alla nostra
manifestazione pur non avendo disponibile la loro bellissima Matta
utilizzata nei nostri precedenti incontri. Claudio e Fabrizio,
a bordo di una datata ma arzilla Alfa 75, ci hanno scortato nei
due giorni del raduno facendo da apripista, a volte fermando il
traffico con paletta e sirena come se stessero passando i partecipanti
della Mille Miglia Storica, consentendoci di mantenere il gruppo
sempre unito senza pericoli. Un grazie di cuore da tutti noi,
per la disponibilità e l'altruismo dimostrati, con la speranza
che il prossimo anno tornino a partecipare sulla loro Matta rosso
amaranto.
Ringraziamo anche gli amici Claudio Giorgetti e figlio, della
Afra di Milano, che hanno partecipato con entusiasmo al nostro
incontro con la loro bella Matta beige; ringraziamo Mirio Biagi,
il supermeccanico di Castel del Rio che ci accompagna sempre con
la sua vettura mai restaurata (il ciabattino ha sempre le scarpe
rotte!) ma che non si ferma mai, alla quale mette il telone solo
se proprio piove; Sergio Boffo che arriva dalla provincia di Treviso
assieme ai suoi due simpacicissimi bambini; e poi Armando Gottardo,
i "Gioppi", i filatelici, i montani e tutti i quelli
che ci hanno seguito.
Dobbiamo però segnalare che quest'anno i partecipanti sono
stati purtroppo veramente pochi. Qualcuno ci ha confidato di non
aver partecipato in quanto preoccupato da una presunta inaffidabilità
della Matta, o per la sua scomodità o per i consumi, o
ancora per la distanza da coprire per andare al raduno e ritorno.
Possiamo tranquillizzare tutti, abbiamo ormai raccolto sufficiente
esperienza e conoscenza in tanti anni di attaccamento a questa
"vecchietta" per affermare che la Matta, tutte le Matta,
anche la vostra, sono in grado di percorrere centinaia di chilometri
senza problemi, con consumi certo superiori alle vetture moderne
ma non così drammatici come qualcuno sostiene. In quanto
alla scomodità . . . beh . . . abbiamo viaggiato su diverse
vetture fuoristrada anche più moderne e . . . la Matta
è tuttora migliore di molte di esse, senza tema di smentita.
Provare per credere. In quanto alla distanza dei raduni, abbiamo
davanti l'esempio di Armando Gottardo, che abita a Dolo in provincia
di Venezia. Ebbene, lui ha partecipato a tutti i nostri raduni
con la sua Matta acquistata già da alcuni anni sulla quale
non ha mai effettuato alcun restauro, solo il cambio di olio e
filtri. Armando ogni volta parte da casa e si reca ai raduni con
la vettura in marcia, partecipa al giro e poi rientra tranquillamente.
Conosciamo possessori di Matta che da Cuneo sono andati per anni
in vacanza in Puglia con la loro camionetta che trainava la roulotte,
chi è andato in Grecia ed in Turchia, chi usa la Matta
quotidianamente per lavoro, senza problemi di sorta. Finora solo
uno dei tanti nostri amici ha avuto la sfortuna di fermarsi in
un raduno per un guasto al motore, però la colpa non è
stata sua o della Matta, ma di un meccanico inaffidabile che non
aveva fatto un buon lavoro.
Pertanto, la prossima voltra partecipate numerosi. La Matta è
una creatura viva, sente se il suo proprietario le dà fiducia
e lo ricambia. Mettevi al volante e chiedetele di portarvi dove
volete: ci arriverete!
E mandateci le vostre impressioni, suggerimenti e consigli per
i prossimi appuntamenti, indicandoci i luoghi dove preferireste
andare e le date che ritenete più interessanti per voi.
Terremo in considerazione ogni suggerimento e cercheremo di metterlo
in pratica al prossimo raduno. Grazie.
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Foto
di gruppo prima della partenza sul piazzale antistante il
Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. |
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I nostri amici dell'Autocentro
della Polizia di Milano non potevano mancare anche se la
Matta era momentaneamente "dal Dottore"!
Claudio Montagni
Fabrizio Buccini |
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Mirio: il nostro . . .
Vate . . . meccanico.
Notare l'immancabile telone
. . . riposto accuratamente all'interno della Matta! |
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La colonna di Matta con in
primo piano la AR51 dell'amico dr. Giorgetti. |
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Finalmente stavolta anche
la moglie. Franco con Mirta; in secondo piano la "Gioppa"
moglie del "Gioppo" (che in questa foto non compare). |
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Le Matta schierate all'arrivo
al ristorante. |
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Foto delle Matta schierate
sul Passo della Presolana. |
ED ALTRO
ANCORA . . . ! ! ! ! ! !
UN POCO ALLA VOLTA . . .
! ! ! ! ! ! ! |
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Automotostorica 2005
Caorle 1 - 2 ottobre
In
occasione della mostra scambio di Caorle abbiamo esposto due vetture
nello spazio riservatoci all'interno del padiglione coperto. Dopo
la partecipazione l'anno scorso alla mostra Auto d'Epoca diPadova
ospitati dall'AlfaspecialTeam, è la seconda volta che partecipiamo
come club ad un evento così importante. Ringraziamo chi
è venuto a salutarci, di seguito troverete alcune immagini
del nostro spazio. |
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ANNO
2005
”DAI MONTI AL
MARE”
6° Raduno Registro Alfa Romeo Matta
Gemellaggio con il Rgt.
Piemonte Cavalleria (2°).
Abbiamo svolto anche il sesto raduno del registro. Mai
come in questa occasione gli assenti hanno avuto torto! Sicuramente
per chi ha partecipato a tutte le precedenti nostre iniziative, questa
rimarrà tra i ricordi più belli. Per chi giungeva dalle
località più lontane era stata prevista una tappa intermedia
a Udine, grazie alla cortese collaborazione dell'amico Mattia Chizzola,
il quale ha messo a disposizione i locali, ancora carichi di fascino,
della celebre Autodelta, il reparto corse dell’Alfa Romeo fondato
dal padre, dallo zio e dall’ing. Carlo Chiti nei primi anni sessanta.
Da qui uscivano prima le TZ, poi le GTA, vetture che hanno lasciato
ricordi indelebili negli appassionati dell’Alfa.
La manifestazione è stata un pieno successo, grazie alla splendida
accoglienza del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) di stanza a
Villa Opicina (TS), presso il quale siamo stati accolti con grandi onori
e cortesia dal Comandante Col. G. Tarquini e dal Maresciallo Cazzetta.
Le nostre vetture, affiancate da soldati a cavallo in uniformi d’epoca,
sono state schierate sul piazzale d’ingresso della caserma per
le foto di rito e per la celebrazione del gemellaggio fra il nostro
Registro ed il Reggimento.
Per alcune di esse, quelle che originariamente vennero destinate al
Ministero della Difesa, questa occasione è stata un vero e proprio
“rientro in servizio”, in quanto il Reggimento ne ebbe parecchie
in uso.
Dopo l’aperitivo nel Circolo Ufficiali è stata molto apprezzata
la visione di un filmato di circa 30 minuti con immagini d'epoca tratte
dai Cinegiornali e dai lungometraggi del tempo, che ritraevano la Matta
nelle sue "imprese" agli inizi degli anni 50; successivamente,
dopo il pranzo nella mensa militare, ci siamo messi in viaggio per il
trasferimento a Tolmino, in Slovenia, dove abbiamo raccolto la Posta
trasportatata fin là da un gruppo di podisti prima e da un gruppo
di bikers appassionati di MTB, poi. Come detto nella lettera di invito,
in questa occasione noi facevamo parte di una grande staffetta postale
intitolata “dai monti al mare”,
Da Tolmino abbiamo iniziato il nostro viaggio sloveno di circa 80 km
attraversando paesaggi incantevoli, immersi in boschi secolari per decine
di chilometri, su strade sterrate ma perfettamente tenute e per nulla
polverose grazie alla pioggia caduta il giorno precedente. Anche il
tempo meteorologico infatti ci ha aiutato nella perfetta riuscita del
raduno. Guidare la propria Matta completamente scoperta, con una temperatura
gradevolissima in una giornata piena di sole, dapprima lungo la valle
dell’Isonzo e poi sui monti sloveni, in mezzo ad abetaie sterminate,
a faggi verdi e ad ogni varietà arborea con i profumi del bosco
a coprire anche l'odore dello scarico della Matta è stata una
esperienza veramente indimenticabile. Il bellissimo itinerario del nostro
viaggio ci è stato indicato dagli amici del CAI di Muggia ai
quali vogliamo rinnovare il nostro più sentito e sincero ringraziamento.
La serata del sabato è trascorsa in riva al mare a Muggia, davanti
al golfo di Trieste, con una cena di pesce apprezzata da tutti.
La domenica mattina, breve trasferimento al molo Audace di Trieste per
la consegna alle barche a vela storiche della posta che avevamo raccolto
in Slovenia, quindi rinfresco sul molo di Muggia e nuovo giro in fuoristrada
leggero nei dintorni di Trieste scortati dal Comandante Tarquini e dal
Maresciallo Cazzetta, su strade accessibili solo grazie alla cortesia
e disponibilità del Piemonte Cavalleria, quindi rientro in caserma
per il pranzo e partenza per le rispettive abitazioni.
Abbiamo ancora nelle orecchie la domanda fatta da qualcuno: “ma
perché ne fate solo uno all’anno?”.
....vi faccio i complimenti
per l'organizzazione
dell'ultimo raduno, posti favolosi e ottimi compagni di viaggio......speriamo
di rivederci presto e di non aspettare la prossima manifestazione, sperando
di essere ancora vostri ospiti...un abbraccio a presto...W LA MATTA.............E
I SUOI MATTISTI (Claudio Montagni).
Franco ed Enrico, ringraziano
. . . !
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Sopra: Il plotone che ha
accolto le Matta presso la Caserma Brunner a Villa Opicina, sede
del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°), comandato dal Col.
Gesildo Tarquini (secondo da destra). In primo piano a destra
con il vestito bianco il Presidente della Provincia di trieste
Scoccimarro.
Sotto: foto di gruppo all'interno della
Caserma |
Qui sopra un militare in uniforme d'epoca
ci ha accolto al nostro arrivo assieme alla piccola . . . mascotte
del reggimento . . . in tono anch'essa!
Sotto: l'Ufficio Postale distaccato dove
veniva annullata la posta in partenza; ringraziamo Carlo per l'aiuto
"pro annullo". |
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Le Matta in uno dei
pochi tratti di strada asfaltata percorsi durante il trasporto postale
da Tolmino a Muggia nel pomeriggio del 2 luglio. |
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Uno splendido scorcio dell'Isonzo
(Soca) lungo il tragitto da Nova Gorica a Tolmin. |
I partecipanti
in gruppo al molo Audace di fronte a Piazza dell'Unità a
Trieste. Al centro il Colonnello G. Tarquini, a sinistra il 1°
Maresciallo G. Cazzetta. |
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Le vetture schierate,
in primo piano la Land Rover dell'Esercito Italiano che ci ha scortato
nella giornata di Domenica. |
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La barca d'epoca che ha trasportato
la posta, dopo la consegna, in partenza dal molo audace. |
La Matta dell'Autocentro della Polizia di
Milano. |
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Sopra: uno scorcio dello
splendido panorama da Monte Grisa.
Sotto: l'arrivo presso il parcheggio del
Santuario Mariano sulla vetta del Monte Grisa. |
Sopra: le Matta al molo de le Piere a
Muggia, presso la Sala Giorgini del Circolo della Vela, sede della
mostra Filatelica.
Sotto: il porticciolo di Muggia in attesa
dell'arrivo delle barche d'epoca. |
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A sinistra la consegna della
medaglia a Glauco, il "braccio Filatelico del registro";
a destra Luciano Comelli. |
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ANNO
2004: "CON LA MATTA PER CANTU'".
5°
Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

Sopra a Sinistra:
foto di gruppo presso la sede del CAI Sci Club
Cantù durante la manifestazione ed il raduno svoltosi nel 2004
"Con la Matta per Cantù". Dopo la consegna della Posta
in arrivo da Auronzo di Cadore (BL) e trasportata dalla Matta AR 51
*01602* della Questura di Milano pilotata dall'amico Montagni, la colonna
di Matta ha proseguito guidata da Cesare Spinardi con la sua Campagnola
verso il Monte Bugone ed il relativo Rifugio alpino per poi rientrare
in serata a Como.
Sopra a Destra:
raggruppamento delle vetture all'entrata in Como per raggiungere la
sede del CAI Sci Club Cantù dove si è svolta la piccola
cerimonia della consegna del sacchetto
postale con i dispacci.
Sotto a Sinistra:
foto con tutti i partecipanti durante la sosta al rifugio Binate
dove siamo stati accolti nel migliore dei modi dai gestori.
Sotto a Destra: l'immancabile
dispaccio postale speciale con i due annulli postali preparati dal Gruppo
Filatelici di Montagna e trasportati dalle nostre Matte; la
partenza ha avuto luogo ad Auronzo di Cadore presso la Sede della locale
Sezione CAI il giorno 2 luglio e l'arrivo a Cantù è avvenuto
il giorno successivo.
 
ANNO
2003: LA MATTA SUGLI APPENNINI.
4°
Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
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Foto di
gruppo nel 2003 per il raduno "La Matta sugli Appennini"
in occasione del Campionato Europeo di Trial Fuoristrada svoltosi
a Palagano. In primo piano la Matta AR 51 telaio *50001*, ed in
secondo piano la Matta AR 52 telaio *50003*. La foto è
stata scattata presso la tenuta del Dr. Edo Ansaloni a San Lazzaro
di Savena, dove siamo stati ospitati in occasione del raduno per
la concentrazione, il pranzo, la visita al famoso Museo della
Libertà e successivamente luogo di partenza verso Palagano. |
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Sopra e sotto:
due immagini delle Matta raggruppate nella tenuta di Edo Ansaloni
a San Lazzaro di Savena. In alto in primo piano la AR 51 "Macchina
del Vento". In basso la seconda da sinistra è il prototipo
AR 51 telaio *50001*. |
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2002: ANNO INTERNAZIONALE DELLE MONTAGNE:
"DAL
MONVISO ALLE LAVAREDO"
"DAL TRIGLAV ALLE LAVAREDO".
3°
Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
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Le Matta a Tirano. |
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Il passaggio sul mitico Passo del Mortirolo. |
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Mirio e . . . |
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Splendida immagine della Matta
di Franco sotto il Monviso. |
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ANNO
2000: CIBIANA DI CADORE:
"LA
MATTA NELLE DOLOMITI".
2°
Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
L'INIZIO!
ANNO
1999: "DAL TITANO ALLE LAVAREDO".
1°
Raduno Registro Alfa Romeo Matta.
7 agosto 1999:
dopo la partenza da San marino le Matta arrivano in Piazza Barche
a Venezia Mestre. |
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8 agosto 1999: le Matta schierate
sul Lago di Misurina, sullo sfondo lle Tre Cime di Lavaredo. |
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8 agosto 1999: all'arrivo,
le Matta schierate al Rifugio Auronzo alle Tre Cime. |
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