In questa sezione troverete una raccolta delle immagini più significative dei raduni degli anni scorsi, ed inoltre alcune immagini dell'ultimo raduno; buona visione.
 

 

 

 


I nostri Raduni . . .

la nostra Storia . . .

Anno 1999

Dal Titano alle Lavaredo

Dalla Repubblica di San Marino alle Tre Cime di Lavaredo, via Rimini, Ravenna. Adria,Mestre

386 km percorsi

3 giorni

Anno 2001

La Matta nelle Dolomiti

da Auronzo di Cadore a Cibiana fino al Rifugio sul Monte Rite

45 km percorsi

1 giorno

Anno 2002

Anno Internazionale delle Montagne

Dal Monviso alle Lavaredo

Dal Triglav alle Lavaredo

I Tappa: Pian del Re-Asti-Como-Sondrio-Grosio-Trento-Borgo Valsugana-Bassano del Grappa-Dolo-Mestre-Auronzo di Cadore-Misurina-Tre cime di Lavaredo

II Tappa: Tarvisio-Triglav-Valle Isonzo-Gorizia-Cimolais-Longarone-Auronzo-Misurina

I Tappa: 900 km percorsi

5 giorni

II Tappa: 450 km percorsi

4 giorni

Anno 2003

Con la Matta sugli Appennini

Bologna-Vignola-Riolunato-Sestola-Palagano-Pavullo-Modena-Bologna

250 km percorsi

2 giorni

Anno 2004

Con la Matta per Cantù

Prologo ad Auronzo di Cadore; Como-salita al rifugio Bugone-Como

304 + 60 km percorsi

2 giorni

Anno 2005

Dai Monti al Mare

Gemellaggio 2° rgt. Piemonte Cavalleria

Trieste - Gorizia - Tolmino (Slovenia) - Selva di Tarnova - Valle dell'Isonzo - Muggia - Trieste

230 km percorsi

2 giorni

Anno 2006

Con la Matta verso Bergamo

Gardone Riviera (Vittoriale) - Val Trompia - Passo della Presolana - Bergamo - Brescia - Gardone

250 km percorsi

2 giorni

Anno 2007

Con la Matta in Trentino

Madonna di Campiglio e dintorni

100 km percorsi

2 giorni

Anno 2008

Dal Monte Rosa alle Lavaredo

Varallo Sesia - Parco Alta Val Sessera - Oasi Zegna - Varallo

60 km percorsi

2 giorni

Anno 2009

Con la Matta sul Grappa

Romano d'Ezzelino - Valsugana - Marcesina - Melette di Gallio - Asiago - Enego - Primolano - Seren del Grappa - Cima Grappa - Bassano del Grappa

260 km percorsi

2 giorni

Anno 2010

Con la Matta in Casentino

Vicchio - Pratomagno - Poppi - La Verna - Badia Prataglia - Camaldoli - Passo La Colla - Dicomano - Vicchio

180 km percorsi

2 giorni

Anno 2011 1° raduno

Con la Matta in Val di Taro

Collecchio - Felino - Borgotaro - Compiano - Monte Penna - Compiano

150 km percorsi

2 giorni

Anno 2011 2° raduno

Con la Matta al Palmieri Ritorno al Passato

Cortina d'Ampezzo - Rif. Palmieri Croda da Lago - Cortina - Passo Tre Croci - Misurina - Rifugio Auronzo Tre Cime di Lavaredo - Cortina

70 km percorsi

2 giorni

Anno 2012

Con la Matta sul Cimone

Fanano - Piancavallaro - Lago della Ninfa - Monte Cimone - Fanano - Passo Croce Arcana - Taburri - Fanano

100 km percorsi

2 giorni

Anno 2013

Con la Matta sui tre confini sulle tracce di Julius Kugi

Camporosso - Monte Forno - Tre Confini - Kraniska Gora - Passo Vrsic / Triglav - Valle Isonzo - Cave del Predil - Laghi Fusine - Monte Lussari - Altopiano del Montasio

140 km percorsi

2 giorni

Anno 2014

Con la Matta sulla Strada degli Eroi

Schio - Valli del Pasubio - Passo Pian delle Fugazze - Strada degli eroi - Rifugio A. Papa - Rovereto - Altopiano di Lavarone - Passo Vezzena - Monte Verena - Rotzo - Pedescala - Schio

160 km percorsi

2 giorni

Anno 2015

Con la Matta ad Assisi sulle orme del Prototipo

Foligno - Spello - Monte Subasio - Assisi - Bevagna - Foligno - Val Nerina - Cascate delle Marmore - Spoleto

180 km percorsi

3 giorni

Anno 2016

Con la Matta in Valtellina

Bormio

100 km percorsi

2 giorni

Anno 2017

Con la Matta A Venezia

Venezia - Abano Terme - Colli Euganei

300 km percorsi circa

3 giorni

Anno 2018 1° raduno

Con la alle marmitte dei giganti

Clusone e dintorni

160 km percorsi circa

2 giorni

Anno 2018 2° raduno

Con la Matta sul Serio

Crema - tenuta Bonzi

60 km percorsi circa

2 giorni

Anno 2019 raduno

Con la Matta nella Motor Valley

Bologna e Dintorni - Museo Lamborghini
 

Anno 2021 raduno

   

Anno 2022 1° raduno

Con la Matta ad Oropa

Con la Matta ad Oropa
 

Anno 2022 2° raduno

Con la Matta sulla strada delle Malghe ad Asiago

Strada delle Malghe - Asiago - Monte Verena
 

 


 

CON LA MATTA SULLA STRADA DELLE MALGHE AD ASIAGO

 

 

 

 

 

 

 

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CON LA MATTA AD OROPA

 

Due giorni e mezzo sulle montagne piemontesi: questo è stato il programma del 26° raduno del Registro Alfa Romeo Matta, affiliato al RIAR. Tutto è iniziato alcuni mesi fa ad Arese, al Museo dell’ Alfa Romeo, con la proposta fatta da Lorenzo Ardizio, Direttore del Museo, di accompagnare i soci nelle sue zone natie per svolgere un raduno riservato alle Matta sulle montagne sopra Biella, per una passeggiata automobilistica tra i santuari della zona, con epicentro Oropa, il Santuario Mariano dedicato alla Madonna Nera, situato una dozzina di chilometri a nord della città di Biella, a 1.159 metri di altitudine, in un anfiteatro naturale di montagne che circondano la sottostante città e fanno parte delle Alpi Biellesi.

Dopo un inizio di settimana caratterizzato dal maltempo, che aveva fatto preoccupare gli organizzatori, nel fine settimana del 11-12 giugno i “mattisti” si sono dunque ritrovati ad Oropa, dove hanno trascorso due giornate con un cielo completamente sgombro da nuvole, una temperatura gradevolissima e un sole splendente. La mattina del sabato, con un breve trasferimento su una strada asfaltata immersa nei boschi, sempre ad altitudine costante tra gli 800 ed i 1000 metri, le vetture hanno raggiunto il Santuario di Graglia, sorto nel 1615 sotto la maestosa cima del monte Mombarone, quasi al confine con la Valle d’ Aosta.

Una pausa caffè/cappuccino/cornetto, le foto ricordo di rito e la visita al Santuario hanno tenuto occupati per un’oretta i componenti la comitiva, prima del ritorno ad Oropa dove sono stati raggiunti dall’equipaggio di un’altra Matta storica, quella della famiglia Giorgetti, che dal 1973 presta loro un instancabile servizio come veicolo tuttofare, durante la nevicata del 1986 fu adibito a spazzaneve, oltre ad aver partecipato con successo ad un’ edizione della Mille Miglia storica di qualche anno fa.

Oltrepassato il Santuario di Oropa, la colonna di AR 51 e AR 52 si è inerpicata sulla strada panoramica che sale fino alla galleria Rosazza, scavata nel 1897, oltre la quale il tracciato è interrotto da una frana. Lasciate sul posto le auto ed attraversata a piedi la galleria, la comitiva ha rapidamente raggiunto l’Antica Locanda per il pranzo a base delle specialità locali, allestito su una terrazza dalla quale si godeva un panorama di rara bellezza. Nel pomeriggio, gli equipaggi hanno ridisceso la strada per ritornare ad Oropa, per la prevista visita guidata alla chiesa ed al museo.

La cena in uno dei ristoranti interni al Santuario e la serata in amabile conversazione mattistica hanno concluso la prima giornata del raduno con pernottamento nello stesso, suggestivo, silenzioso e fiocamente illuminato.

Il mattino successivo, il programma prevedeva il ritorno in pianura a Cossato, da dove poi le avventurose camionette si sono spostate per una ventina di chilometri fino al terzo dei santuari previsti nel programma, (12 sono i santuari delle 5 valli), quello di Novareia, più piccolo dei precedenti ma enormemente ricco di fascino, col suo porticato, il giardino boscoso e la sorgente di acqua freschissima. Una breve escursione fino alla vicina centrale elettrica del Piancone, nata per alimentare le numerose fabbriche produttrici dei raffinati tessuti tipici della zona.

 


 

 

 

 

 

Raduno Motor Valley

14 15 SETTEMBRE 2019

programma raduno

1999 - 2019 : vent' anni di raduni ...Matti! Era infatti il 1999 quando venne organizzato il primo raduno riservato alle Matta, abbinato ad un annullo postale e relativo trasporto speciale “dal Titano alle Lavaredo”, titolo che illustrava chiaramente quale sarebbe stato il viaggio da compiere a bordo delle AR 51 e AR 52 del Registro Alfa Romeo Matta. All' epoca solo quattro vetture parteciparono alla gita, alle quali si aggiunse la AR 51 di un collezionista tedesco che si aggregò agli altri facendosi trovare sulle rive del lago di Misurina, a pochi passi dal traguardo.
Abbinando a quella ricorrenza i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario del Club Nazionale Fuoristrada, fondato nel 1969 da un gruppo di imprenditori bolognesi ( tra i quali spiccano nomi illustri nel campo automobilistico come Edo Ansaloni, Mario Righini, Mario Zodiaco, Cesare Perdisa ed altri), il Registro Matta ha organizzato nei giorni 14 e 15 settembre 2019 un riuscitissimo raduno intitolato “con la Matta nella Motor Valley”, svolto a cavallo delle provincie di Modena e Bologna, terra di di motori per eccellenza, lungo la mitica Via Emilia.
Il ritrovo del sabato mattina, presso l' hotel prescelto a San Lazzaro di Savena, ha visto la presenza di ben 17 vetture provenienti da varie parti d' Italia, dalla Lombardia, dal Veneto, dalla Toscana, dalle Marche e dalla Liguria, oltre che dall' Emilia Romagna. Tra le Matta presenti, spiccava la AR 52 proveniente da Porto Sant' Elpidio, una vettura ex Società Autostrade, ottimamente restaurata in maniera perfetta, verniciata nel caratteristico e corretto colore arancione aziendale degli anni cinquanta.
Attraversando tutta Bologna e seguendo il tracciato della via Emilia, la colonna di AR ha dapprima raggiunto a Panzano il castello di Mario Righini, dove è custodita una delle collezioni private di auto d' epoca tra le più importanti che si possano visitare in Italia. Splendida cornice del raduno, il castello ha visto le Matta schierate nel giardino, accolte da una nuova AR 51 di proprietà Righini, molto ben restaurata e pronta per partecipare ai prossimi incontri del Registro.
La lunga visita ai tanti esemplari di altissimo pregio, esposti nelle scuderie e nelle cantine del castello, ha fatto sì che si arrivasse all' ora del pranzo, ottimamente preparato dalla vicina trattoria “da Bollo”, che ha allietato i presenti con la cucina dell'alta tradizione emiliana.
Dopo il pranzo, le vetture si sono avviate lungo le strade della campagna emiliana per raggiungere, dopo una trentina di chilometri, la seconda tappa prevista, ovvero l' interessantissimo Museo Ferruccio Lamborghini a Funo di Argelato, voluto dalla famiglia Lamborghini per raccogliere e far conoscere le testimonianze della vita e le opere del celebre imprenditore emiliano.
Conclusa anche questa visita, i partecipanti hanno nuovamente raggiunto l' hotel a San Lazzaro per preparasi alla prevista “cena nel bosco”, ovvero la cena che il Club Nazionale Fuoristrada ha allestito nei boschi di Monterenzio, presso il campo gare per veicoli 4x4, organizzata dallo staff della cucina da campo del Club, sancendo così una sorta di “gemellaggio” tra il C.N.F. ed il Registro Matta nelle rispettive ricorrenze.
L' indomani, i mattisti hanno raggiunto il Museo Memoriale della Libertà, creato anni fa da Edo Ansaloni, socio fondatore del C.N.F. nonché noto e grande collezionista di mezzi militari, conservati nella sua estesa tenuta La Torre, alle porte di San Lazzaro di Savena, nella quale era stato anche allestito un vasto mercatino di militaria, molto apprezzato dai collezionisti di oggettistica militare, attratti dalle divise e dalle documentazioni, dalle armi come pure dai ricambi per veicoli.
La prevista vista al museo interattivo ha emozionato i mattisti presenti, per il realismo e l' autenticità delle scene riprodotte, suggestionate anche dai suoni e dalle luci che avvolgono il visitatore durante il percorso interno.
Verso mezzogiorno, le Matta si sono poi recate alla tappa finale del raduno, di nuovo a Monterenzio presso il campo gare del C.N,F., dove molti si sono divertiti a provare la propria AR sui saliscendi della pista, in un percorso fuoristrada con qualche passaggio impegnativo adatto alle prestazioni delle Matta, tra la vegetazione e le dune, in un' ambientazione che con un po' di fantasia poteva far ricordare quella che il Conte Bonzi vide nel Mato Grosso a bordo delle sue due AR 51 nel 1952. Alle Matta di serie si è aggiunta quella con motore 3.000 cc. V6 condotta da Alessandro Melotti, partecipante al Campionato Italiano di Trial 4x4 Coppa Csai, che ha fatto rizzare i capelli ai coraggiosi (e coraggiose) che si sono seduti sul sedile del passeggero....
La cucina da campo dei fuoristradisti bolognesi ha quindi fornito il pranzo conclusivo della manifestazione, al termine della quale sono state distribuite come tradizione le ambìte medaglie ricordo del raduno, collezionate da tutti i Mattisti.
Le congratulazioni ed i complimenti che i felici possessori di Matta hanno rivolto all' organizzazione, non solo nel momento dei saluti conclusivi del raduno, ma anche nei giorni successivi, oltre che sancire il successo della manifestazione e dare nuovo spunto per riproporre nel prossimo anno un' altro incontro mattistico, hanno gratificato e rin-Franc-ato chi si è prodigato perché tutto andasse per il meglio.
Al prossimo incontro, dunque!

 


 

 


 

Anno 2019

Raduno dalla Val Taleggio al Museo Alfa Romeo
16 - 17 marzo 2019


Nato quasi per caso, sotto la spinta del travolgente Giancarlo Poli, anche il raduno numero 23 del nostro Registro ha avuto un fortissimo ed unanime apprezzamento sia dei partecipanti presenti con le proprie Matta, sia dei tanti visitatori che la domenica si sono aggregati ai mattisti al Museo Alfa Romeo di Arese.
Tutto è nato dalla brillante iniziativa del Museo di organizzare, ogni mese, una giornata di “backstage”, ovvero un “dietro le quinte” finalizzato ad esporre ed a far conoscere al pubblico un esemplare speciale della produzione Alfa Romeo.
In sostanza, la Direzione del Museo presenta di volta in volta una delle vetture che normalmente sono custodite nei sotterranei del Museo e dunque non esposte nelle sale normalmente aperte al pubblico. Possono essere il prototipo di una vettura andata poi in produzione, come anche un esemplare speciale sul quale vennero testate alcune soluzioni tecniche particolari, o ancora una vettura che ha alle spalle una storia speciale. Ed è questo il caso della Matta del “Raid della Fratellanza e della Pace” che domenica 17 marzo è stata portata fuori dal Museo e che ha dato lo spunto per l' organizzazione e lo svolgimento del 23mo raduno del nostro Registro.
Non volendo limitarci alla sola giornata di domenica per incontrare gli amici mattisti, sì è dunque pensato di abbinare una passeggiata tranquilla e divertente per il sabato, scegliendo, su suggerimento dell' arrembante Giancarlo Poli, la Val Taleggio e dintorni.
Tutto è cominciato quindi sabato 16 marzo a San Pellegrino Terme, dove le vetture partecipanti, una decina, si sono ritrovate presso l' Hotel Bigio, in pieno centro, per partire ed imboccare la strada che porta a Sottochiesa, denominata “l' orrido della Val Taleggio”, una stretta fessura nella roccia, con altissime pareti verticali ai lati, molto suggestiva e spettacolare, serpeggiante al lato di un vorticoso torrentello.
Giunti a Sottochiesa, i mattisti hanno incontrato Chiara, la bella e gentile guida locale con la quale avevamo preventivamente fatto la ricognizione del percorso e che ci aveva organizzato il giro panoramico in Val Taleggio, facendoci passare per Pizzino, imboccando poi la strada che porta a Capo Foppa, per arrivare a Peghera e Contrada Prato, dove abbiamo fatto sosta al ristorante per il pranzo.
Dopo le libagioni, l' interessante visita a Peghera dello stabilimento di stagionatura del rinomato formaggio Taleggio, del quale qualche mattista ha fatto scorta da portare a casa.
Sul tragitto di ritorno, abbiamo accolto l' invito di un collezionista di auto d' epoca che a Sottochiesa custodisce in vari capannoni una gran quantità di mezzi di vario genere, dalla Ferrari alla Trabant, dalla Isetta alle Balilla, e poi Lancia, Fiat, autocarri ed anche un paio di esemplari di ….aaagh!!! Campagnola, sia AR 59 che AR 76, ma nessuna Matta. In compenso il personaggio si è preparato un carro funebre “d' epoca” su base Fiat 130, già allestito con la bara e le foto ricordo, pronto per quando verrà la sua dipartita! I commenti sono stati i più vari....
Il rientro in hotel e la cena serale hanno concluso la giornata per coloro che sono rimasti a San Pellegrino; altri invece, abitando a qualche decina di km, sono rientrati alle rispettive case.
L' indomani, mattinata libera per tutti ma con appuntamento ad Arese alle 12,00 per l' atteso incontro sul piazzale del Museo Alfa Romeo con la Matta bianca del Raid. La vettura, perfettamente efficiente, in testa alle 12 Matta presenti ha compiuto alcuni giri sulla pista del Museo, per consentire ai giornalisti presenti di effettuare riprese filmate e foto del corteo mattistico che si possono andare a rivedere sul sito del Museo.
Concluse le pratiche fotografiche, la Matta bianca è stata portata all' interno del museo in sala Giulia e posizionata al centro fra altre due AR 51, una verde militare di fresco ed ottimo restauro e la rossa amaranto dell' Autocentro della Polizia di Milano, formando così un suggestivo tricolore mattistico.
Il Direttore del Museo, Lorenzo Ardizio ha aperto la conferenza descrivendo la storia ed i particolari della Matta del Raid, per poi chiamare sul palco Franco Melotti il quale ha raccontato altri dettagli e la biografia di Maner Lualdi, l' artefice di questa incredibile avventura avvenuta da dicembre del 1967 a marzo del 1968, con due Matta AR 51 allestite ad officina assistenza mobile con carrozzeria chiusa, al seguito di quattro Alfa Romeo Giulia Super. In poco più di 100 giorni le sei vetture ed i dieci componenti degli equipaggi percorsero oltre 27.000 km, partendo da Roma per giungere alle porte della Cina, dopo aver attraversato ben 18 Paesi, dall' Europa al Medio Oriente fino all' Estremo Oriente, con oltre 500 ore di guida in pieno inverno!
Le vetture al termine del Raid vennero rimpatriate via mare e, una volta giunte a casa, una delle due Matta venne riposta nei sotterranei del Museo, mantenendo l' allestimento realizzato per il lungo viaggio, mentre sull' altra venne ripristinata la carrozzeria originale aperta e rimase nello stabilimento dell' Alfa Romeo come veicolo di servizio interno per alcuni anni, fino a quando venne acquistata da un noto collezionista emiliano.
L' applauso al termine della conferenza ed i complimenti da parte dei tanti appassionati presenti, ha suggellato il successo di questo simpatico incontro, che rimarrà nei ricordi di tutti come un evento storico da ricordare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anno 2018

"Con la Matta sul Serio"

22/23 settembre 2018

 

Sarà difficile fare meglio. Doveva essere un raduno, è stato un evento. Doveva far ritrovare un gruppo di amici, è stato un record di presenze. Doveva semplicemente essere un altro fine settimana spensierato, rimarrà invece come uno dei ricordi più belli di due giorni indimenticabili. Qualcuno lo ha definito un trionfo. La due giorni che il Registro Alfa Romeo Matta ha organizzato in Lombardia tra le provincie di Milano e Crema ha visto la presenza di ben 23 Alfa Romeo Matta, splendidamente accolte la mattina del sabato all' Alfa Blue Team, mitico tempio dell'automobilismo storico, dove si respira l'aria più vera del collezionismo di auto d' epoca, in una ambientazione interamente dedicata alla prestigiosa Casa automobilistica, tra decine e decine di suoi esemplari storici, sia quelli prodotti dapprima nello stabilimento al Portello e poi con quelli usciti da quello di Arese. E non solo vetture stradali, ma anche quelle sportive, gli esemplari unici, le carrozzerie speciali, e poi i mezzi pesanti, i commerciali, ed ancora motori, telai, pure una cucina con i fornelli elettrici, di quelle prodotte nel primo dopoguerra per ridare fiato alle finanze dell' Alfa Romeo, uscita distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
All' esterno, in testa alla lunga fila di Matta giunte da varie parti d' Italia, erano stati posti quattro esemplari speciali ed unici: la vettura con telaio AR 51 *50001* e motore serie 1307 numero *00001*, ovvero il primo esemplare preserie realizzato in tempi record per rientrare nei termini stabiliti dal Ministero della Difesa per ottenerne l' omologazione quale “autoveicolo da ricognizione”. Questa vettura inoltre è famosa per una suggestiva e celebre foto scattata il 5 ottobre 1951, quando il progettista Giuseppe Busso immortalò l' amico collaudatore Guido Moroni mentre saliva e poi ridiscendeva la scalinata della basilica di Assisi.
A fianco era posteggiata la vettura con telaio *50002* e motore *00002*, il secondo degli esemplari prototipi, sul quale l' Ufficio Progettazione studiò variazioni tecniche alle sospensioni, poi accantonate. Questa vettura, al termine dei collaudi, venne allestita con un grosso serbatoio d' acqua e proposta come veicolo antincendio alla fiera agricola di Verona del 1954. Fu uno degli allestimenti proposti dall' Alfa per allargare al mercato civile privato l' utilizzo della neonata fuoristrada, che si riteneva non dovesse rimanere solo un oggetto studiato per gli scopi militari.
Alla sua destra era stata posto la terza vettura preserie, identificata dal telaio AR 52 *50003* e motore *00003*, ovvero il prototipo della versione civile, sul quale vennero realizzate modifiche sostanziali alla carrozzeria per rendere il mezzo meno spartano rispetto alla versione militare, al fine di renderlo più appetibile ad un possibile mercato di privati. Questa vettura venne sottoposta ad un efficace collaudo promozionale durante il Tour de France del 1952, in quanto venne fornita alla squadra ciclistica italiana come vettura ammiraglia al seguito del grande Fausto Coppi, che vinse anche quella edizione della prestigiosa gara.
Il quarto esemplare di particolare importanza storica esposto è stata la AR 51 denominata “macchina del vento”, una Matta già in dotazione all' Esercito Italiano che nel 1959 venne profondamente modificata nella parte posteriore da parte delle officine militari dell' Oare per particolari esigenze della Scuola di Paracadutismo di Pisa. Le venne infatti applicata una grossa elica da aereo per creare così, tramite la forza del motore, un getto d' aria impetuoso che potesse generare un forte vento e quindi far gonfiare i paracadute degli allievi per simulare l' atterraggio in una giornata ventosa. Tutt' ora funzionante, ha dato spettacolo per i presenti rombando come un aereo al decollo e generando un getto d' aria impressionante.
Frontalmente a questi quattro magnifici esemplari, la lunga teoria di Matta parcheggiate una a fianco dell' altra con al primo posto l' esemplare di serie identificato dal telaio *00001*, la prima Matta uscita dalla catena di montaggio per essere fornita alle nostre Forze Armate nei primi mesi del 1952. Inoltre, tra le altre vetture sia in livrea militare che Polizia, anche tre esemplari della rara versione Civile, discendenti da quel prototipo che segui Coppi al Tour 1952.
Dopo la visita alla vasta collezione dell' Alfa Blue Team, un abbondante pasto ha allietato i presenti, prima dell' interessantissima conferenza tenuta da Fabio Morlacchi, che ha illustrato sapientemente le fasi storiche dell' Alfa Romeo che portarono alla nascita della Matta; nella parte finale, la lettura dell' autobiografia di Giuseppe Busso, progettista e “padre” dell' unica vera fuoristrada prodotta dall' Alfa Romeo, ha suscitato momenti di intensa emozione, mentre scorrevano le immagini dei primi anni cinquanta nelle quali erano immortalati gli esemplari prototipo esposti lì fuori, a pochi metri di distanza.
Una volta lasciata la sede dell' Alfa Blue Team, la colonna di Matta si è incamminata su strade secondarie per raggiungere nel tardo pomeriggio Crema, come previsto nel programma del raduno. La cena in un locale caratteristico ha quindi concluso l' intensa giornata.
L' indomani i partecipanti hanno raggiunto il garage dei fratelli Poli, nel quale sono state ammirate numerose vetture di alto pregio storico, per poi spostarsi nel centro di Crema per una breve sosta in piazza Giovanni XXIII; quindi la ripartenza per la meta tanto attesa ed obiettivo finale della manifestazione : la villa del Conte Bonzi, il primo “mattista” della storia. Il conte Leonardo Bonzi, esploratore, produttore cinematografico, campione di sport olimpici, aviatore e tanto altro ancora, nel 1952 acquistò due esemplari di Matta per compiere un' impresa assai ardua : attraversare il Continente Sud Americano per aprire una nuova via di comunicazione dall' Atlantico al Pacifico, realizzando nel contempo un documentario naturalistico, da far produrre alla sua casa cinematografica, la Astra.
L' impresa durò oltre 5 mesi, vennero percorsi a bordo delle due AR 51 oltre 11.000 km, passando dalle foreste lussureggianti alle paludi del Mato Grosso, dalle piste sterrate ai freddi valichi delle Ande, affrontando pericoli e difficoltà enormi.
Il risultato fu la realizzazione di un bellissimo documentario intitolato “Magia Verde”, che venne presentato al Festival di Cannes l' anno successivo, riscuotendo unanimi consensi di critica e di pubblico.
Ebbene, i mattisti partecipanti al raduno, una volta entrati nel giardino di villa Bonzi hanno avuto la grande e piacevole sorpresa di trovare, davanti al museo dedicato al Conte, una delle due Matta protagoniste dell' avventura del 1952, ancora in buone condizioni, che per uno strano scherzo del destino è stata recuperata nei primi mesi di quest' anno, dopo tante infruttuose ricerche. Suscita strane congetture sui misteri dell' Aldilà la coincidenza che il suo ritrovamento sia avvenuto proprio quando erano iniziati i preparativi di questa manifestazione, voluta espressamente per rendere omaggio a lui, Leonardo Bonzi, primo possessore di Matta della storia.
Ed il pensiero che questa vettura, dopo ben 66 anni sia tornata a vedere le strade ed i luoghi da dove partì per affrontare incredibili avventure, ha suscitato in molti una forte emozione ed a qualcuno è sgorgata anche una lacrima mista alla gioia di aver portato a termine una piccola impresa. Sicuramente Leonardo Bonzi, che starà ancora esplorando chissà quali valli celesti, avrà apprezzato l' omaggio che gli è stato riservato.
Sarà difficile far meglio? Forse sì.....ma noi ci proveremo!

Franco Melotti

AL PROSSIMO RADUNO !!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Anno 2018

"Con la Matta alle marmitte dei giganti"

02/03 giugno 2018

Grande apprezzamento di tutti e nuovo record di Matta partecipanti : il 21° raduno del nostro Registro, svolto nelle montagne sopra Bergamo, ha visto la presenza nei due giorni (più l' anteprima del venerdì) di ben 16 Matta accompagnate dalla loro “mamma” Land 80; e tra le Matta, ben tre esemplari della rara versione Civile, la AR 52! Le arzille camionette hanno trasportato su e giù per i monti i 37 adulti ed i 4 bambini partecipanti, incolonnate ordinatamente, destando l' ammirazione e lo stupore dei tanti osservatori presenti.
La perfetta organizzazione del raduno è stata operata dal “veterano” mattista Leonardo Diani, profondo conoscitore delle montagne bergamasche, nelle zone che lo hanno visto in gioventù sfrecciare e gareggiare da campione su moto da cross e da enduro. Leonardo ha messo a disposizione del Registro la sua conoscenza non solo paesaggistica e stradale dei luoghi, ma anche quella culinaria delle specialità locali, offrendoci una scelta validissima di menù variegati, molto graditi da tutti i presenti.
L' inizio prevedeva, come ormai è di prassi, il ritrovo al venerdì pomeriggio, per chi proveniva da più lontano, presso l' hotel La Bussola a Clusone. In realtà, oltre ad alcuni mattisti che risiedono a diverse centinaia di km, ne sono arrivati anche altri che dovevano percorrere meno strada, abitando a poca distanza dal raduno; l' aperitivo serale nel giardino dell' hotel e la meravigliosa cena hanno aperto come meglio non si poteva il nostro ritrovo.
Sabato mattina, poco prima della partenza sono giunti gli ultimi arrivati, compreso chi si è sciroppato una galoppata di 240 km a bordo della propria Matta, a dimostrazione che, se si vuole, si può partecipare ai raduni anche senza la comodità di un carrello o di un camion!!!La colonna si è inerpicata sulla strada che sale al Passo della Presolana per poi discendere in Val di Scalve, fino alla sosta presso un caseificio dove molti hanno acquistato formaggi locali di rara bontà.
Si è dunque proseguito lungo la valle imboccando poi la bellissima strada sterrata che porta al rifugio Campione, a quasi 2000 metri di altitudine. Qui molti neofiti del 4x4, pensando di trovarsi sulle strade del Camel Trophy hanno inserito le ridotte delle proprie Matta, emozionandosi come mai prima provato, su un percorso normalmente chiuso al transito privato, agibile solo con un permesso speciale concesso ai partecipanti al raduno. Una volta raggiunto il rifugio, una pioggerella dapprima leggera e poi più decisa non ha disturbato per nulla i partecipanti, in quanto è caduta solo durante la sosta per il pranzo al rifugio, per poi smettere gentilmente non appena la colonna ha iniziato il tragitto di ritorno. Giunti al termine della discesa, come da programma ci siamo fermati all' imbocco della miniera Gaffione, dismessa da anni ma visitabile in parte su un trenino ed in parte a piedi. Molto emozionanti i luoghi attraversati ed i racconti della guida, che hanno fatto capire chiaramente i pericoli ed i sacrifici vissuti dai minatori durante il periodo in cui la miniera era attiva. All' uscita, a pochi passi di distanza abbiamo visitato il grande capannone pieno di vicoli militari di Silvano Bettineschi, un collezionista del luogo che ha raccolto una gran quantità di mezzi soprattutto pesanti (camion, gipponi, cingolati ecc) quasi tutti perfettamente restaurati e funzionanti,
La sera, dopo una breve rigenerata all' hotel, ci siamo nuovamente messi al volante delle nostre Matta per raggiungere in una quindicina di km la baita Termen sul Monte Pora, luogo panoramico ai bordi delle piste da sci, nella quale abbiamo splendidamente cenato.
La domenica mattina, comodi comodi, nuova partenza per l' ultima parte del raduno, l' escursione alle Marmitte dei Giganti, il luogo che ha dato il nome al nostro raduno, ovvero curiose formazioni della roccia scavate delle cascate di un torrente, perfettamente circolari proprio come se fossero dei pentoloni pieni d' acqua, che il ribollire schiumoso delle cascatelle fa sembrare pronte per buttarci la pasta.
Anche qui la perfetta organizzazione di Leonardo ha dato un tocco di stile, allestendo un improvvisato, graditissimo e ricco spuntino con aperitivo nella bella radura boschiva dove terminava la strada.
Imboccata la strada a ritroso, in breve siamo giunti all' ostello Baita Valle Azzurra a Valzurio per il pranzo, al termine del quale sono state consegnate ai partecipanti le tradizionali medaglie ricordo della manifestazione fuse in bronzo, come sempre molto gradite dai nostri amici mattisti ed oggetto di collezione. Quindi la conclusione del raduno ed il rientro a casa.
Appuntamento adesso per il secondo incontro di quest' anno previsto il 22 e 23 settembre per un grande ritrovo di Matta, previsto a Milano presso l' Alfa Blue Team il sabato 22, mentre la domenica 23 saremo a Crema per rendere un doveroso omaggio al primo vero mattista della storia, il Conte Leonardo Bonzi, con visita al museo a lui dedicato, e con la viva speranza di battere ulteriormente il record di Matta presenti. Ovvio quindi che vi aspettiamo TUTTI !

AL PROSSIMO RADUNO !!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
arrivederci al prossimo raduno ....

 

 


 

 

Anno 2017

"Con la Matta a Venezia"

14/15/16 luglio

RADUNO VENETO AL 100% PER IL 2017: SIAMO STATI INFATTI A VENEZIA, CITTA' SIMBOLO DI QUESTA MERAVGLIOSA REGIONE, E DINTORNI .... A META' LUGLIO IL NOSTRO RADUNO ANNUALE SI E' SVOLTO DURANTE TRE BELLISSIME GIORNATE DI SOLE, CON UN CLIMA PERFETTO E CON UNA COMPAGNIA ALTRETTANTO UNICA. CIRCA UNA DECINA LE VETTURE PARTECIPANTI ALLA FINE, PER UN RADUNO CHE COME AL SOLITO HA RISERVATO A CHI E' VENUTO LA POSSIBILITA' DI CONOSCERE E VISITARE DEI LUOGHI CHE DIFFICILMENTE SI VEDRANNO IN AUTONOMIA: INSOMMA PECCATO PER TUTTI COLORO I QUALI NON SONO A TORTO VENUTI, E COME AL SOLITO PEGGIO PER LORO; DISPIACE SOLO PER MIRIO, MA ALLA FINE MEGLIO COSì PER LA SUA MAMMA INCOLUME.

CI SI E' RITROVATI VENERDI' MATTINA NEL BELLISSIMO ALBERGO DI ABANO PER PARTIRE ALLA VOLTA DEL CASTELLO DI SAN PELAGIO: DA LI' PARTI' GABRIELE D'ANNUNZIO CON I SUOI COMPAGNI PER LO STORICO VOLO SU VIENNA .... BELLISSIMO LUOGO INTRISO DI STORIA E RICORDI, DI PROPRIETA' DI PRIVATI CHE NE GODONO ASSIEME ALLA COLLETTIVITA': PER FORTUNA CI SONO ANCORA QUESTE FAMIGLIE DI MECENATI CHE METTONO A DISPOSIZIONE E CONSERVANO QUESTI POSTI. TERMINATA LA BELLISSIMA VISITA, DOPO ALCUNE SPIEGAZIONI DATECI DALLA GENTILISSIMA DIRETTRICE, CI SIAMO DIRETTI NELLE VICINANZE PER LA PRIMA TAPPA CULINARIA DEL RADUNO: UN PRANZO ABBONDANTE OTTIMO E CON UN CONTO CHE CERTAMENTE SALATO NON ERA, ANZI ERA INSIPIDISSIMO IL CONTO ... MA VA BEN COSI' !!! CON LA PANZA PIENA, E QUINDI CON UN POCA DI DIFFICOLTA', LA CAROVANA E' RIPARTITA PER LA BELLA GITA DEL POMERIGGIO, META PALAZZO REALE A STRA', LUNGO LA RIVIERA DEL BRENTA CON LA BELLISSIMA VILLA, IL PARCO E LA BARCHESSA.

E' una delle principali mete turistiche del Veneto, la maestosa villa dei nobili Pisani ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e imperatori, ed oggi è un museo nazionale che conserva arredi e opere d'arte del Settecento e dell'Ottocento, tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo “Gloria della famiglia Pisani”, affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. "Passo non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meraviglia", diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco. E ieri come oggi il parco CHE I MATTISTI HANNO POTUTO VISITARE incanta per le scenografiche viste, le originali architetture, dalla Coffee House all’Esedra, il famoso labirinto di siepi, tra i più importanti d'Europa, la preziosa raccolta di agrumi nell’Orangerie e di piante e fiori nelle Serre Tropicali, "tutto quello che può ricreare la vista e soddisfare il gusto", come vantava Almorò Pisani.

DETTO CIO', E NON E' GIA' POCO PER LA PRIMA GIORNATA DI RADUNO, I MATTISTI SON RIENTRATI IN ALBERGO, AD ABANO TERME .... MICA A TREBASELEGHE ... !!! PER LA MERITATA CENA E QUALCHE CHIACCHIERA MATTA.

SVEGLIA DI BUONA ORA PER SABATO, DATO CHE IL RADUNO PREVEDE QUELLA CHE SI PREANNUNCIA COME UNA INDIMENTICABILE GITA A VENEZIA: ANCHE QUI MICA SEMPLICI VAPORETTI, ATTESE ALLE BANCHINE (SAREBBERO INBARCADERI) IN MEZZO AI "SEMPLICI TURISTI": I MATTISTI SI TRATTANO BENE ED HANNO A LORO ESCLUSIVA DISPOSIZIONE PER TUTTA LA GIORNATA UNA LANCIA IN LEGNO (TRA L'ALTRO UNA DELLE POCHE PRODOTTE DAL FAMOSO CANTIERE "DALLA PIETA'", DOVREBBERO ESSERE STATE SOLAMENTE DUE COME DICEVA IL CONDUTTORE): PARTENZA QUINDI DA SAN GIULIANO ALLA VOLTA DI MURANO, VISITA AD UNA CHIESA SCONSACRATA SEDE ORA DI UN LABORATORIO VETRARIO ARTIGIANALE DOVE ABBIAMO AVUTO DIMOSTRAZIONI DELL'ARTE PER CUI SONO FAMOSI I MURANELLI .... LA LANCIA IN ATTESA HA POI PORTATO I MATTISTI A TORCELLO, PICCOLA ISOLA QUASI DISABITATA CON UNA BELLISSIMA E FAMOSA CHIESA ED IL "TRONO DI ATTILA". PRANZO IN LOCALE TIPICO ANCHE QUI OTTIMO, E RIPARTENZA PER IMBARCARSI NELLA LANCIA MATTA IN DIREZIONE DELL'ULTIMA META DI GIORNATA A VENEZIA: BURANO CON I SUOI INDIMENTICABILI COLORI. VISITA AL MUSEO DEL MERLETTO, VISITA AI BELLISSIMI PICCOLI CANALI, SOSTA VICINO AI GIARDINI PER GUSTARE LA BREZZA LAGUNARE ED E' .... PURTROPPO GIA' ORA DI RIENTRO.

DOPO IL BEL VIAGGIO LUNGO LA LAGUNA, SI ARRIVA A SAN GIULIANO E SI PRENDE LA DIREZIONE DELLA VALLE LAGUNARE NELLA QUALE ANDREMO A MANGIARE PER LA SERA, IN UN AGRITURISMO: IL PROPRIETARIO NON VEDEVA L'ORA DI CONDIVIDERE CON QUALCUNO I SUOI GIRI GIORNALIERI PER PALUDI E BOSCHETTI CON LA SUA MEHARI !!! BEN TRE GIRA NE HA FATTI FARE, ED I MATTISTI NON SI SON CERTO TIRATI INDIETRO. DOPO CIO', FINALMENTE O QUASI ... ARRIVA ORA DI METTERSI A TAVOLA E ... SICH ... MANGIARE IL CIBO OTTIMO MA .... UN POCO LUNGO AD ARRIVARE. COME A VOLTE PERO' ACCADE, NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE DATO CHE IL PRANZO ERA ANCORA VICINO, PERLOMENO NELLE NOSTRE PANCE, E QUINDI LA LUNGAGGINE MAI COME IN QUESTA OCCASIONE E' STATA BEN ACCETTA. DOPO LA DISTRIBUZIONE DELL'IMMANCABILE, E PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO COLORATA, MEDAGLIA IN BRONZO A RICORDO DEL RADUNO MATTO, SI PARTE PER IL RIENTRO IN ALBERGO.

SPLENDIDA GIORNATA DI SOLE ANCHE LA DOMENICA: SI GIUNGE IN BREVE PARTENDO DA ABANO ALLA PRIMA TAPPA DEL GIORNO. IL CASTELLO DEL CATAJO E' UN ALTRO SPLENDIDO ESEMPIO DI COME I PRIVATI LUNGIMIRANTI ED ANCORA MECENATI METTONO A DISPOSIZIONE I LORO SOLDI PER LA COMUNITA'.

SPLENDIDA VILLA IN ORIGINE COSTRUITA DA "MERCENARI" E POI DIVENUTA PROPRIETA' DEGLI ASBURGO, VI SOGGIORNO' ANCHE LA FAMOSA PRINCIPESSA SISSI; DOPO LA GRANDE GUERRA DIVENUTA BOTTINO DI GUERRA DELLO STATO ITALIANO, DOPO PERO' CHE I NORD TIROLESI HANNO PORTATO VIA TUTTO IL MUSEO LASCIANDO SOLO I MURI E GLI AFFRESCHI ...., STATO BISOGNOSO DI SOLDI CHE VIDE BEN DI VENDERE AD UNA FAMIGLIA DI PADOVA CHE SOLO UN PAIO DI ANNI FA L'HA VENDUTA ALL'ATTUALE PROPRIETARIO.... CHE NE HA FATTO UN MUSEO APERTO AL PUBBLICO... LA VISITA ERA ORGANIZZATA SOLO PER I MATTISTI, SEMPRE PRIVILEGIATI DATO CHE LA DOMENICA MATTINA SAREBBE TURNO DI CHIUSURA. DOPO LE ESAURIENTI SPIEGAZIONI DELLA GUIDA BELLA E GENTILE E DOPO UN'OTTIMA CAMMINSATA NELLO SPLENDIDO PARCO, I MATTISTI SI SONO DIRETTI AD ARQUA' PETRARCA PER LA VISITA ALL'ABITAZIONE DEL FAMOSO POETA. SPLENDIDO IL PANORAMA DEI COLLI EUGANEI, BELLISSIMO IL BORGO MEDIEVALE.... PERO' DOPO LA VISITA L'APPETITO ERA ORMAI AL CULMINE: QUINDI PER FORTUNA, IN VERITA' NON SOLO PER QUELLA MA PERMETTETE ANCHE PER LA SAPIENZA DELL'ORGANIZZATORE... !!! (UN POCA DI SANA AUTOSTIMA NON GUASTA MAI ....), BREVE GIROTONDO SUI COLLI PER ARRIVARE AL RISTORANTE META DEL PRANZO. IN UNA SALA APPARTATA SEGUITI DA 3/4 CAMERIERI IL PRANZO ERA ANCHE QUESTA VOLTA INDIMENTICABILE .... VINO A VOLONTA', BRINDISI, DOLCETTI, CIBI OTTIMI RISATE E BATTUTE HANNO ALLIETATO LA NOSTRA GIORNATA.

PURTROPPO NIENTE GIRO POMERIDIANO: LE METE DI CASA PER CHI VENIVA DA DISTANTE RICHIAMAVANO.... ED ORMAI ERANO GIA' INCREDIBILMENTE QUASI LE 16.00 .... UN SALUTO E VIA . . . AL PROSSIMO RADUNO .... CHISSA' ...

GRAZIE PRIMA DI TUTTO AD ARMANDO E MIA MOGLIE CECILIA CHE MI HANNO AIUTATO A RENDERE QUESTO RADUNO INDIMENTICABILE.

GRAZIE POI A TUTTI PER AVER PARTECIPATO: VI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI CHE CONDIVIDO CON I DUE FAMILIARI CITATI, E CON FRANCO CON IL QUALE ABBIAMO IN OLTRE VENTI ANNI CREATO QUESTA BELLA COSA (TRA LE ALTRE) .... CHE SPERIAMO SAPER FAR PROGREDIRE ANCHE IN FUTURO.

PER ME E' STATO UN PIACERE: LA MIA SODDISFAZIONE E' LA SODDISFAZIONE DEGLI ALTRI, IL PIACERE DERIVA DAL PIACERE E DALL'APPREZZAMENTO DEGLI ALTRI NELLL'AVER LAVORATO PER LA LORO SODDISFAZIONE: NON E' UN GIRO DI PAROLE MA IL MIO MODO DI PENSARE ...

GRAZIE.

AL PROSSIMO RADUNO.

 

 

 

 

venerdì San Pelagio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE MATTE !

 

 

Palazzo Reale

o Villa Pisani

 

Imbarcadero a San Giuliano
Un'arte veneziana senza fine ...
Il Canal Grande di Murano
Sotto il campanile la nostra "piccola" lancia privata aspetta ....
la marmaglia che viaggi nei vaporetti ....
PRANZO A TORCELLO

 

 

 

IMMANCABILE FOTO SUL TRONO CHE SI DICE FU DI ATTILA....

 

 

 

 

 
  arrivederci al prossimo raduno ....

 

 


 

 

AUTOEXPO PISTOIA 2017

27 - 29 gennaio

 

Da venerdì sino a domenica, presso il salone espositivo pistoiese, vi sarà il primo evento di “Pistoia Capitale italiana della cultura 2017” : auto-expo-2017-pistoia sarà inaugurato alla presenza delle autorità civili e militari, nell’area espositiva “La Cattedrale – Area ex Breda” di Pistoia.

Dunque sino alla serata di domenica 29 gennaio, la città di Pistoia sarà al centro dell’interesse nazionale dell’automotive, del motorsport ed anche del mondo delle due ruote, moto e biciclette.

Una rassegna a tutto tondo, quindi, sulla mobilità ed i suoi molteplici aspetti, organizzata da Pistoia Corse con la decisa collaborazione dell’Automobile Club Pistoia, oltre che con il patrocinio del Comune di Pistoia, della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia e con il contributo degli operatori economici, sarà un evento della città e per la città.

Il Registro Alfa Romeo Matta è stato invitato a partecipare esponendo, in concomitanza alla presenza di uno stand dedicato a Fausto Coppi ed alle sue biciclette, la famosa Matta 50003 prototipo della versione civile che accompagnò le gesta del Campionissimo sulle strade del Tour del 1952, trasportando anche alcune delle biciclette che la squadra italiana adoperava per la corsa.

Inoltre sabato 28 gennaio, alle 10,00, alla Biblioteca San Giorgio, avrà luogo il ricordo di Carlo Chiti, figura di spicco dell’automobilismo sportivo mondiale, la cui storia è partita proprio da Pistoia. A lui l’automobilismo deve molto in quanto seppe portare molte novità dal punto di vista aerodinamico e motoristico, oltre che essere una personalità molto amata e stimata da Enzo Ferrari e da Bernie Ecclestone, con il quale aveva un grande rapporto di amicizia. Tra i suoi progetti di maggiore notorietà ricordiamo la Ferrari 156 F1, la serie 33 Sport dell’Alfa Romeo, la Ferrari 250 GTO oltre a moltissimi propulsori. VI saranno contributi di persone che a Chiti sono state vicine nel suo percorso umano e professionale.

 

 

 

 

 

 

 


 

Anno 2016

"Con la Matta in Valtellina"

8/9 luglio

 

QUEST'ANNO IL NOSTRO RADUNO SI E' SVOLTO IN COLLABORAZIONE ( MOLTA ! ) CON GLI AMICI DEL CVMS, NELLE PERSONE DI CESARE SPINARDI E SOPRATTUTTO FEDERICO DELL'ORTO CHE CI HANNO PROPOSTO QUESTO BEL GIRONEI DINTRONI DI BORMIO E LUNGO LA VALTELLINA.RINGRAZIAMO QUINDI GLI ORGANIZZATORI E SOPRATTUTTO I NOSTRI AMICI MATTISTI CHE HANNO PARTECIPATO AL DICIANNOVESIMO RADUNO: LA FAMIGLIA GIUDICE /GIORGETTI, BEVILAQUA FRANCESCO E FIGLIO, I CONIUGI DIANI,GLI AMICI DELLA POLIZIA DI STATO MAGLI E MONTAGNI, L'AMICO CREMASCOLI CON JESSICA ED AMICI FUTURI MATTISTI, IL NUOVO (NEL SENSO CHE LO ABBIAMO CONOSCIUTO DA POCO, MA DI MATTA NE HA DA DECENNI ...) MATTISTA VENETO DANIELE DE ROSSI CON CONSORTE .... MA ... IN LAND ROVER (VERGOGNA ! CON TRE MATTE CHA HAI ... ) GLI IMMANCABILI MIRIO E ANGELA, FRANCO, ARMANDO ED ENRICO.

L'ARRIVO AL VENERDI' SERA E' STATO PER QUALCUNO PROBLEMATICO TRA ERRORI DI STRADA, CANDELE CHE SI SPORCAVANO SULLA SALITA DEL GAVIA E REGOLATORI DI TENSIONE ANDATI IN FUMO .... TUTTAVIA CON UN FERRAMENTA CHE VENDE LE CHIAVI BETA PER CANDELE A CARO PREZZO, QUALCHE SPINTA GRATUITA DI PASSANTI EXTRACOMUNITARI NEI PRESSI DI UNA POMPA DI CARBURANTE, QUALCHE PICCOLO MIRACOLO ED IL FATTO CHE COMUNQUE LA MATTA ... NON SI FERMA MAI, O QUASI ... TUTTI GLI EROI ALLA FINE METTONO LE GAMBE SOTTO AL TAVOLO PER LA MERITATA CENA. RITROVO IN UN BELLISSIMO RISTORANTE IN CENTRO A BORMIO ED ALLEGRE TAVOLATE CHE GUSTANO LE SPECIALITA' PROPOSTE.

LA MATTINA SUCCESSIVA (DOPO UNA NOTTE IN BIANCO PER QUALCUNO ...) E SOPRATTUTTO DOPO LAUTA COLAZIONE IN ALBERGO, SI PARTE PER IL BELLISSIMO GIRO PANORAMICO SULLE CIME ATTORNO A BORMIO DESTINAZIONE "ISOLACCIA" NON PRIMA PERO', DOPO CIRCA MEZZ'ORA DI VIAGGIO, DI AVER GUSTATO UN OTTIMO APERITIVO OFFERTO DALL'ORGANIZZAZIONE. RIPRESA LA SALITA PRIMA ATTRAVERSO UNA STRADA ASFALTATA E POI PER SPLENDIDA CARRARECCIA LUNGO I BOSCHI, SI E' GIUNTI AL FORTE "OGA" DOVE CI E' STATO OFFERTO IL PRANZO DALLA LOCALE ASSOCIAZIONE ALPINI. SUCCESSIVAMENTE VISITA AL FORTE CHE FACEVA PARTE DELLA LINEA DI RETROGUARDIA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE (L'ADAMELLO TUTTAVIA E' ABBASTANZA VICINO), NEI PRESSI ERA ANCHE ESPOSTO UN CARRO AMX ANNI 60 APPOSITAMENTE TRASPORTATO FINO A LI' DA NOTEVOLI APPASSIONATI !

AL TERMINE PER I PIU' TEMERARI LA PROPOSTA E' STATAQUELLA DI SALIRE IN CIMA AL MONTE CERCANDO DI ARRIVARE A QUOTA 3000 MT: IMPRESA NON FACILE DATO IL FONDO PIUTTOSTO SCONNESSO DELLA CARRARECCIA CHE SI DIPANAVA LUNGO LE PISTE DA SCI INVERNALI .... SOLO LA MATTA DI MIRIO E' RIUSCITA AD ARRIVARE OLTRE UN TORNANTE DOVE TUTTI GLI ALTRI SI SON FERMATI PER MANIFESTA IMPOSSIBILITA' A PROSEGUIRE !!

LA MATTA E' UNICA .... E SOLO LEI ARRIVA DOVE ... OSANO LE AQUILE .... !!

GIUNTI FINALMENTE IN ALBERGO DOPO ALCUNE VARIE ALTRE PERIPEZIE, VELOCISSIMA DOCCIA PER LA CENA DI GALA PRESSO LO STESSO ALBERGO CON RINFRESCO .. AL FRESCO ... CIOE' IN TERRAZZA, CON OGNI BEN DI DIO IN TERMINI DI ANTIPASTI FREDDI, CALDI, E BEVERAGGI ALCOOLICI E NON ! OVVIAMENTE TUTTO MOLTO GRADITO DALLA TRUPPA MATTISTA ...

AL TERMINE DEL FRESCO RINFRESCO CENA VERA E PROPRIA CON SPECIALITA' LOCALI E CHIACCHIERE MATTISTE E NON, NUOVO CONVIVIO AL FRESCO IN TERRAZZA CON AMARO O GRAPPA PER SEPPELLIRE TUTTO QUANTO FAMELICAMENTE INGURGITATO !! E POI TUTTI A NANNA.

LA DOMENICA SVEGLIA NON DI BUON ORA .... QUEST'ANNO INFATTI CE LA SIAMO PRESA COMODA .... E PERCIO' APPUNTO COMODA PARTENZA VERSO GROSIO PERCORRENDO LA VALTELLINA VERSO SUD DOVE ARRIVIAMO GIUSTO PER ORA DI "QUASI PRANZO". INTERESSANTE VISITA GUIDATA AI CASTELLI DI GROSIO E SUCCESSIVAMENTE ALLE FAMOSE INCISIONI RUPESTRI. IL BUON PRANZO AL SACCO CONSUMATO SUI PRATI INTERNI DEL CASTELLO HA PERMESSO AI MATTISTI DI METTERSI DI BUON UMORE PER AFFRONTARE IL VIAGGIO DI RITORNO, UN POCO MESTI PER LA FINE DEL RADUNO, VERSO LE PROPRI CASE ...

ANCHE QUEST'ANNO TUTTO SI E' CONCLUSO ... GRAZIE AI PARTECIPANTI , AGLI ORGANIZZATORI, ED ARRIVEDERCI A PRESTO PER IL PROSSIMO RADUNO MATTO .... DOVE SARA' ?? ABBIAMO TEMPO PER PENSARCI ... !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

arrivederci al prossimo raduno ....

 

 

 

 


 

Anno 2015

"Con la Matta ad Assisi sulle orme del Prototipo"

30-31 maggio / 1-2 giugno

 

Cari amici Mattisti pur correndo il rischio di essere ripetitivi ma come al solito almeno una volta all’anno dobbiamo dirvi … PECCATO PER CHI NON C’ERA ….. Il Raduno annuale del nostro Matto sodalizio si è felicemente svolto in Umbria accontentando le richieste dei nostri amici della zona che da tempo ce lo chiedevano e seguendo le orme di una Matta che speriamo torni presto anche a ruggire ….. il prototipo 50001 che venne approntato per le prove valutative dell’Esercito Italiano “fomentate e dirette” dal Colonnello Garbari e guidato dal compianto Guido Moroni proprio in quella storica foto in cui la Matta è ritratta durante la salita e la successiva discesa di una delle più famose scalinate al mondo, quella della Basilica di Assisi.
Tutto inizia nella giornata di sabato con l’arrivo dei Mattisti presso la sede dell’officina Stefano Magni a Foligno, amico Mattista che tanto si è attivato per l’organizzazione e l’ottima riuscita di questo raduno e che va ringraziato per il suo impegno.
I Mattisti si raggruppano alla spicciolata nel parcheggio dell’officina man mano che si succedono gli arrivi: chi dal Veneto, chi dalla patria dei motori (l’Emilia), chi più o meno dai dintorni, chi da Fabriano e zone limitrofe.
Naturalmente dopo i convenevoli e l’arrivo nel bell’albergo che ospitava il gruppo a Spello, la primissima tappa del raduno è stata ovviamente con le gambe sotto la tavola per la meritata cena serale, con le prime fatiche che cominciavano a farsi sentire ….
Il giorno successivo sveglia con orario accettabile e salita lungo una carrareccia che porta in cima al famoso Monte Subasio, che domina i dintorni con splendida vista su Assisi, Spello, Foligno: i panorami sui borghi medievali erano fortunatamente favoriti anche dalla bellissima giornata di sole, calda ma non eccessivamente afosa, che ha baciato il nostro raduno anche nella successiva giornata.

PREVALENZA DI MATTA MILITARI AL RADUNO DI QUEST'ANNO

 

 

 

 

Arrivati in cima, fatte le foto di rito con il gruppo (dobbiamo dire piuttosto disordinato quest’anno !! Sarà per reazione Italica all’ordine e rigore Teutonico, di cui se ne hanno le scatole piene per altre ben note ragioni !!!), le vetture ed i partecipanti ripartono con destinazione Assisi per toccare l’apice del raduno …. Una quasi rievocazione della salita sulla scalinata !
Naturalmente la discesa dal Monte Subasio è almeno tanto bella quanto la salita, con altri scorci e paesaggi da ricordare e qualche fumata d’olio trafilato e bruciato da ricordare … un poco meno ! Tra l’altro siamo tutti molto felici dal momento che
ogni istante sarà documentato da una bellissima e nuova Go-Pro attaccata al vetro della Matta da un nuovo fervente Mattista ligure …. Chissà quali immagini meravigliose saranno elaborate al rientro, quali ricordi rivivremo comodamente seduti davanti al video con un buon bicchiere chi di grappa, chi di lambrusco, chi di acqua ..... Ahhhh che begli strumenti ci mette a disposizione la tecnologia moderna ! Un poco costosi ma bellissimi ed utili ….

All’arrivo nei pressi di Assisi ci incontriamo con altri amici Mattisti che si aggregano alla colonna, occorre in questa pausa anche decidere quale sarà l’unica Matta fortunata che potrà, attraverso una dispensa “Papale e Francescana” guadagnata dall’immancabile Stefano, essere ritratta in alcune foto nei pressi della scalinata per rievocare la storica foto di Moroni; fatalità volle che l’unica scoperta al momento (inspiegabilmente nottetempo qualcuno ha posto il lucchetto sui teloni di tutte le altre vetture, esclusa una …) fosse quella di Franco, il Mattista della prima ora !! Quindi lui e la sua Matta si accosteranno alla scalinata, con buona pace di tutti gli altri che saranno delegati ad immortalare la scena: và mò là …!
Dopo aver parcheggiato pur non senza qualche difficoltà tutte le vetture, i Mattisti si sono avviati appiedati verso la Basilica e la sua scalinata in attesa dell’arrivo di Franco e dell’amico Billeri che guidavano trionfanti le loro ammiraglie: inutile raccontare lo stupore dei pellegrini in visita …. Soprattutto inutile raccontare l’emozione dei Mattisti tutti, e di Franco in particolare, quando si è avvicinato alla scalinata. Ma sarà salito o non sarà salito ?? Solo chi ha partecipato al raduno lo potrà sapere. Ecco perchè bisogna partecipare ai nostri raduni ... "Ecco … la scalinata … scatta la foto … L’emozione …. Cosa faccio ? Resto così per alcune ore ?? Aiuto il cuore non regge … come 65 anni fa …. Moroni, il prototipo, Garbari, la prima Matta …. Ostia che ripida però stà scala da qui sotto, sembrava mica così ripida dalle foto …. !!
"

IL SOGNO DI UNA VITA ... MATTISTA...TORNARE CON LA MATTA SULLA SCALINATA DI ASSISI

Oddio …. Qualcuno si è tutto bagnato per l’emozione … fortuna che fra poco si torna in albergo per mangiare e ci si può cambiare !!!
Ripresi i sensi dopo le eccezionali emozioni del ritorno della Matta sulla scalinata da dove tutto partì e dove pochissimi occhi esperti hanno riconosciuto con certezza le orme Prototipali dei Pirelli Artiglio sul marmo secolare … (!) I Mattisti dedicano un’oretta al giusto aspetto culturale del giro e si visita chi la Basilica, chi il centro di Assisi, chi altre bellezze dello storico luogo.

UNA SODDISFAZIONE POTER VEDERE LA BASILICA, PENSANDO A QUANTO SUCCESSO POCO TEMJPO FA ...


Al ritrovo prefissato le nostre bene-a-Matte riprendono con maggior vigore il loro cammino v
erso il vicino Spello, pur con qualche difficoltà dato che Stefano stavolta perde qualche colpo … e qualche incrocio …. (forse distratto dalla moglie che siede a fianco …) sbagliando strada un paio di volte …. Giunti all’albergo con qualche apprensione da parte dei gestori che pensavano di averci perso, assieme ad altri amici che nel frattempo si sono aggiunti (Sabatino, il Presidente Liborio ed altri amici), consumiamo la seconda tappa culinaria del nostro tour. Con la dovuta calma il pomeriggio riprendiamo le Matta e ci dirigiamo verso Bevagna: parcheggio in piazza, visita alle terme romane, allo storico teatro e successivo “rifocillo” con gelato concludono la giornata …. Dopo un prezioso caffè offerto dalla mamma di Stefano ed una altrettanto preziosa sosta tecnica in officina per sistemare un paio di capricci delle Matte recalcitranti, finalmente la camera d’albergo con la doccia per i nostri Mattisti assomiglia all’oasi in mezzo al deserto per un assetato.
La terza tappa culinaria si dipana tranquillamente e serenamente tra una chiacchiera mattista, una risata e …. più bicchieri di vino …. Consumato anche il dolcetto per non farsi mancare nulla, fatti due passi per smaltire almeno in parte e soprattutto solo chi ne aveva voglia, via a letto per affrontare la gita del giorno successivo.

UNO SCORCIO DI SPELLO LA SERA

Un’altra bellissima mattinata si preannuncia consumando la colazione sulla terrazza dell’albergo: ci aspettano le famose cascate delle Marmore dopo aver ritrovato per l’occasione anche il famoso preparatore “di Matte” Duilio Giovanardi: negli anni ’70 ed ’80 moltissime AR51 Alfa passarono infatti dalle sue mani per la preparazione alle gare di trial (e molte di queste erano vincenti!), ed è un vero onore che egli sia stato presente con noi almeno durante la giornata del lunedì, a festeggiare tra l’altro la partecipazione al raduno dell’ultimo suo prototipo con motore Alfa V6 ora di proprietà del nostro amico Cesari di Fabriano …. Partiti ancora dall'usuale ritrovo presso l'officina Magni, lungo il tragitto è doverosa la tappa presso un frantoio per acquistare un olio extra vergine che non si trova altrove (parola di Franco), e finalmente dopo il bel percorso lungo la Val Nerina si arriva nei pressi delle Cascate.

LE CASCATE DELLE MARMORE


Lo spettacolo è facilmente immaginabile dalle foto riportate a margine, come pure il fresco ristoratore lungo i vari percorsi che si diramano per la visita . . . sicuramente la GO-PRO (piccola telecamera portatile da attaccare anche al bordo del fazzoletto per immortalare ogni momento delle proprie avventure) renderà inidimenticabile anche questa meraviglia della natura.
I quattro passi della visita hanno irrimediabilmente stimolato l’appetito dei Mattisti che prendono velocemente la strada della vicina trattoria per quello che si rivelerà un pasto luculliano: ottimo e abbondante come si dice in mensa militare …. Penne al tartufo, pappardelle al cinghiale strangozzi al pomodoro e peperoncino dopo un abbondante antipasto e seguiti da abbacchio alla brace con altre leccornie (vedi documentazione fotografica) innaffiati da vino, acqua fresca, allietati dal dolcetto (chi ha avuto la forza di mangiarlo) ….. non ci sono ulteriori parole ….. e il raduno si è chiuso in bellezza.

IL PROMETTENTE ANTIPASTINO ...


Alle 16,30 circa nei pressi del bivio per Spoleto dove solo Franco ed Enzo hanno deciso di soggiornare per la notte i Mattisti si sono salutati con soddisfazione e la promessa rinnovata di un prossimo raduno altrettanto indimenticabile.
Si ringraziano: in special modo Stefano Magni per la sua disponiblità ed organizzazione come la simpatica moglie Roberta, il mitico Giovanardi per la sua eccezionale presenza.
Inoltre tutti i partecipanti: Armando Gottardo, Mirio Biagi, Enzo Blengino e famiglia (ma con la Matta a casa), Sabatino Quaranta, Giuliano Billeri, il presidente Camep Liborio, la Famiglia Cesari al gran completo da Fabriano, Enrico (stavolta il più distante dei partecipanti), Achille.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prima .....

 

.... dopo ....

... effetti del pasto sui mattisti .. d'epoca .... !!!

arrivederci al prossimo raduno ....

 

Ahh . . . dimenticavo : GO-PRO vs NOVELLO MATTISTA 1 A 0 ! NON SI E' NEPPURE ACCESA .... NON HA RIPRESO NULLA .... E QUALCUNO IGNARO CHIESE ANCHE : ..." MA NON SI PUO' MICA VEDERE QUELLO CHE SI RIPRENDE ???!!!" .... PARE DI NO .... MAHHH .

POCO MALE , I RICORDI PIU' BELLI SONO QUELLI CHE RIMANGONO NELLA MENTE .... AL PROSSIMO RADUNO MATTO.

 

 


 

Anno 2014

"Con la Matta sulla Strada degli Eroi"

12 - 13 luglio
17° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

 

Nel week-end dei giorni 12 e 13 luglio 2014 si è tenuto il 17° raduno del Registro Alfa Romeo Matta. Le vetture (AR51 e AR52) che hanno partecipato sono state una decina, ed e' stato un vero piacere accogliere e conoscere due nuovi simpatici equipaggi Matti (con due AR51) al loro primo raduno Matto: Massimo Cremascoli e Jessica ed i fratelli Gabriele e Filippo Valli con Simona e Milva. Immancabili poi: Armando e Leonardo, Claudio Alessandra Carlo Maria ed il piccolo Ascanio che ha fatto compagnia alla coetanea Matilde con Cecilia Giacomo ed Enrico; ovviamente Franco ed Alessandro, I Pennoni con Enrico e i due figli, Mirio con Angela, Mattia con il secondo Giacomo.

Quest’anno abbiamo scelto le strade della “Grande Guerra” in omaggio al centenario dell’inizio di questo tragico evento che tante vite ha sacrificato e che ha pure lasciato moltissime tracce nel territorio alpino Veneto/Trentino/Friulano soprattutto, ma non solo. L’interessante programma si è sviluppato tra le Provincie di Vicenza e Trento abbinando alcuni percorsi paesaggistici impareggiabili delle Piccole Dolomiti e degli Altipiani Trentini di Folgaria / Lavarone e dell’Altopiano Veneto di Asiago, con un paio di visite prettamente storiche ai due Musei Trentini statisticamente più visitati, dopo quello del Castello del Buonconsiglio di Trento.
Ma .... andiamo con ordine: venerdì il prologo serale alla Birreria Summano situata nel limitrofo paese di Velo d’Astico …. Inutile proseguire nella descrizione e lasciamo immaginare al lettore come si siano svolti i fatti tra birre filtrate e non, bionde rosse e brune (dietro compenso si forniscono informazioni più dettagliate .... mogli rimaste a casa fate le vostre GENEROSE offerte !!), e soprattutto fortuna volle che la strada del ritorno verso l’albergo fosse piuttosto diritta e senza Polizia Urbana (l'etilometro, se utilizzato, sarebbe andato in tilt) !
Smaltito il tutto, la mattina successiva puntuali alle 9 si parte da Schio .... però per attraversare la cittadina ci si impiega come attraversare Milano all'ora di punta .... ! Raggiumgiamo non senza qualche imprevisto la località di Valli del Pasubio e poi con breve ma incantevole salita il Passo Pian delle Fugazze: purtroppo al passo la Matta di Enrico Penno dà forfait .... Dopo una veloce capatina all’Ossario costruito per commemorare le vittime delle sanguinose battaglie di mine svoltesi soprattutto tra il 1916/17 sul vicino Pasubio e ritirati al Passo i cinque permessi speciali concessi per poter percorrere la famosa “Strada degli Eroi” fino alla Galleria d’Havet, le mitiche Matta si sono inerpicate lungo la splendida strada militare sterrata per circa 8 chilometri tra paesaggi indimenticabili delle Piccole Dolomiti, spaziando poi dalle Dolomiti Trentine fino alle Alpi Lombarde. Raggiunta la Galleria d’Havet e parcheggiate in buon ordine le accaldate compagne di viaggio, i Mattisti hanno intrapreso una salutare passeggiata in piccola salita di circa 40 minuti per raggiungere il Rifugio A.Papa (Cai Schio, circa 2000 m/slm) situato alle Bocche del Pasubio: storico punto di partenza per la visita al Monte Pasubio ed ai suoi due Denti (Italiano ed Austriaco), fatti saltare in aria dai due eserciti durante le tristi battaglie di mina in galleria. Purtroppo nel frattempo il meteo si guasta un poco ed impedisce, a causa delle nuvole, di poter godere appieno della maestosità del luogo e di tutto il contorno storico, tuttavia per chi non conosce la zona qualche cartolina ricordo acquistata al Rifugio ha lenito il disappunto ! Una volta consumato l’abbondante ottimo e ben innaffiato pasto preparato dal gestore del Rifugio Sig. Leonardi riprendiamo il cammino verso le amate … Matte … Per fortuna ci viene risparmiata la pioggia, anzi prendendo la via del ritorno verso Passo Pian delle Fugazze qualche sprazzo di sole fa capolino tra le nubi; si marcia quindi in direzione di Rovereto che costituisce la successiva e storica tappa pomeridiana del Raduno e dove era prevista la visita guidata al famoso Museo della Guerra, e quello di Rovereto è uno dei più importanti di tutta Italia. La sede del Museo è posta nello splendido e celebre Castello che già da solo vale un viaggio per sua la visita; grazie alla competente e simpatica guida abbiamo potuto capire e conoscere molte delle particolarità della I GM, e non solo, dato che all’interno il Museo stesso ha alcune sezioni dedicate alle divise dai primi dell’800 in poi, alle armi medievali, alle armi ed artiglierie della I GM. Al termine dell’interessante visita siamo accolti purtroppo all’uscita da una pioggerellina insistente, e ci dirigiamo di buon grado diretti alla tappa serale della prima giornata che prevedeva la salita attraverso la Val Terragnolo in direzione Serrada, Folgaria e poi l’arrivo in albergo a Carbonare-Lavarone, l’ottimo e nuovo Garnì Elbele e la successiva cena presso l’attiguo Ristorante Cluny che ha proposto un menù trentino consumato avidamente, soprattutto dal … gruppo giovani Mattisti (età dai 15 ai 20, ahinoi e beati loro ….) nonostante la distrazione continuamente proposta loro dalle giovani ed avvenenti atlete dei Campionati Mondiali di Orienteering che si svolgevano quella settimana proprio tra Asiago e Lavarone, ed il cui programma prevedeva una grande festa il sabato conclusivo fatalità proprio al Cluny, con abiti succinti, balli, scherzi tra tutti gli atleti partecipanti ….
Certo è che i due Giacomi, Ale e Leonardo hanno dovuto attingere alle riserve di collirio tanto hanno strabuzzato gli occhi ..... !!! Stranamente, ci viene riferito dal gruppo giovani Mattisti che i più seri e composti nel seppur scherzoso ambito, erano proprio i nazionali Italiani ….. Almeno per una volta !
Dopo una buona dormita la domenica mattina, a dispetto di tutte le funeste (ed errate!) previsioni meteo del giorno prima, si aprono le finestre e si annuncia davanti a tutti una splendida giornata di sole con bellissime e rade nubi candide attorniate da un cielo color cobalto; il sorriso spunta e permane pensando all’interessante appuntamento che ci attende in mattinata: la visita guidata al Forte austriaco Belvedere/Gschwent. Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Lavarone/Carbonare viene anche concesso in via speciale alle “Matte”, grazie all’interessamento dell'amico Mattista Fabio Braidotti e del suo accompagnatore Matteo aggiuntisi proprio la domenica, il permesso di arrivare fino all’interno del piazzale del Forte Belvedere/Werk Gschwent percorrendo la strada di accesso normalmente chiusa al traffico: non si è persa la ghiotta occasione per una foto ricordo unica e memorabile, anche per gli stupiti custodi del Forte.
Indimenticabile anche la visita guidata all’interno di Werk Gschwent dove, oltre alle ottime spiegazioni verbali ricevute dal personale, si è avuto modo di apprezzare l’ottima struttura di supporto audio video: i suoni assolutamente realistici, con i comandi alle truppe, gli scoppi, gli spari, le artiglierie ed i rumori di servizio del forte con i video digitalmente riprodotti direttamente sulle pareti del Forte, lasciano i visitatori a bocca aperta donando un realismo che si imprime nella mente dei grandi e nella fantasia dei più piccoli.
Accolti ancora dal sole all’uscita dal bellissimo Forte dal quale si gode di un'ampia e panoramica vista sul Cimone, sulla Val d'Astico e sui monti circostanti, con ben impressa nella mente l’indimenticabile vista delle Matta ai piedi del bastione, Ci dirigiamo verso l’ultima tappa del week-end: Malga Campovecchio, che dovrebbe accoglierci per l’ultima scorpacciata memorabile. Prima di arrivare però ancora una trentina di chilometri per poter apprezzare tutto il paesaggio che attornia Lavarone, dirigendosi prima verso Luserna, che domina la Val d’Astico, e poi verso l’altopiano di Vezzena con altri Forti austriaci della I GM e con i famosi prati e pascoli verdi dei pendii che lo attorniano che preannunciano, attraverso la Val d’Assa, l’arrivo all’Altopiano di Asiago. Preso il bivio del Ghertele ed oltrepassato l’omonimo ponte dopo l'ennesima fermata per abbeverare i cavalli .... della Matta di Massimo /consuma più acqua che benzina .... peccato che la si debba versare nel radiatore e non nel motore !!!), imbocchiamo una carrareccia ex-militare che permette di prendere quota aggirando da Nord il M.te Verena per circa 9km. Il tempo si rannuvola un poco, ma qualche goccia non impedisce ai Mattisti più eroici di scoprire la vettura per meglio gustare l’ascesa a volte irta (si raggiungono i 1700 m/slm), ed ai più sfortunati di dover ancora (!!!) ... ogni tanto rabboccare l’acqua del proprio radiatore senza però dover patire anche la pioggia (oltre invece al già sicuro “conto salato” del proprio meccanico!). Lasciando a lato alcune Malghe, i Mattisti arrivano finalmente alla Malga Campovecchio: il bravissimo malghese Luca, con la sua famiglia, accoglie tutti calorosamente, e vicino al camino, grazie anche all’abbondante vino bianco e rosso, i partecipanti si scaldano gli animi e non solo ….. Pasta, tosela cotta, polenta abbrustolita funghi e poi affettati e formaggio stagionato di malga con l’immancabile sopressa veneta fanno incrementare di non poco gli sforzi che poi le camionette dovranno affrontare per poter trasportare i propri equipaggi, sebbene oramai sarà tutta discesa ! E per fortuna che i primi chilometri sono diritti anche stavolta, perché la grappa bianca e di prugna è scorsa a fiumiciattoli lungo le tavolate (oltrechè al vino, naturalmente, e di quello a cascate)…. Ritornato il sole, gustata la bella discesa verso Pedescala e giunti in fondovalle, già la malinconia fa capolino e serpeggia tra i restanti equipaggi; giunti nuovamente a Schio i saluti più commoventi sono stati soprattutto tra i due baby Mattisti più piccoli (10 anni scarsi in due) : Ascanio dice a Matilde ed al papà di lei: “Ma io volevo giocare ancora con Matilde …. Non voglio che andate via …. !” Anche i più grandi, ad esser sinceri, avrebbero voluto “giocare” ancora ….
Un ringraziamento particolare a tutti gli amici mattisti che hanno partecipato, compresa la bassotta Milva. Inoltre: al gestore del Rif. Papa Sig. Leonardi, all’Amm.ne Com.le di Vallarsa, al Museo di Rovereto, all’albergo Elbele e rist. Cluny di Carbonare Sig. Giorgio, all’Amm.ne Com.le di Lavarone, al Forte Belvedere.
Arrivederci al prossimo Raduno, … peccato per chi non verrà … !!

 

 

A Schio, presso l'Hotel Noris

 

Arrivo a Passo Pian delle Fugazze

 

I mattisti confabulano .....

 

Anche Ascanio fa le sue foto ....

 

All'Ossario del Pasubio, nei pressi del Museo.

Lungo la Stada degli Eroi, il paesaggio.

 

 

 

Carlo Maria Giudice e Giorgetti Alessandra, Ascanio e Claudio (ehm, sarebbe quello più vecchio. anzi .....visto il raduno , d'epoca !!).

Strada degli Eroi, in attesa .....

.... della Matta che fuma ..... !!

Alla Galleria d'Havet

 

In galleria ....

L'ultimo tratto prima del Rifugio Papa

Se Magna ...... al Rif. Papa

Sulla via del ritorno alla galleria d'Havet

Il futuro .....

 

Ben pasciuti ... ci si avvia verso le Matte !!

 

Uelà .... lì in loggione, in fondo ... cosa fa quel cofano aperto appena finita la discesa ....sarà mica che qualcosa fuma ???

Mhhhh .... SiSISISISI .... Mattista alla guida ...

Al Museo della Guerra di Rovereto

 

Due foto della visita.

 

Domenica ... bel tempo !

 

 

 

A Forte Belvedere

 

 

Sulla Strada del Ghertele, verso Malga Campovecchio

 

Dopo il pranzo alla Malga

 

 

 

 

 

 

 

 

Selfie ..... !!

Milva ..... !!!! Vista da Matilde .... !!!!!

.... Solo perchè questa foto l'ha fatta la mia impareggiabile Matilde !!!

   

 

 

GRAZIE A TUTTI, COME AL SOLITO ANCHE QUEST'ANNO PECCATO PER CHI NON E' VENUTO .....

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO RADUNO DEI MATTISTI.

BUONA SALUTE A TUTTI VOI !!

 

 


"Raduno Historica "

12 aprile 2014

CLICCATE SUL LINK PER VEDERE IL FILMATO DEL RADUNO

FILMATO RADUNO E MACCHINA DEL VENTO

 

IIl 12 e 13 aprile 2014 abbiamo partecipato con alcune vetture del nostro Registro al 40 anniversario della fondazione del Club Historica, portando tra le altre anche la famosa Matta con elica, che col suo rombo da aereo ha riscosso un grande successo e suscitato molto interesse e curiosità. Il raduno si è svolto nella bellissima tenuta La Torre a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, dove i presenti hanno potuto visitare l' interessante Museo Memoriale della Libertà ed anche il mercartino di militaria, oltre a vedere una parte della vastissima collezione di veicoli storici di proprietà del padrone di casa Edo Ansaloni.
Il tempo incerto non ha invogliato molti appassionati a partecipare, ma le Matta presenti hanno fatto la loro ottima figura in mezzo a tanti mezzi assai più comuni; in particolare ringraziamo l' amico Massimo Vannucci che è giunto da Prato a bordo della sua bella AR 51 ben restaurata.

 

 

 

 

 


 

 

Anno 2013

"Con la Matta sui Tre Confini

sulle tracce di Julius Kugy"

13 - 14 luglio
16° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

 

Per il sedicesimo raduno del nostro Registro abbiamo scelto il Tarvisiano, grazie al nostro amico Mattia Chizzola che ci ha aiutato ad organizzare le visite ai bellissimi luoghi attorno ai "Tre Confini". Sei le Matta presenti : un grazie a Mattia Monica e Giacomo, Franco, Armando, Mirio e Angela, Enrico con Pennetto e Pennino, Enrico e Giacomo; un saluto anche agli amici di Mattia con la Land Rover 88 che si sono aggiunti per la giornata del sabato.
Si comincia con l'arrivo dei mattisti a Camporosso: stavolta è puntuale all'appuntamento anche il mitico Mirio , sebbene sempre con il cellulare in mano a controllare i suoi "paggetti" in giro con i trasporti automobilistici (e che spesso purtroppo nel passato hanno avuto problemi insormontabili tali da obbligarlo al rientro dai luoghi ed alle ore più disparate ....). Armando invece, seppure con la testa appena rifatta (non i capelli .... la testata del bialbero ...), consuma circa 8 kg. di olio per l'avvicinamento (stavolta gli stakanovisti sono due: Armando, al solito, ed Enrico e Giacomo che alla fine totalizzano nel fine settimana circa 650km rigorosamente e tutti in matta), ed anche il motore della civile di Enrico sputa un poco d'olio dal coperchio valvole di sinistra, problema prontamente risolto "ai box" nella mattinata successiva .... dalle 06.00 alle 07.00 !!
Naturalmente la cena di venerdì è come al solito un ottimo prologo dato che per noi, mattisti veri, il motto .... "chi ben comincia .. a mangiare .. è già a metà dell'opera .... " è una filosofia di vita !
Dopo la nutrizione e una buona dormita ed anche una abbondante colazione per affrontare bene la giornata, si parte: siamo all'Hotel Spartiacque .... venti metri più giù e l'acqua dei torrenti va in Adriatico, venti più in là ed invece la foglia caduta sulla superficie dell'acqua arriva in .... Mar Nero .... !!! Niente male ....
Prima tappa della nostra avventura Matta di quest'anno è il Monte Forno più conosciuto come "Drei Landen" , monte dei Tre confini. In quel punto infatti si toccano i confini di Italia, Austria e Slovenia (una volta Jugoslavia) .... c'è purtroppo però chi non arriva neppure ai piedi della salita e poco dopo aver attraversato il confine .... la Matta civile di Franco, nonostante le amorevoli e continue cure probabilmente sentendosi all'estero e troppo lontana dalla sua casa nel cuore della patria dei motori , gli fa un dispetto irreparabile e macina l'ennesimo ingranaggio dello spinterogeno; malauguratamente stavolta anche l'ingranaggio avvitato all'albero a camme si spanna, il ricambio non c'è e la matta forzatamente deve rimanere sul posto, in Slovenia a Ratece dove l'amico Janez Kavalar la sorveglierà fino al giorno dopo (Janez ... lo stesso che alla domanda di Mattia sulla percorribilità della strada forestale in preparazione del giro gli ha risposto letteralmente ... " .... strada ? Strada sxe strada .. serve per macchine ... dove c'è strada passa macchina, dove non c'è strada non passa macchina ....che problema ... " esattamente come in Italia insomma !!!).
La salita ai tre confini si svolge senza ulteriori antipatici intoppi e tutti arriviamo in cima dove però la giornata quasi uggiosa e umida per il caldo impedisce l'estendersi dello sguardo alle meravigliose vallate attorno: le foto sui numerosi cippi commemorativi si accavallano .... una con il cappello, una senza, una con Balto, una con la coda di Balto, una in Italia, una in Slovenia una in Austria .... tutti soddisfatti, alla fine del servizio fotografico si riparte con destinazione Kraniska Gora, Passo Vrsic e valle dell'Isonzo (Soca, in Sloveno).
Oltrepassato il centro di Kraniska, ci dirigiamo verso la salita che ci porta al Passo Vrsic che in sostanza è uno dei bastioni ai piedi del gruppo del Triglav, già da alcuni mattisti toccato durante il mitico raduno del 2002 in occasione dell'Anno Internazionale della Montagna: la salita è bellissima e si colgono con lo sguardo gli impervi ed altissimi ghiaioni fino alla cima innevata .... veramente superbo.
La giornata volge al bello, il sole in cima al passo invita ad una sosta per una bibita presso il bel rifugio, dopo aver spiegato ad una comitiva francese le caratteristiche delle nostre Alfa .... altro che "Grandeur francese ...." .... loro non hanno mai fatto vetture di tal fatta .... qualche" jeep" americana in concessione con la Hotchkiss e poco altro comunque insignificante per i "puzzoni" cugini francesi .... !

Si armeggia disperatamente ma purtroppo stavolta non c'è verso, manca il pezzo rotto ...... !!!! La prossima volta ne porteremo .... due !!

Le matta esposte in cima al Monte Forno Drei Landen

Foto di gruppo in cima al Monte Forno, all'incrocio dei tre confini Italia Austria e Slovenia ....

Foto di gruppo con le Matta ... ed un Land

 

Le Matta sul Passo Vrsic. Il cappello di Giacomo, un bel ricordo del nonno .....

Le spiegazioni ai cugini francesi ..... Voilà .... !

Buono il grissinone ........

L'accogliente rifugio sulla sommità del Passo Vrsic .... !

 

 

Terminata la bibita, abbeverato Balto, ..... fatto qualche bisognino anche noi grandi ..., l'ora volge al desio .... cioè al pranzo .... Per cui giù per la vertiginosa discesa lungo le curve che ci portano a Trenta in alta valle d'Isonzo e ad una quindicina di minuti da lì arriviamo alla trattoria preavvisata del sopraggiungere della carovana Mattista : la mitica Tina ci aspetta per attenuare i morsi della fame con grigliate miste ed il dolce .... il dolce, ... come si chiamano .... LE PALACINKE !! (Orpo che fatica ricordare stò nome !!!). Terminata anche la tappa a tavola, scopriamo da un "indigeno" che la locanda che ci ospita era, al tempo del Fascio, una caserma dei Carabinieri (lì una volta era tutta Italia, con Istria e Dalmazia ...). Pertanto foto ricordo per i nostalgici e ripartenza verso il Passo Prédil continando a percorree la meravigliosa valle dell'Isonzo in Slovenia. Giungiamo a Bovec e ritroviamo l'entrata della famosa galleria di Bretto, collegata alla miniera di Cave. Tale manufatto meriterebbe una interessantissima digressione che per brevità qui evitiamo rinviando chi fosse interessato a cliccare sul LINK Galleria di Bretto. Molto brevemente vi diciamo che dalle vettovaglie custodite sopra l'abbondante acqua che sgorga sul fondo della galleria, essa attualmente è ... il frigorifero dei Pompieri e degli abitanti di Bovec !
Acqua cristallina, paesaggi meravigliosi, cenni storici .... il viaggio dura un attimo e non ci accorgiamo neppure ( ... o quasi .... !!!) dell'acquazzone che ci coglie mentre attraversiamo il confine per il rientro in Italia .... Il sole ritorna e noi ci troviamo a percorrere la statale lungo il Paese di Cave, quasi spettrale da lì, che visiteremo il giorno successivo. Rientriamo verso Tarvisio: non possiamo lasciarlo senza aver visto anche i Laghi Fusine e perciò la nostra guida (Mattia) ci apre la strada verso i boschi e le strade forestali: ci prendiamo anche qualche improperio da un proprietario terriero troppo geloso del suo personale Eden e della SUA strada PRIVATA (torna in mente Janez...), ma incolumi arriviamo a destinazione (speriamo invece non arrivino multe postume ...). Dopo una breve sosta ci dirigiamo perciò verso il Monte Lussari che domina il Tarvisiano: per la notte ci riposeremo in cima dove è situato un borgo, distrutto durante la Prima Guerra Mondiale e poi ricostruito, con un monastero. Dopo un breve riposo ed una salutare doccia ci si ritrova assieme per la tappa della cena serale tra ottimi e ricercati piatti, ottimo vino, ottimi amici .... una chiacchiera tra motoscafi e motori .... ci porta a gustare alcune grappe locali ! E' finita anche questa tappa purtroppo .... e poco importa se fuori piove, siamo stati bene, assieme, e ... abbiamo riempito le pance come degli otri !

Se magna se magna .....

Consegna degli omaggini ....... Matti!! Molto apprezzati .... ottima idea Franck Mack Melott !!!

I Penno ridono ...... manca la femmina della famiglia .... ed i topi ballano ..... !!!! Inevitabilmente ......

Due Jack ed un Leonardo ... non da Vinci.

 

LA PALACINKA !!!!!!!

Per i due mattisti DOC, rigorosamente alla cioccolata

Foto all'esterno della Locanda Tina, ex caserma dei Carabinieri al tempo del Fascio.....

Giacomo sul trenino che veniva usato dai minatori per percorrere la Galleria di Bretto, a Bovec.

Un momento di riposo per Monica Chizzola ........

Entrata della Galleria di Bretto con il trenino e la tettoia.

L'arrivo in cima al Monte Lussari, con l'ex convento.

Dopo la dormita, per qualcuno difficoltosa a causa dell'ingorgo "stradale" causato forse dalle troppe "tappe gastronomiche" del sabato, ci si ritrova di buon mattino con una splendida e soleggiata vista a consumare la colazione.
Dopo aver salutato l'amico Jure, gestore della Locanda Al Convento che ci ha ospitato, fatte le foto di rito a ricordo dello splendido e troppo breve soggiorno, e dato un ultimo sguardo al meraviglioso panorama da lassù, ci dirigiamo lungo la strada forestale che ci porterà a Tarvisio verso Cave del Prédil: abbiamo prenotato la visita al Museo Minerario ed anche alla parte visitabile della Miniera, ormai chiusa da anni per l'attività estrattiva. Avvicinandoci al paese rivediamo il complesso assieme dei fabbricati che erano dedicati alla Lavanderia (tutte le lavorazioni del minerale si svolgevano sul posto, e così venivano definiti i relativi capannoni), l'entrata "storica" dalla quale inizieremo la visita all'interno, la nuova entrata con gli ascensori (primi anni sessanta), tutti i fabbricati che erano da contorno quando il paese brulicava di minatori e famiglie (nel massimo splendore dell'attività mineraria si contavano in paese circa 4000 abitanti ....). Entriamo nel Museo Minerario per la visita guidata che ci informa sulle caratteristiche e sulla storia della miniera, come pure del Paese ad assa strettamente collegato: la guida al museo è la figlia di un ex minatore, che ha deciso di rimanere lì .... , oggi il paese ha qualche centinaio di abitanti e nessun servizio sociale. Dopo l'interessantissima descrizione sulla storia della miniera e del suo contorno, ci accingiamo a visitarne una parte interna .... anche qui le guide non sono due persone qualsiasi : si tratta di due ex minatori dei quali l'uno era destinato alla manutenzione elettrica (all'interno occorreva collegare, illuminare le gallerie, ecc.) e l'altro era un "fuochino" cioè l'addetto alle mine. Risulta difficile descrivervi le sensazioni e l'emozione che abbiamo provato percorrendo il tratto di galleria con il trenino che usavano i minatori, ascoltando i racconti di vita vissuta dei due ex-minatori : un grandissimo peccato per chi non ha partecipato al nostro giro non essere stati con noi in questa occasione, un luogo quasi mistico una volta giunti al suo interno.
Dopo aver ringraziato i due, ed essere ritornati fuori alla luce del giorno, contenti per la visita che resterà fra i migliori ricordi di tutti i nostri raduni, prendiamo le nostre eroiche Matte e ci dirigiamo verso la fine del nostro raduno ... la tappa culinaria del Montasio ! Prima però costeggiamo il Lago del Prèdil e ci fermiamo per fare un bagno, anzi , i più eroici fanno il bagno .... i più giovani insomma ... accompagnati anche da un incredibile cane subacqueo ! Sì, egregi amici, il cane di Mattia è un sub ..... si immerge con la testa trattenendo il fiato e recupera i sassi che il suo padrone gli lancia, riemergendo sbuffando poi come un qualsiasi bipede !!! Balto è un fenomeno !

 

Vista notturna del complesso del Convento di Monte Lussari.

 

Splendido panorama dal Lussari

Le matta in partenza .....

Il mattista soddisfatto .......

Un Giacomo pensieroso ...

Lungo la discesa per la strada forestale ... "strada sxe strada ... serve per machine ..."

 

Le Matta a Cave del Prèdil, sulla destra si intravede il Museo Minerario.

Il monumento all'esterno della vecchia entrata della miniera; sulla destra si intravvedono i vagoncini di un trenino, dietro il monumento c'è l'entrata della parte visitabile della miniera.

Foto di gruppo all'interno della miniera, nei pressi di un altare dedicato alla "Madonna" dei minatori, Santa Barbara.

Uno de carretti che trasportavano il minerale estratto.

All'interno della miniera sul trenino dei minatori.

La tavolata al Rifugio malga Montasio.

 


Dopo aver visto anche questa .... il cane subacqueo; comincia qualche guaio sulla matta di Enrico : si spegne improvvisamente con un crepito .... fusibile andato .... ma lì in mezzo ai monti dove sono i fusibili, e perchè l'incauto Mattista non ne ha una scorta appresso ?? ..... C'è però l'immancabile e insostituibile Mirio .... Mirio hai un fusibile ?? Lui ci pensa un attimo, dice di no .... poi ci ripensa "... sì .... ce l'ho !" .... Infila la mano tra i cavi del suo cruscotto e ne estrae uno dal suo portafusibili ... " tieni qua ...." sbotta .... " qua funziona tutto .... non si è spento niente ..... anche senza questo ... a me alooora questo non serve a niente .... ! Tieni qua ..... " GRANDE MIRIO!!!
Lungo la salita ci rendiamo poi conto che il problema non era il semplice fusibile ma un corto circuito più grave, ma in qualche modo si arriva in cima all'altopiano del Montasio (con la matta di Enrico a spinta) e si pensa a godersi il panorama ed all'ultima tappa culinaria (eccessiva !) del raduno .... Dopo aver riempito la panza, esserci ripromessi la partecipazione ad altre meravigliose giornate assieme, aver ringraziato vicendevolmente tutti ..... siamo ripartiti per il rientro, chi con la matta, chi per recuperare la propria rimasta sfortunatamente per strada, chi per il ricovero della stessa nel garage dietro il Montasio, chi per caricarla nel furgone ..... anche questo raduno purtroppo è finito, lasciandoci però dei grandi e bei ricordi nel cuore.

 

 


 

 

Alcuni mattisti del Registro hanno partecipato al primo raduno di mezzi militari storici organizzato a Borgo val di Taro, in data 9 settembre 2012. Il raduno era intitolato alla memoria del papà del mattista Alberto Molinari; vi hanno partecipato 4 Matta del Registro, mentre il nostro amico Leonardo Diani questa volta al posto della Matta è arrivato da Bergamo a bordo del suo Steyr-Puch Pinzgauer . Al raduno erano presenti oltre 50 veicoli, in gran parte Jeep Willys, un paio di Campagnola AR 76, qualche Dodge ed alcune moto; di seguito alcune foto:

 

 


 

 

Anno 2012

"Con la Matta sul Cimone"

7 - 8 luglio
15° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

Nei giorni 7/ 8 luglio 2012 si è svolto il consueto raduno annuale dei Mattisti. Anche quest'anno è stato un successo sia per la partecipazione notevole (13 vetture presenti) che per la qualità delle stesse come pure per i luoghi visitati e la serenità con cui sono passate le due giornate assieme. Il consueto prologo svoltosi il venerdì sera ha visto la partecipazione dei più "affamati" . . . infatti la prima prova speciale si è dimostrata subito ardua per il . . . fegato . . . dei mattisti ! Gnocco fritto, tigelle e affettati con abbondante vino in bottiglia (lambrusco ovviamente , non Pinot Nero) hanno messo subito alla prova gli organi più delicati dei mattisti ! Ma la tempra è forte ed infatti la mattina successiva tutti pronti alla partenza con l'arrivo degli ultimi mattisti.

Dopo avere espletato le formalità per l'accesso alla strada del Cimone, Franco e il mattista Aldo si pongono alla guida delle colonna : dopo aver attraversato Fanano, subito salita per arrivare alla prima tappa con una interessante e famosa fontana dagli effetti miracolosi: la sorgente del "Faggio Secco" (già il nome è tutto un programma, se il faggio è secco . . . ma quali effetti miracolosi . . .!) . Solo chi aveva la moglie al seguito ha potuto testimoniare la bontà di tali effetti (del faggio ... secco (sic) ... appunto ... ma dipende dalla moglie) ! Per gli altri basta la fede nel racconto di Aldo . . . Dopo la breve sosta per rinfrescarsi e dopo essersi sottoposti alle prime domande del quiz Matto . . . (eh sì, quest'anno c'era anche il quiz con domande Matte alle quali i mattisti dovevano rispondere PER SCRITTO pena . . . il declassamento a lavapiatti . . .) , si arriva al Cimoncino per bere un giusto caffè e far trascorrere qualche minuto tra una chiacchiera e l'altra. Poi si riprende la strada per arrivare quasi in cima al Cimone (quota 2.750 circa) dove termina la strada percorribile nei pressi di Piancavallaro: appena scesi un profumo particolare e buonissimo ci accoglie: Aldo spiega che è determinato dal particolare terreno e dall'erba pure particolare che cresce su quei pendii . Averne potuto mettere un poco in un barattolo e portarlo a casa . . . Dopo le foto di rito con un panorama splendido (una bellissima vista che purtroppo non arrivava fno al mare dato il caldo della giornata), quasi dalla cima del Cimone , sulla strada del ritorno si è svolta la consueta prova speciale "culinaria": questa volta abbiamo variato il tema ed abbiamo consumato un frugale . . . si fa per dire ! . . . pasto "al sacco". Formaggio della Val di Scalve, soppressa veneta, sangiovese, mortadella, lambrusco, salame nostrano (nel senso che l'abbiamo portato noi) e tanto altro . . . insomma c'era tanto ben di Dio che non abbiamo avuto modo di accorgerci che mancava il ristorante, anzi ce n'erano nei dintorni ma non vi si è recato nessuno .... Dopo il giusto riposino (vedi Ascanio . . . più sotto) , partenza per la nuova tappa del sabato pomeriggio dopo avere oltrepassato la sbarra di chiusura della strada militare presso il lago della Ninfa, e cioè il passo della Croce Arcana. Dopo un breve tratto di sterrato siamo giunti nel pianoro del passo dove abbiamo incontrato un altro mattista pistoiese con la sua matta sbarazzina. Ci ha intrattenuto anche un appassionato modellista con il suo splendido modello di aliante radiocomandato (anche Alberto ne ha uno, che avrebbe voluto portare in vista di questa escursione conosciuta dai modellisti perchè questa località è famosa per il suo vento costante, ma la moglie . . . ma coooosa ti porti dietro . . . ! E così niente aliante). Dopo varie chiacchiere, qualche bicchiere di Bonarda dell'Oltrepò Pavese e qualche foto, ripartenza per Fanano e rientro all'hotel. Dopo la meritata doccia la prova speciale alla quale i mattisti partecipano sempre numerosi: la cena che, innaffiata anche stavolta da ottimo lambrusco fresco e frizzante, ha rasserenato gli animi e le . . . budella ! Al termine qualche allegra chiacchiera mattista ed a nanna per prepararsi al doccione della mattina seguente.

 

Subito cominciano i serrati confronti: la mia è fatta così . . . no la mia è più originale ed è fatta cosà . . . !

Prima tappa alla fontana miracolosa ... mirabolanti effetti in tutte le parti del corpo . . . e tutti a bagnarsi in ogni dove!!! . . . mahh . . . in realtà solo qualcuno si è accorto che invece la fontana dove andavano tutti gli "indigeni"(cioè quelli del luogo) era quella successiva ! Questa aveva solo effetti diuretici ...

Massimo finalmente con la sua fiammante Matta fresca di meticoloso restauro.

Vista degli equipaggi al Cimoncino.

L'impareggiabile MotoAle !

Lungo la salita attraverso la strada militare chiusa al traffico veicolare.

 

 

Sosta e foto di gruppo a Piancavallaro

 

La mamma della Matta ! Grazie a Carlo e Alessandra che hanno ricevuto

il premesso da Ascanio . . . di lasciare a casa la Matta e sono

venuti al raduno con la loro "nuova" Land Rover

 

Il bellissimo panorama nei pressi del passo della Croce Arcana

Le Matta Al Passo della Croce Arcana

 

Sulla via del ritorno dalla Croce Arcana

Leopoldo con la sua fedele compagna .... Uè, parlo di quella verde milite .... non della signora in giallo !

Occhi illuminati per i coniugi Diani

 

La domenica mattina inizia con una sorpresa: il tradimento della matta di Aldo (in realtà il fedifrago già non voleva il pomeriggio antecedente percorrere la strada sterrata per giungere alla Croce Arcana . . . perchè la Matta si sporcava un pochino . . . ! La mattina seguente non l'ha portata per non rovinarla ! Altro che ! Dì la verità !!!). In sostanza egli si è presentato con una .... Ahinoi . . . . campagnola . . . Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.

Soprassediamo e riprendiamo il cammino verso Fanano: ci aspetta la cascata del Doccione (è il torrente , non la cascata ... il Doccione) e lì saltano fuori i veri uomini ... chi sarà colui (o colei) che farà la doccia sotto l'acqua gelida ? Sotto vedrete !! Dopo la sosta al Doccione ed una buona passeggiata lungo una strada forestale in località Taburri che ha stuzzicato l'appetito, ci siamo quindi diretti verso la prova speciale domenicale: stavolta la meta era il ristorante Casa Baroni dove abbiamo lucullianamente mangiato tre primi, tre secondi , tre contorni .... tre bottiglie di vino a testa ... tre dolci .... ed alla fine abbiamo tutti tirato anche tre bei r....oni ... Ehm , scusate volevo dire che il cibo , nonostante l'abbondanza, era talmente genuino che non ha creato alcun problema alle delicate (??? sic !!! mahh ... ? delicate ??) interiora Mattiste . . . Immancabile gran finale con le ultime domande Matte: la riconsegna dei fogli con le risposte (penose) e soprattutto la fantasia dimostrata dai mattisti in tale prova ha commosso i due Capi Mattisti che hanno deciso di premiare tutti con qualche cosa: chissà che serva per rinfocolare la luce della cultura Matta. Per la cronaca il primo premio (due vetri parabrezza originali) è andato ad Alberto Molinari che nel quesito finale si è avvicinato di più alla risposta esatta rispetto alla famiglia Penno con Pennone , Pennetto e Pennino agguerriti fino all'ultimo !! In tre non vale . . . ! Dopo l'allegra domenica , purtroppo rientro nel gran caldo con il desiderio di rivedersi con le nostre a....matte !

Ciao a tutti dai mattisti. Al prossimo raduno.

 

Ehi tu lì dietro .... ti vediamo ehhhhh ??

Enrico: ma la Matta quante ruote ha ???? ..... Mmmmmmmmahhhhhh ......

Ahhhh ..... I poliziotti ehhhhhh!!! Con la bella divisa . . . e c'è ancora chi ci crede ....

Gruppo alla cascata del Doccione . . . Aldo ha il Fez dei pompieri .... no no no... scusa dei Bersaglieri !

L'unico VERO ardito mattista a fare la doccia al doccione

Che carrozzeria ...... Ehmm ...... diciamo linee filanti ed un poco ... abbondanti. Nonostante lo spessore da plantigrado , al soggetto vero uomo/mattista è stata poi diagnosticata una bronchite ... una settimana di letto ...

MA NEL TEMPO CHE UN GRASSO DIVENTA MAGRO, IL MAGRO MUORE ..... RICORDATEVELO !!!!!

..... A me ....ronf .... del doccione .... ronf ronf .... non mi .... ronf ronf ..... interessa un tubo, anzi una campagnola.......... ronf ronf ronf

 

 

Nel tempo che due grassi diventano magri .... quattro magri muoiono !!!!

 

 

I mattisti nei pressi della cascata del Doccione

 

Aldo .. ! Mai più al raduno della Matta con la . . . CAMPAGNOLA .... !!! Ahhhhhhhhhh .... che tradimento !!!!!

 

Ascanio indica il punto del fatale incontro di sabato pomeriggio tra la Land Rover I serie del papà Carlo ed una volgarissima Ford Fiesta ...

Ooociooooo che cade .... che massicci .... ? Mahh . . .

Un tavolo mangereccio mattista a Casa Baroni

 

L'altro tavolo mangereccio !

 

E' tutto sua mamma !!! .... per fortuna . . .

 

La consegna del premio matto . . . Dài Franco , con quei ditoni, muoviti!

Pennino, di spalle, osserva . . . dai la prossima volta ti regaliamo qualcosa !

 

Copia del disegno originale con profumo di Moroni su speciale carta perga-menata .... menala meno, dài . . .normale carta da copie economica stile Monti, di un disegno comprato dai marocchini ... và mò là !

 

Ma no Aldo ... non c'è il catalogo dei filmini osè del 1952, quello è il manifesto di Magia Verde

 

 

 

 


1° RADUNO FUORISTRADA STORICI - F.I.F.

Alcune immagini del raduno a cui il Registro ha partecipato

La Matta *50003* "la Matta di Coppi" - prototipo della civile - esposta al Museo Memoriale della Libertà di Edo Ansaloni

Alcune immagini dello splendido giro col quale abbiamo attraversato l'Appennino fra le Province di Bologna e Firenze

 

 

 

Le nostre Matta erano di gran lunga i veicoli più anziani . . .

 


 

 

Anno 2011

"Con la Matta al Rifugio Palmieri - Croda da Lago"

Ritorno al Passato

9-10 luglio
14° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

 

 

Cari amici Mattisti, anche in questa occasione possiamo dire di avere fatto centro. Le due giornate passate assieme ad una decina di equipaggi “Matti”, con l'ormai tradizionale prologo del venerdì sera, questa volta svoltosi all'Hotel Trieste di Cortina d'Ampezzo, di proprietà della famiglia Ruatti con l'amico mattista Andrea, sono state a detta di tutti veramente indimenticabili. Andiamo però con ordine, con le parole e non solo con le immagini, per far partecipi dei meravigliosi momenti passati anche gli amici mattisti che non hanno potuto venire.
Quasi tutti presenti all'appello serale di venerdì 8 luglio, per la "prima tappa" del raduno: ci si ritrova infatti presso l'Hotel Trieste per l'aperitivo offerto dall'amico Andrea e per la successiva cena a base di piatti tipici ampezzani, accompagnati da parecchie bottiglie di vino: solo per Enrico infatti c'era il "rischio" di brutti incontri per arrivare alla meritata branda alla guida della propria Matta, data la poca strada da percorrere. . .

La serata, grazie all'ospitalità di Andrea Ruatti e della sua famiglia che ha ospitato parecchi mattisti presso il suo Hotel Trieste, è trascorsa allegramente tra battute sulla Matta , sulle disavventure lavorative e con qualche barzelletta . . .

L'Hotel Trieste a Cortina d'Ampezzo. Andrea Ruatti è il proprietario dalla fine degli anni 50 di una bella AR52 restaurata, che il padre caricava con il bob negli anni 60 per andare a gareggiare assieme ai campioni dell'epoca . . .

 

La mattina successiva sveglia comoda con il saluto ai "ritardatari Matti" giunti da Milano (a dire il vero dobbiamo complimentarci con Alessandra Giorgetti, Consigliere del RIAR, che con marito e figlioletto è arrivata in albergo circa all'una di notte, pur di essere presente!).
Dopo avere attraversato Cortina tra lo stupore e l’ammirazione dei passanti, si giunge al punto di ritrovo di Via dei Campi dove incontriamo gli ultimi arrivati: Mattia Chizzola con la moglie Monica ed il cane Balto.

Foto di gruppo nei pressi del Piazzale delle scuole di Cortina.

Franco e Alessandro Melotti da Bologna, Armando Gottardo con Leonardo Tatiana e il cagnolino "Otto" da Dolo, Mirio Biagi con la moglie Angela da Imola, Leonardo Diani con la moglie e le due simpatiche e belle nipoti da Bergamo, Alessandra Giorgetti con il marito ed il piccolo Ascanio da Milano, Mattia Chizzola con Monica ed il "peloso" Balto da Udine, Andrea Ruatti da Cortina, gli amici poliziotti Claudio Montagni e Franco Magli rispettivamente da Milano e da Bologna con la vettura della Polizia di Stato, Enrico Checchinato con la moglie Cecilia e "solo" tre dei ben 4 (diconsi quattro!) figli Giacomo Vittoria e Matilde da Padova . . . questi i magnifici e fortunati Mattisti presenti all’appello e pronti sabato mattina ad affrontare la salita al Rifugio Palmieri percorrendo la strada in parte sterrata che porta, attraversando l'Alpe Federa, ai piedi della Croda da Lago.

Dopo la foto di gruppo a Cortina d’Ampezzo, arriviamo in breve alla sbarra di accesso alla strada dove ci attendeva una gentile guardia forestale delle Regole Ampezzane: la carrareccia infatti è chiusa al normale traffico (solo i taxi 4x4 autorizzati possono entrare).

L'attesa della gentile Guardia Forestale delle Regole d'Ampezzo , Cristina Siorpaes, che ci ha accompagnato fino a Malga Federa aprendoci la sbarra di accesso alla carrareccia.

Solo in virtù di un permesso speciale concessoci abbiamo potuto percorrerla completamente. Indimenticabile per tutti il percorso lungo il bosco di Pianoze e Pisandre: la lussureggiante natura, con gli abeti, i pini cembri, i larici, i ruscelli e gli animali al pascolo prendono il sopravvento su ogni altro pensiero e con la loro vista ci riempiono di entusiasmo e di gioia, grazie anche ad una giornata di sole splendido.

Nei pressi dell'Alpe Federa e delle omonima Malga , sullo sfondo il Becco di Mezzodì.

 

Nei pressi di Malga Federa. Sopra, la malga con l'imponente Croda da Lago che si intravede.

Sotto , sullo sfondo spledida vista del Pomagagnon e del Gruppo del Cristallo

Arriviamo quindi alla Malga Federa per una piccola sosta, dove la Guardia Forestale Cristina Siorpaes ci saluta dandoci appuntamento per il pomeriggio e lasciandoci padroni della situazione. Da qui riprendiamo la marcia lungo la strada che si fa ora sterrata con alcuni tratti veramente interessanti, dove è necessario inserire le ridotte, sui quali le nostre Matta mostrano la tutta la loro validità e . . . vitalità: i taxi fuoristrada che percorrono la strada per accompagnare i turisti si fermano per fotografare le loro moderne Land Rover vicino alle “arzille vecchiette”, entusiasti ed ammirati: ricordiamo loro che la Matta in qualche modo nacque frettolosamente da una “costola” della vettura Inglese, a suo tempo ! Poi divenne la vera Matta Alfa Romeo con il motore bialbero, la carrozzeria e tutti gli organi meccanici progettati dal compianto Giuseppe Busso e dai suoi collaboratori.

In prossimità dell’arrivo al Rifugio una sorpresa da parte di Leonardo: le montagne uniscono ed egli ha portato da una famosa vallata bergamasca un’autentica chicca: alcune forme di formaggio della Val di Scalve, da gustare con il miele di castagno . . . Inaspettato ed impareggiabile spuntino che ha quindi aperto la via per il pranzo poi consumato all’arrivo al Rifugio Palmieri – Croda da Lago: qui abbiamo potuto gustare le raffinatezze locali preparate dai gestori del Rifugio, la famiglia di Alverà Modesto di Cortina, innaffiate da succo d’uva per i grandi ed invece pura acqua di fonte per i più piccoli.

Mai visto il cofano di una matta adattato a tagliere di formaggio . . . Mahh . . . I mattisti . . .

Foto di gruppo al Palmieri.

Da qui ha poi avuto inizio anche il previsto trasporto postale straordinario con il quale si festeggiava il contemporaneo decennale del Gruppo Filatelici di Montagna – Cai Sez. di Auronzo: per tale importante ricorrenza è stato predisposto un annullo postale presso il Rifugio Auronzo ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, quale meta finale della nostra prima giornata mattista. Dopo avere immortalato la consegna dei sacchi di posta in partenza ai mattisti prescelti, nei pressi del Rifugio Palmieri al cospetto della Croda da Lago, le Matta sono ripartite alla volta di Cortina seguendo poi la strada del Passo Tre Croci per giungere a Misurina e da qui salire al Rifugio Auzonzo sotto le Tre Cime di Lavaredo.

I Postini Matti . . .

Ma . . . Franco . . . il tuo sacco è più bello e grande del mio . . . vero Balto ?!

Inutile sottolineare la maestosità delle vette e dei paesaggi ammirati lungo il percorso: solo chi ha avuto la fortuna di percorrere queste strade, magari con una vettura scoperta, può comprendere appieno le sensazioni forti che si possono provare; la vista delle Tofane, del Pomagagnon, del Cristallo e del Faloria, dei Cadini di Misurina con il blu cobalto del cielo ed il bianco candido delle nuvole . . . . Meraviglioso.
Dopo una doverosa fermata al lago di Misurina per gustare la vista del Sorapìss e per scattare nuove foto, via per l’erta salita finale lungo la strada panoramica delle Tre Cime: l’arrivo al Rifugio Auronzo ci riserva festa grande con gli amici filatelici e soci del Club Alpino Italiano Sez. Cadorina di Auronzo, con i quali, dopo la consegna dei sacchi postali, le formalità di rito e la timbratura della posta in arrivo, abbiamo condiviso lo spettacolo musicale e la cena organizzati a 2.200 metri di altitudine. Solo per pochi fortunati, dati i limitati posti disponibili, il privilegio di pernottare al Rifugio ai piedi delle Tre Cime e risvegliarsi la mattina successiva con un panorama indimenticabile. Non che sia andata tanto male agli altri, in verità ! Il pernottamento per loro era infatti previsto all’Hotel Miralago, sulle rive del famoso Lago di Misurina.

Le Matta a Misurina. A destra, sullo sfondo, lo splendido gruppo del Sorapìss.

Il gruppo all'arrivo al Rifugio Auronzo.

 

 


Domenica mattina ritrovo per tutti alle 9 circa nei pressi del rifugio Auronzo: per i più allenati (o, se vogliamo, i meno pigri) era infatti prevista un’allegra gita, questa volta rigorosamente a piedi, anche se le Matta scalpitavano, verso il Rifugio Lavaredo e l’omonima Forcella dalla quale si gode la vista tradizionale sulle Tre Cime e sul Rifugio Locatelli.

 

Lo sparuto gruppo di . . . meno pigri a Forcella Lavaredo . . . Alessandro ha disperatamente bisogno di un vasetto di Nutella . . . lo si evince dalla sua espressione . . . ohhh_ohhh_ohhh_ohhh !

Il resto dello sparuto gruppo . . . dietro le impareggiabili Tre Cime.

Dopo la passeggiata l’appetito è stato giustamente stuzzicato e perciò a fagiuolo è seguito il pranzo presso il Rifugio Auronzo, al termine del quale abbiamo salutato gli amici del Cai e del GFM. Ci si è quindi diretti, per l’ultima tappa e la felicità dei più piccoli, alla Malga Misurina dove si è potuta vedere la mungitura delle mucche e gli animali che tipicamente popolano questi luoghi ameni. Ritorno poi a Cortina, questa volta percorrendo la via che da Dobbiaco va a Cortina, toccando il Passo Cimabanche. A Cortina infine ci siamo salutati con un pizzico di rammarico , ma consci di avere vissuto due giornate intense ed uniche.

Magna Magna . . . guarda che panza hai fatto !

Rivolgiamo quindi un sentito ringraziamento al Cai di Auronzo ed al GFM (gruppo filatelici di montagna), alle Regole d’Ampezzo, alla gentile Cristina Siorpaes, al Rifugio Palmieri ed ai suoi gestori, al mattista Ampezzano Andrea Ruatti ed al suo Hotel Trieste di Cortina, ai gestori del Rifugio Auronzo ed a tutti gli amici Mattisti presenti.
Il premio più bello che abbiamo ricevuto sono stati i ringraziamenti e le lodi dei nostri amici appassionati della Matta.

I Mattisti Enrico e Franco.

 

Ritorno al passato . . . ?!

 

1982 - 2011

 

1982 - 2011 : tra queste due foto ci sono ben 29 anni di distanza. La Matta 00552 è la stessa, il proprietario Franco è "quasi" lo stesso (qualche capello in meno ma in compenso qualche chilo in più, i conti tornano!), il luogo, bellissimo, è sempre quello. Solo gli amici ed i parenti trasportati sono differenti. Sul cofano della Matta nel 1982 si era seduto il fratello Marcello, sostituito oggi dal figlio Alessandro; in piedi sul lato passeggero ieri c'era Alex, un amico di Conegliano, sostituito, per via della taglia "similare" (ma parla per te ! Similare io, ma figuriamoci, ci saranno almeno 4 - 5 etti di differenza) da Enrico; accucciata sul sedile destro un tempo c'era la sorella Margherita, oggi interpretata da Tatiana. Gli altri amici che hanno partecipato al raduno si sono gentilmente prestati a ricostruire l' immagine scattata nel 1982, quando le vacanze estive, come ancora accade oggi, erano allietate dalla Matta.

. . . E non è finita qui . . . altre foto "a gò-gò" a breve . . . Ciao . . .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.............Ma tu guarda sto fesso . . . ha abbandonato la matta

. . .ma questa cosa sarà ?? Come funzionerà ?? Coe, si aprirà??.

Il ponte sul fiume Kway . . .

 

 

 

 

 

 


 

Chiacchiere . . . mattiste ?!

 

 

 

 

 

 


 

 

Anno 2011

"Con la Matta in Val di Taro"

11-12 giugno
13° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

 

Quando la passione si abbina all’ entusiasmo ed all’altruismo, le cose non possono che andare bene!
Grazie infatti all’ iniziativa di due mattisti innamorati delle loro AR 51, Alberto e Mirko, abbiamo svolto un bellissimo raduno lungo la valle del fiume Taro, a pochi passi da Parma, città che per molti aspetti è da considerare la seconda patria delle Matta.
Ricordiamo infatti che negli anni 70 e 80 un gran numero di Matta trascorse una seconda giovinezza a Parma e nei dintorni, dove vennero utilizzate da appassionati che le modificarono fino all’ inverosimile per ottenere le massime prestazioni nelle gare e nel fuoristrada più estremo. Ed è curioso notare che molte di esse ancora oggi giacciono nascoste qua e là, tra i paesini della valle, a volte abbandonate ma ancora pronte a rimettersi in moto, se solo gli venisse data la possibilità.
Anche questo 13° raduno ha visto un buon numero di Matta partecipanti e si è quasi eguagliato il record dell’ anno scorso. Ben 13 vetture si sono incontrate, iniziando il raduno sabato mattina a Noceto presso la bellissima villa San Giuseppe, dove la sera precedente i primi arrivati hanno organizzato una festosa e ormai tradizionale cena, allietata dalle specialità che ciascun partecipante aveva portato da casa propria assieme a vini davvero speciali. Al prologo del venerdì erano arrivati, guidando per strada le loro Matta e percorrendo centinaia di chilometri, Enrico Penno coi due figlioli e Leonardo Diani, entrambi da provenienti da Bergamo; Claudio Giorgetti da Milano, Leopoldo Cremonini e Franco Melotti da Bologna, ai quali si sono aggiunti i due organizzatori Mirko e Alberto con le rispettive famiglie che invece risiedono nella zona del Taro.
A questi, il sabato mattina si sono aggiunti gli altri partecipanti, Enrico da Padova, Francesco da Sarzana, Mirio da Imola e l’ equipaggio della Polizia di Stato da Bologna, composto da Franco Magli e Rizzi.
Partita da villa San Giuseppe, la colonna si è incamminata lungo le strade che attraversano il Parco Regionale dei boschi di Carrega, per poi effettuare la prima tappa cultural-culinaria nella zona di Felino, presso un caseificio nel quale si producono le forme di parmigiano reggiano secondo i dettami del relativo Consorzio. Qui abbiamo visto ed ascoltato dal casaro come nasce il famoso formaggio parmigiano, un’ interessante racconto “dal vivo”.
Proseguendo poi il cammino, abbiamo percorso ancora strade secondarie, nelle colline circostanti, ed anche in questo tratto di raduno abbiamo effettuato una sosta cultural-culinaria, visitando un prosciuttificio e scoprendo tante cose sconosciute e particolari inerenti la produzione del tipico alimento.
La mattinata si è ovviamente conclusa con le gambe sotto una bella tavolata, presso l’ azienda vitivinicola Casale del Groppone, dove abbiamo gustato una gran varietà di salumi accompagnati da diversi vini scelti accuratamente per il loro abbinamento.
Durante le soste, soprattutto in questa, ognuno si aggirava fra le diverse matta per verificare su ogni camionetta la corrispondenza dei particolari rispetto alla propria vettura : segno che anche il livello di passione e di piacere nel riportare la propria vettura allo stato originale ha pervaso tutti i nostri amici mattisti; per noi è una grande soddisfazione.
Terminata la stuzzicante sosta, la colonna si è rimessa in marcia seguendo le strade della …“pork valley”, ovvero la zona così simpaticamente soprannominata in quanto vi è concentrato un gran numero di prosciuttifici, nei quali vengono prodotti e stagionati i famosi prosciutti di Parma, seguendo poi strade secondarie che portano a Bardi, gradevole paesino sulle colline dominato da un bellissimo castello. Dopo di che si è proseguito fino a raggiungere Borgo Val di Taro (o, come dicevan tutti, Borgotaro, che pizza ‘sta licenza lessicale Manzoniana…..) dove ci siamo fermati in centro nel viale Bottego per l’ aperitivo serale.
La cena a base di trote, presso un locale poco distante da Borgotaro, ha concluso la giornata: oltre alle trote naturalmente abbondante vino che ha stuzzicato la fantasia di qualche insospettabile facendo trasalire con un simpatico scherzo il nostro Enrico , che è rimasto basito per qualche minuto . . . ma la paglia sarà resa il girno successivo !
Domenica mattina, all’ appuntamento di viale Bottego abbiamo trovato altri due nuovi mattisti: Antonio, medico di Borgotaro che si è presentato con una Matta rossa abbastanza modificata che usa quotidianamente per recarsi al lavoro, ma ne possiede anche un’ altra completamente originale, ed Andrea nuovo entusiasta possessore di una Matta “storica”, quella che venne equipaggiata con i rotoramponi elastici per una scommessa (vedi racconto alla voce “i Mattisti” sul nostro sito).
Il raduno delle Matta ha avuto grande eco a Borgotaro e dintorni, tanto che alla partenza era presente anche una troupe della tv locale che ha realizzato un bel servizio andato in onda sul suo TG. Anche la Gazzetta di Parma ha raccontato il nostro raduno con un breve articolo.
Partiti dunque da Borgortaro, siamo arrivati in breve a Compiano, magnifico borgo medioevale dominato dal maestoso castello che abbiamo visitato. Molto emozionante è stato entrare con le nostre Matta nelle strade del borgo, larghe appena per passarci con le camionette, arrampicandoci sui viottoli in sasso fino all’entrata del castello.
Terninata la visita al castello, siamo poi ripartiti per proseguire il giro su strade dapprima asfaltate e poi sterrate, fino alle pendici del monte Penna, dove i nostri organizzatori (Alberto) ci avevano preparato una graditissima sorpresa: un aperitivo tra i boschi, movimentando mamme, sorelle ed amiche . . . , del tutto inaspettato e molto apprezzato dai presenti. Conclusa la piacevolissima sosta, il giro è proseguito fino a ritornare in prossimità di Compiano, per il pranzo consumato nella veranda del ristorante le Follie.
Il maltempo, che fino ad allora ci aveva graziato, girandoci attorno senza mai veramente disturbare il raduno (abbiamo saputo che il sabato, dopo il nostro passaggio, si sono abbattuti nelle zone da noi attraversate nubifragi intensi che hanno provocato anche una vittima), dopo il pranzo della domenica ha invece cambiato idea ed ha iniziato a farsi vedere. A quel punto, appagati dalle bellissime zone attraversate, gratificati dalla piacevolezza della compagnia, soddisfatti dalla varietà delle libagioni come sempre abbondanti, dopo che Enrico aveva restituito lo scherzo ai Poliziotti facendo sparire il distributore dello spinterogeno, ci si è salutati ed abbiamo concluso il raduno iniziando il viaggio di ritorno a casa sotto una pioggi sempre più intensa che non ha per nulla rovinato il piacere ed il ricordo delle due giornate trascorse in Val di Taro. Grazie a tutti.

 

 

Leonardo taglia . . .

 

Già al prologo di venerdì la ciurma Penno (senza moglie) è senza redini . . .

 

 

Già si aggiravano gli avvoltoi pronti ad artigliare ogni fregola di cibo . . .

Leopoldo con la moglie, Enrico i due birbanti e di spalle . . .?

nuovi mattisti in erba

Chi manca? Dove si va? Quanto manca ? Quando si torna ? Hai fatto il bisognino che stiamo partendo ?

Appunto . . . le idee sono chiare . . . si va di là . . .

 

 

Le Matta in parata alla partenza

 

 

Durante il viaggio verso il formaggificio

 

Le matta all'arrivo al formaggificio

 

 

Le prime fasi di lavorazione

Mamma . . . che voglia . . . mmmhhhhhh

 

Non ci hanno lasciato prenderne neppure una, neanche mezza . . .

 

Non sono piccoli loro . . . sono le forme che sono tante !

Il lavoro per arrivare alle forme.

Le attrezzature.

Verso il prosciuttificio, uno scorcio delle splendide colline Parmensi

 

Ach . . . Passagiiino

 

 

Ascanio fa capolino . . .

 

 

Si sta andando verso il prosciuttificio Massimo . . .

L'andatura si fa sostenuta . . .

 

Cu - Cu !

 

Le Matta verso il prosciuttificio

 

E siamo arrivati . . . Franco, dovremo chiedere la percentuale per questo !

Altrimenti la foto va tolta !

Le spiegazioni prima della visita, interessanti . . . ma mai come la vista ed il profumo dei prosciutti !

 

 

Le . . . salme . . . dei prosciutti . . . in attesa . . . di nuova vita gastronomica

 

 

Ma . . . è un prosciuttificio o un . . . salamificio ???!!!

E cosa nascondi lì dietro , con quell'aria innocente ???

L'avevano detto che era sparito un prosiuutto . . .

 

 

 

Praticamente sono alto . . . 4 prosciutti !! . . . Ma quanti ce ne sono . . .

Mirio . . . Sniffa . . . notare l'occhio abbassato, la concentrazione è ai massimi livelli

Attenzione anche ad Alberto che con occhio sbarrato . . . pende dalle. . . narici di Mirio

 

 

Eppure la sua mi pareva mora . . .

 

L'equivalente di un paio di Matte ! . . . . . . . .Uno a me , uno a te, uno a me, uno a te . . .

Questo maiale aveva le vene varicose . . .

 

 

Leonardo alla partenza dal Salumificio Massimo

 

Foto di gruppo al ristorante

 

Le Matta . . . al ristorante

 

Il Pranzo . . . inutile dirlo . . . ottimo , come sempre ai nostri raduni l'aspetto culinario è precipuo . . .

. . . . Chissà cosa c'è . . .

 

Ecco . . . appunto . . . adesso si capisce tutto . . .

Fiori tra i fiori

 

Conciliabolo Mattistico

 

 

Altro conciliabolo mattistico

Alberto Raimonda Francesco ed altri . . .

Pasagiini

Io vado di qua . . . tu vai di là

Piccola sosta

 

 

 

 

bello come il sole (insomma . . . quasi) . . . lui con la sua matta

 

Arrivo a Borgo Val di Taro

L'arrivo all'agriturismo per il meritato riposo

Se magna . . . e se beve . . .

Se beve e . . . se magna . . .

se beve e basta . . .

. . . .

 

Ma guardalo l'angioletto . . . assieme al complice di sinistra . . . ho ancora la trota che mi salta nella pancia col loro scherzetto del'ostrega !!!

Managgia a te . . . e per fortuna che sei P.S. !!!

Ahh . . . la pagherai . . . domenica la pagherai . . .

 

Altri discorsi mattistici tra . . . ehm . . . più anzia ... cioè ... mahh . . .

Fammi posto . . . no faccio io . . . aspetta mi schiacci la mano . . . ocio . . . ahiiii ..... orpo sto toco dove valo . . . ach . . . Bob aggiustatutto . . .

 

Mahh . . . senza parole . . .

 

Il mattino della domenica a Borgotaro anche l'intervista . . . Mattista

 

Destinazione della domenica . . . Castello di Compiano.

Alcuni scorci dell'entrata in Paese , passando vicino all'entrata del Castello.

Le Matta sistemate ai piedi del Castello.

La visita al castello ha procurato un certo languore . . prevedendolo il nostro buon Alberto ci ha organizzato un aperitivo coi fiocchi , grazie anche alla mamma e alla sorella coinvolte con la loro Panda (se non ci fosse bisognerebbe inventarla)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Filmato Matto

Enrico P.

Filmato Matto

Franco

Filmato Matto

Enrico

   

Ahh . . . non parte, ehh ??? Ma bravo . . . gli scherzini fa lui . . . Che se anima pietosa non vi ridava il distributore dello spinterogeno sareste ancora lì . . . e mi hai anche detto : . . . Ma cosa serve stà roba qua ???!!!!!

VERGOGNA !!!!!! DAVI LA COLPA ALLA BATTERIA, DAVI . . .

 

Ehmm . . . la Matta non si ferma mai . . . mai . . . (ehm) . . . quasi mai . . .

 

GRAZIE A TUTTI ED ARRIVEDERCI AL PROSSIMO RADUNO E . . .

W

 

 


 

Anno 2010

"Con la Matta in Casentino"

17-18 luglio
12° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

Record di presenze! Finalmente il numero dei nostri amici mattisti che partecipa ai raduni è cresciuto, ben 14 Matta infatti erano presenti a Vicchio, nell’ agriturismo del nostro amico mattista Leonardo Moroni, con grande soddisfazione per noi che tanto ci siamo dati da fare per organizzare al meglio questo nuovo incontro.
Tutto è cominciato venerdì 16 luglio, con un’anteprima programmata per chi voleva evitare la levataccia al mattino del sabato; sono infatti giunti nel Mugello i primi 7 mattisti a bordo delle loro Matta, provenienti da varie località: da Bologna sono partiti con Franco gli amici Mirko Bertazzoni e Alberto Molinari con le rispettive famiglie, insieme a Leopoldo Cremonini, ai quali si è aggiunto il solito incredibile Armando, proveniente da Dolo (VE), che ha viaggiato su strade normali a bordo della sua infaticabile AR 51, come ha sempre fatto fin dal primo raduno. Armando si è sciroppato ben 280 km da Dolo a Vicchio ed altrettanti ne ha percorsi alla fine del raduno per tornare a casa!
Da Bergamo sono inoltre arrivati anche Leonardo Diani, con un fiammante carrello per trasportare la sua bellissima Matta Polizia nell’ impeccabile livrea rosso amaranto anni ’50 ed Enrico Penno con moglie, due figli e cane, che hanno trasportato la loro AR 51 a bordo di un comodo furgone. Da Sarzana è poi giunto nella tarda serata di venerdì anche l’ appassionatissimo avvocato Francesco Di Negro, con moglie e figlioletto, accolti da un applauso da parte dei mattisti presenti; anche lui ha raggiunto l’ agriturismo a Vicchio a bordo della sua Matta militare, percorrendo “appena” 170 km tra autostrade e statali.
La serata di venerdì è così trascorsa in festa, attorno ad una mega tavolata allestita dalla famiglia Moroni, sulla quale ognuno ha messo qualcosa di tipico portato dalla sua zona di provenienza: si sono così consumati ottimi salumi, formaggi, torta, vini di varie qualità, dolci, frutta ecc; il tutto anticipato da ben due chili di spaghetti alla carbonara preparati da Franco, stranamente molto graditi ed andati completamente divorati coi complimenti di tutti. Non chiedeteci la ricetta, dato che è segreta….nel senso che lo stesso cuoco Franco non saprebbe ripeterla! Mah, a volte capitano dei miracoli!
Al mattino di sabato sono poi arrivati gli altri, Enrico da Padova, Mirio Biagi il meccanico da Castel del Rio, Venivio Pagani da Arezzo con la sua Matta dotata, a suo dire, di ben 34 modifiche “segrete”….
Grandi complimenti anche a Giampiero Marcenaro ed alla sua famiglia composta da moglie e filgia Erika, che non hanno davvero scherzato con la strada percorsa, dato che sulla loro Matta hanno fatto oltre 260 km, partendo da Genova all’ alba: cosa non fa fare la passione!
A tutti si è poi aggiunta la famosa Matta AR 51 dell’ Autocentro della Polizia di Stato di Milano, che dopo aver saltato gli ultimi raduni del Registro, si è finalmente ripresentata al nostro incontro annuale condotta dai due appassionatissimi poliziotti Franco Magli e Claudio Montagni. La Land Rover del neo mattista Massimo Vannucci di Prato si è posta come vettura in coda pronta per l’ assistenza ai partecipanti, compito che ha espletato ottimamente. Massimo ha da poco iniziato il restauro radicale della sua Matta e certo farà di tutto per essere presente al prossimo raduno. Infine, ma non ultimo, a capo della colonna si è posto Carlo Alessandri, arrivato da Badia Prataglia, dove ha una casa allestita a B&B nella quale alcuni di noi hanno ottimamente pernottato.
Carlo, promotore ed organizzatore di questo raduno, si è davvero prodigato tantissimo per realizzare il nostro raduno nelle colline toscane ed aveva programmato un lungo giro con numerose tappe turistico/culturali, senza ovviamente trascurare anche le fermate…”nutrizionali”, che sono parte integrante dei nostri incontri.
Siamo così partiti da Vicchio per fare la prima tappa alle cantine di Rufina, dove nasce il famoso chianti Ruffino, per poi andare a visitare l’ Abbazia di Vallombrosa, immersa nei boschi. Da qui in breve siamo arrivati sulla strada sterrata di Pratomagno, dove era prevista la prima prova speciale, ovvero la sosta per il pranzo, superata brillantemente da tutti.
Il lungo trasferimento sullo sterrato ha poi messo a dura prova i partecipanti, causa la polvere che ha cambiato il colore delle vetture, degli abiti e dei capelli, ma è stata ben sopportata da tutti grazie alla temperatura mite del luogo, posto ad oltre 1400 metri di altitudine. Al termine della discesa ci siamo trovati di fronte il maestoso castello di Poppi, sotto il quale siamo transitati in ordine sparso, prima di ritrovarci per proseguire attraverso Bibbiena e per raggiungere il Monastero de La Verna. Lungo la salita una delle Matta ha sofferto più delle altre per il caldo, con la temperatura dell’ acqua in costante ebollizione, ma a forza di rabbocchi ha comunque raggiunto il traguardo della prima tappa, ovvero Badia Prataglia, dove era prevista la sosta per il pernottamento e per un’ ottima cena a base di specialità locali graditissime da tutti.
Domenica mattina siamo partiti in colonna lasciando a Badia la Matta sofferente il caldo per non rischiare di arrecare danni gravi al motore, ed attraverso una strada immersa nei boschi abbiamo raggiunto il famoso Eremo di Camaldoli per una breve sosta. Lungo il percorso abbiamo potuto vedere dall’ alto il Lago di Ridracoli, sul quale sorge la famosa diga.
Proseguendo in discesa, dopo aver raggiunto Stia sul fondovalle abbiamo imboccato la strada forestale che da Pratovecchio sale fino al Passo La Calla, a quota 1300 metri, che collega la valle del Bidente, in Romagna, con la valle dell’ Arno. Per il transito su questa strada boschiva avevamo ottenuto un permesso speciale rilasciato dalla Presidenza del Parco delle Foreste Casentinesi e della Guardia Forestale, dato che si tratta di un’oasi protetta accessibile solo a piedi. Dal Passo La Calla siamo scesi a Campigna, per l’ ultima fatica: il pranzo domenicale.
Terminata anche l’ ultima prova speciale (sarà il caso di ridurre queste fatiche il prossimo anno, altrimenti dovremo viaggiare sempre con le ridotte sulle nostre Matta!), la colonna si è incamminata nuovamente dentro al Parco su una strada immersa tra i boschi, scortati da una pattuglia delle Guardie Forestali, che all’ uscita del percorso chiuso al traffico, nel salutarci si è complimentata con noi ammirando le nostre vetture. Dopo di che abbiamo raggiunto Dicomano e poi nuovamente Vicchio, chiudendo così l’ anello programmato.
Ma le sorprese non erano finite! Ci avevamo sperato, avevamo fatto telefonate e mandato richieste scritte, avevamo pressato amici e conoscenti che andassero ad intercedere per noi, ma pareva che ci fossero difficoltà insormontabili. Poi, quando ormai sembrava non ci fosse nulla da fare, arrivati a Vicchio abbiamo trovato ad aspettarci nientemeno che la famosa Matta ambulanza ancora oggi in servizio all’ ospedale di Prato! Questa vettura venne allestita come ambulanza nel 1953 e da allora non ha mai smesso di essere usata.
Ringraziamo pubblicamente i responsabili della Misericordia di Prato che hanno accolto la nostra richiesta, un sogno che portavamo da anni, quello di riunire un esemplare così speciale assieme alle nostre amatissime Matta.
La migliore conclusione per il raduno dei record.
Grazie a tutti.

 

Si parte . . . uno dice di qua . . . uno dice di là . . . dove si va ??

 

 

Partiti !!

 

Lungo la strada verso Rufina

 

 

Arrivo a Rufina

 

Il Carro Matto al museo del vino di rufina

Foto di gruppo a Vallombrosa

 

 

discussioni mattistiche . . .

. . . Mattiste . . .

La Matta della Polizia aveva . . . le vertigini . . . in discesa non andava . . .

 

 

Pausa prima della . . .polvere

 

Carlo e consorte

il riposo del mattista . . . ogni occasione è buona . . .

Carlo . . . manicotto dell'acqua rotto e sostituito in tempo reale: un banchetto lungo la strada aveva i ricambi della Matta !

Moglie Mattista . . .felice (almeno speriamo !)

Il Castello di Poppi

Mattista in . . . trance Mattistica . . .

( forse con qualche ombra di troppo in panza )

Mattista in posa statuaria . . .

(ma guarda la strada che vai a sbattere !)

A sera . . . meritata sosta culinaria per tutti . . e quello lì in fondo beve . . . appunto, ed appena sopra si vedono i risultati . . . ! Ma anche l'altro Enrico, quello da BG, non scherza . . . facciamo notare il bicipite impegnato e la bottiglia già mezza vuota (e l'antipasto è tutto lì!) . . . ed il figlio, all'uopo istruito dall'esperto padre mattista, col capo chino che volge altrove il candido sguardo !

 

Ma . . . Leonardo, caro . . . ma che proposte stasera . . . La Matta ti ha dato alla testa ?! In primo piano è dipinto lo stupore sul volto di Massimo . . .

La tavolata . . . dalla parte di qua

 

Gaia e coniugi Bertazzoni ( quello in primo piano non è un ananas . . . bensì la testa di Alberto, non sono riuscito a tagliarla dalla foto !)

La tavolata . . . dalla parte di là

L'eremo di Camaldoli . . . il silenzio è stato rotto dal rombo delle . . . Matte !

La banda bassotti a Camaldoli . . . !

Santo subito . . .

Alberto e famiglia a Camaldoli

Durante il percorso domenica

 

Domenica all'arrivo del primo tratto su strada chiusa al traffico

La tavolata di domenica . . . dalla parte di qua

A tavola i pareri mattisti . . . abbondano

La tavolata di domenica . . . dalla parte di là

 

 

Ancora il pranzo domenica . . . il vino è finito . . . !

Al solito . . . questi sono poi i risultati . . . !

Mahh . . . anche questo qua . . . avrà bevuto pure lui ?

All'arrivo gradita ed inaspettata sorpresa . . . l'ambulanza della Misericordia di Prato ci aspettava

. . . Fine . . . no ! Al prossimo raduno, arrivederci !

 

Papà, devi alzarmi la pedaliera . . .

Che strana ruota di scorta . . .

 

 

Menzione speciale

Una menzione particolare merita lo speciale corpo di Mattisti che si contraddistingue soprattutto a partire dalla seconda giornata di raduno (semprechè cotali eroi indossino la stessa casacca di ordinanza Mattista) : notate infatti il segno distintivo proprio dei mattisti appartenenti a tale corpo, molto più pronunciato nel caso del mattista a destra nella foto, appena visibile invece nel caso del mattista di sinistra (segno di scarso allenamento ! ) . Questo particolare segno compare nella zona "ombellicale" solo dopo parecchie curve effettuate a destra e a sinistra, a sinistra e a destra ed è causato dallo sfregamento del volante con gli strati adiposi così faticosamente creati ed accumulati nel tempo dai valorosi mattisti durante le innumerevoli battaglie con abbacchio, spaghetti allo scoglio, lambrusco, prosecco, baccalà, salumi e mortadelle, formaggi taleggi mozzarelle ed altre leccornie . . . e contraddistingue perciò tali Mattisti che unici hanno potuto esprimere tutto il loro eroismo . . . nell'assaporare le abbondanti libagioni durante i raduni ed anche non ( occorre infatti un costante allenamento per poter far parte di tale corpo, allenamento duro e faticoso svolto durante tutto l'arco dell'anno . . . e si vede !! ) . Questo famoso corpo, di cui fanno parte Giampiero e Carlo, è denominato

" Mattisti dalla Panza Fuori Ordinanza "

Un consiglio cari amici mattisti . . . fate come qualcun altro . . . (ehhmmm) . . . date una mano di vernice trasparente al volante della vostra Matta così la bachelite non perde più il colore sulle vostre vesti aderenti !

 

Scherzi . . . a parte . . . ringraziamo tutti i nostri amici Mattisti partecipanti, mogli, figlioletti bassotti e mattisti in erba ; in modo particolare Carlo per l'impegno profuso nell'organizzazione, Giampiero ed anche Francesco per la distanza percorsa, come pure l'immancabile Armando che con la sua matta si fa normalmente e sempre il tragitto completo da casa . . . in barba a chi non viene perchè ha paura di " . . . restare per strada . . . "

CIAOOOOOOOOO . . .

 

 

 

 

 

 


 

OMAGGIO DEL REGISTRO AL CENTENARIO ALFA ROMEO 26 GIUGNO 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


RETRO CLASSICS A STOCCARDA RENDE OMAGGIO AL CENTENARIO DELL’ALFA ROMEO . . . ANCHE CON LA MATTA DI "COPPI"

12 - 14 marzo 2010

Stoccarda, roccaforte dell’industria automobilistica tedesca, dal 12 al 14 Marzo ha ospitato la decima edizione del Retro Classics, kermesse e fiera delle automobili d’epoca organizzata dalla Retro Promotion. Su una superficie di ben 100.000mq oltre 1300 tra collezionisti, commercianti, artigiani e atelier di restauro di vetture d’epoca hanno messo in mostra e vendita le automobili, ricambi e gadget di tutti i marchi possibili di vetture di una volta. Il ritorno di questo impegno è, a dire poco, notevole con 70.000 visitatori circa che hanno frequentato questo evento.
I Signori Herrmann, titolari della Retro Promotion, hanno riaffermato la loro passione per le automobili Italiane, in questo caso per le vetture della casa del Biscione, festeggiando i 100 anni con uno stand di ben oltre 1000mq sul quale gli appassionati dell’Alfa Romeo avevano occasione di ammirare una impressionante gamma di automobili da Arese, dalla P2 della Scuderia Ferrari fino alla 8C Cabriolet dell’ultima generazione di vetture del marchio Alfa Romeo. Senz’altro la cieligina su questa torta Alfa Romeo è stata la presenza di non meno di 20 modelli della preziosa collezione di Corrado Lopresto, noto collezionista Milanese, ambasciatore eccellente della passione per le vetture Made in Italy. Vetture rare, anzi uniche, come la Alfa Romeo 6c 2500 del 1951 con carrozzeria di Pininfarina mostrando per la prima volta assoluta i doppi fari, l’elegantissima Coupe 6c del 1939 Castagna, via via fino alla famosa Matta AR52 prototipo telaio *50003* che partecipò al seguito di Fausto Coppi al Tour de France del 1952: la vettura è stata volentieri messa a disposizione dell'amico Corrado Lopresto che ha invece acquistato un altro pezzo importante diventando anch'egli Mattista e confermando un vecchio detto secondo il quale " OGNI GRANDE ED APPASSIONATO COLLEZIONISTA DI ALFA ROMEO HA ALMENO UNA MATTA NEL SUO GARAGE ! " Certamente il Dr. Lopresto lo è, infatti ha portato nel suo garage una Matta, ma facendolo nel suo stile di collezionista di pezzi rari, prototipi e telai numero " uno "; infatti la sua nuova AR51 è telaio *00001*.

L’instancabile passione per le vetture Italiane di Corrado Lopresto dal 1982 fino ad oggi ha fruttato 77 premi internazionali in occasione di eventi di spicco come i concorsi d’eleganza di Pebble Beach, Villa D’Este, Ludwigsburg e numerevoli altri. Alla Retro Classics la giuria si è trovata in difficoltà su quale vettura dichiarare la più bella della fiera ed alla fine ha deciso di risolvere l’imbarazzo della scelta premiando due vetture ex aequo – l’Alfa Romeo 2600 Spider Ghia Prototipo e l’Alfa Romeo Giulia Spider Bertone Prototipo del 1963. Questo ennesimo riconoscimento per Lopresto ribadisce ancora una volta l’importanza di tutelare questi beni automobilistici anche nel Bel Paese e dovrebbe forse incoraggiare alcune case automobilistiche Italiane di seguire l’esempio di certe case tedesche ed appoggiare e sostenere collezionisti appassionati non solo in teoria ma anche in materia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'amico e mattista Dr. Corrado Lopresto (secondo da sinistra) : due delle sue vetture hanno vinto"ex aequo" il premio come migliore auto dell'esposizione.

 

 

 

 

 

 


 

Centenario della Strada delle Dolomiti

11-12-13 settembre 2009

 

Un appuntamento con la storia: il 13 settembre 1909 veniva tagliato il nastro che inaugurava l'ultimo tratto tra Arabba e Cortina d'Ampezzo della ciclopica opera iniziata otto anni prima e che vide l'impiego di 2500 operai. All'appuntamento con la storia la Matta non poteva mancare: infatti il 13 settembre 2009, in occasione della manifestazione organizzata dal Cortina Car Club, Cortina Turismo e con il contributo di numerose amministrazioni comunali prime fra tutte quelle di Bolzano e Cortina d'Ampezzo, siamo stati invitati a partecipare con la storica Matta AR52 che accompagnò il Campionissimo F.Coppi al Tour de France del 1952: ed abbiamo lasciato anche questa volta il nostro segno indelebile. Abbiamo trasportato il dispaccio postale speciale contenente le 150 buste e cartoline timbrate con gli speciali annulli predisposti con l'immancabile appoggio del Gruppo Filtelici di Montagna e del Cai di Auronzo. Le auto del Centenario della Strada delle Dolomiti sono vetture da sogno: 9 Ferrari tra cui la 250 TR del 1957, ben 6 Alfa Romeo tra le quali anche quelle messe a disposizione dalla Polizia di Stato, 4 Lancia tra cui una Lambda del 1924 ed una Astura del 1935, 2 Maserati ed una Fiat 8V , oltre ad altre vetture altrettanto importanti e soprattutto cariche di storia come la nostra Matta ed un bellissimo Torpedone Saurer del 1938 che inizialmente svolgeva il suo servizio di trasporto sulla linea Tirano St. Moritz (qualche Mattista ricorda Tirano ? . . . Annullo postale in transito per la mitica manifestazione "dal Monviso alle Lavaredo" del 2002 ?). La manifestazione è iniziata con il ritrovo venerdì 11 settembre a Bolzano dove subito la Matta è stata protagonista prendendo in consegna la posta timbrata in partenza con lo speciale annullo filatelico del centenario "con la Matta per Cortina". E' seguita la partenza in direzione Vigo di Fassa transitando per lo splendido Lago di Carezza con il suo colore unico al mondo; a Vigo la carovana è stata accolta dalla banda locale in costume tradizionale e dal folto pubblico presente. La mattina successiva salita al rifugio Ciampedie ai piedi del Catinaccio e partenza per Canazei dove l'accoglienza è stata calorosa: anche qui infatti la banda locale indossava i tradizionali costumi ed il pubblico impediva quasi il parcheggio delle vetture nella piazza principale. Al termine dei festeggiamenti a Canazei siamo ripartiti in direzione Passo Pordoi dove noi Mattisti non abbiamo potuto fare a meno di onorare il monumento a Fausto Coppi con la Matta che lo seguì in quel famoso Tour de France. Dopo l'ottimo pranzo, prova di bellezza dinamica e ripartenza per Arabba dove siamo stati accolti con mazzi di fiori di montagna: l'entusiasmo dei presenti era alle stelle. Per la giornata finale il programma prevedeva una gimkana al Passo Falzarego, la salita in funivia al Lagazuoi con il pranzo e poi il gran finale con la sfilata degli equipaggi in Corso Italia a Cortina. Insomma: una esperienza indimenticabile che ci ha inorgoglito e che vogliamo far rivivere ai nostri amici mattisti attraverso alcune delle splendide immagini che Vi proponiamo. (le prime 4 foto sono del famoso fotografo Ampezzano Stefano Zardini).

 

 

 

 

 

Le autorità sul palco in Piazza Walther a Bolzano.

Si intravede la Matta lungo la strada del Pordoi.

 

I mattisti al Falzarego dopo la Gimkana

Foto "artistica" dei Mattisti ritratti davanti al torpedone al Passo Pordoi.

 

 

Franco e la Matta nei pressi del Lago di Carezza

Enrico

Le vetture accolte a Vigo di Fassa e la mattina successiva la visita al Rifugio Ciampedie.

 

 

 

Alcune immagini varie

 

 

   
   

 


 

12 / 13 Settembre 2009

Con la Matta in Alta Badia

Tante willys, troppe Mutt e Campagnole, tantissima gente . . . ma una sola GRANDE MATTA !!!

Grazie al nostro amico e "socio" Carlo Alessandri la Matta . . . c'era anche in Alta Badia 2009

 


 

Anno 2009

Con la Matta sul Grappa

21-22 giugno
10 ° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 


E così si è svolto anche il decimo raduno del Registro Alfa Romeo Matta. Come si sa, la tradizione del nostro sodalizio è quella di organizzare un unico incontro all’anno tra i fortunati possessori di Matta e quest’anno le nostre care, affidabili, instancabili camionette ci hanno trasportato tra i monti, i boschi ed i pascoli dell’ Altipiano di Asiago e sul Monte Grappa, in seguito ad una brillante ispirazione venutaci durante il periodo “invernale”. Il raduno è stato ben preparato ed organizzato grazie anche al fatto che Enrico, abitando a poca distanza da questi luoghi e frequentandoli fin da bambino, da appassionato della storia della prima guerra mondiale ne conosce quasi ogni angolo e segreto.
Purtroppo non molti hanno colto l’occasione di portare la propria Matta all’incontro annuale in questi bellissimi e storici luoghi, in particolare ha destato grande incredulità e delusione la mancanza all’appuntamento proprio di quegli amici che abitano a poca distanza dai posti attraversati dal raduno, riducendo così i partecipanti a sole nove vetture in tutto.In compenso abbiamo avuto la gradita partecipazione di ben tre nuovi equipaggi che per la prima volta si sono presentati al nostro appuntamento, tutti a bordo di vetture in ottime condizioni e tutti e tre provenienti da grandi distanze. Ringraziamo quindi Leonardo Diani e Signora arrivati da Bergamo con la loro bellissima AR 51 ex Polizia perfettamente restaurata, una delle Matta più belle oggi iscritte al Registro, poi Enrico Penno con famiglia, anch’essi residenti a Bergamo ma che sono giunti al raduno partendo da Madonna di Campiglio (e quindi percorrendo la Valsugana da Nord come fecero gli austroungarici in occasione della “Strafexpedition” (spedizione punitiva) nel 1916 . . . ma loro erano senza le Matta . . .) a bordo della loro AR51 ex Esercito fresca di restauro meccanico, nonché i simpaticissimi Mirko, Laura e la piccola Gaia che sono arrivati da Collecchio, sulle colline sopra Parma, con una AR 51 militare in possesso della famiglia da tanti anni.
Ad essi si sono aggiunti gli equipaggi che possiamo considerare lo “zoccolo duro” del Registro, ovvero il grande Carlo Alessandri con Marisa, arrivati da Cesena con la loro Matta dotata di impianto radio militare (ma riceve anche Radio Maria o solamente Radio Birikina ?) e l’immancabile Armando Gottardo con papà “Gioppo” ed il nipote Leonardo arrivati da Dolo, in provincia di Venezia, come al solito a bordo della loro Matta ex Esercito.
Degna di nota la partecipazione...lampo del solito meccanico matto Mirio e della sua vittima Angela, partiti ad ore antelucane il sabato mattina da Castel del Rio, sulle colline di Imola, dispersi lungo le strade vicentine per colpa di un navigatore sballato (di nota marca cinese) ed arrivati all’appuntamento con tre ore di ritardo (abbiamo potuto ammirare l’ ultimo tratto di strada percorso a tutto gas da Mirio per raggiungerci ed il pallore di Angela all’ arrivo . . . .), i quali purtroppo sono dovuti ripartire la sera stessa (meglio dire la notte tra sabato e domenica) per rimediare ad un problema lavorativo sorto ad un collaboratore di Mirio. Eroici e mitici, davvero.
Ringraziamo della partecipazione anche Mattia Chizzola, il quale ci aveva chiesto una dispensa “papale” in quanto la sua Matta accusava problemi di frizione, ma pur di non mancare all’ incontro ci aveva preventivamente domandato di potersi presentare con una Jeep Willys a suo tempo in dotazione all’ Esercito Italiano. Grazie al suo nome così legato alla storia dell’ Alfa Romeo (l’ Autodelta di Udine dei fratelli Chizzola, anni sessanta…..squadra corse dell’ Alfa Romeo….) ed alla sua anima indubbiamente Mattista, lo abbiamo ammesso al raduno con cotal vettura extracomunitaria, ma così facendo egli si è giocato l’ unico “bonus” concedibile..... Autodelta o no, caro Mattia, il prossimo anno o c’è la Matta o dovrai pagare una mangiata di prosciutto di San Daniele a tutti! (uomo avvisato…non più dispensato!).

 

 

 

La Matta in una sosta.

Le Matta alla partenza in Valle S. Felicita.

 

Le Matta schierate all'arrivo sabato mattina all'Albergpo Marcesina

Laura, la piccola e simpatica Gaia, Mirko il papà. E poi i Mattisti in erba Giacomo e Alessandro (mica tanto in erba . . . !)

Ancora i Mattisti a pranzo a Malga Mandrielle

Bellissima la Matta Polizia di L. Diani

Ancora Mirko Bertazzoni . . . è meglio Laura !

Franco cerca di rompere la sua Matta AR52 appena restaurata. La sequenza di foto è opera di Giacomo . . . futuro assicurato come fotografo.

 

Il raduno era previsto nei giorni di sabato 20 e domenica 21 giugno, ma già la sera del venerdì sono arrivati i primi partecipanti a Romano d’ Ezzelino, dove hanno pernottato in un comodo ed accogliente albergo. La mattina del sabato le vetture sono partite incolonnate percorrendo la strada statale della Valsugana fino a raggiungere l’antica strada militare della Val delle Agnelle per la quale è stato rilasciato un permesso speciale di transito. Giunti sull’altipiano, i partecipanti hanno brevemente sostato presso l’albergo Marcesina per poi dirigersi lungo la strada sterrata che porta alla cima delle Melette di Gallio Davanti nei pressi del cippo commemorativo di un Tenente Medaglia d’Oro al valor militare durante la prima Guerra Mondiale.

In questa prima parte del giro il maltempo ed una fastidiosa pioggerellina hanno un po’ offuscato i panorami che si sarebbero potuti vedere, in particolare la splendida veduta dalla Cima della Meletta Davanti; le vetture hanno quindi fatto dietro front ritornando verso Campomulo non senza l’emozione di un impegnativo passaggio in salita su fondo bagnato nei pressi del rifugio Solaia sulle Melette. Al bivio di Campomulo si è presa la strada verso l’Ortigara, ma la sosta del pranzo presso la caratteristica Malga Mandrielle ha aggiustato il disappunto per il maltempo: ottima la spaghettata ben accompagnata poi da formaggi e salumi locali, il tutto ovviamente innaffiato da abbondante acqua . . . stranamente colorata di rosso . . . rigorosamente tendente all’amaranto polizia!


Al termine del “frugale” (si fa per dire) pasto, si è poi proseguito sempre su strade sterrate tracciate originariamente dalle truppe italiane che aspramente combatterono in quei luoghi passando per Malga Fiara, Prà Campofilone con l’ex cimitero di guerra, piazza delle Saline (un tempo retroguardia delle prime linee italiane che correvano poco più a Nord, con numerosi resti di baraccamenti militari), Cima delle Saette, Malga Moline fino a raggiungere Piazzale Lozze, dove sono state parcheggiate le vetture per consentire ai partecipanti di percorrere un breve tratto a piedi in salita fino a raggiungere la Chiesetta del Lozze, il Rif. Cecchin (Medaglia d’Oro al V.M.) ed il monumento ai caduti della prima guerra mondiale posto sulla Cima del Monte Lozze: bellissima la vista di tutta la zona di guerra del Monte Ortigara (Sacro alla Patria) e dei luoghi limitrofi.

 

Ecco chi si è guadagnato la cena salendo in cima al Lozze !

 

Sul piazzale dell'Albergo Marcesina

La Malga Meletta Davanti

Piazzale Lozze ai piedi dell'omonimo monte. vicino alla zona Sacra dell'Ortigara

Al rientro dalla facile escursione si è quindi ripreso il tragitto in direzione dell’Albergo Marcesina aggirando il Monte Frate, il Roccolo Cattagno e percorrendo la Val Scura. All’Albergo si è consumata la ricca cena dopo una rinfrancante doccia; al termine la gradita proiezione di alcuni brani riguardanti le prime avventure con le Matta, come Magia Verde, il Tour de France del 1952, la spedizione al polo Nord, rivissute attraverso lungometraggi, cinegiornali e filmati d’epoca. Al termine della prima giornata il percorso da Romano D’Ezzelino aveva totalizzato circa 125 km, dei quali circa 50 su strade asfaltate ed il rimanente solo su strade sterrate.
Il mattino della domenica, fatte le foto di rito con tutte le vetture schierate nel grande piazzale dell’albergo, nuovo giro questa volta su strade asfaltate in direzione di Enego, con sosta nella bella cittadina per l’acquisto di prodotti locali, poi prosecuzione su incredibili strade nelle quali il tempo sembra essersi fermato, verso le Scale di Primolano, Seren del Grappa, Bocchette ed infine Cima Grappa per una breve escursione al monumento in memoria di tutti i caduti della Grande Guerra, Italiani ed Austriaci accomunati dalla stessa tragica sorte.
Giunta l’ora di pranzo, l’allegra e come al solito affamata brigata di Mattisti si è recata in località Bocchette presso l’albergo Forcelletto per l’ultimo importantissimo appuntamento: una magnifica mangiata a base di antipasti con affettati misti, bigoli al sugo d’anitra, lasagne, gulasch (era veramente la fine del mondo), porchetta, contorni vari e . . . dolci altrettanto vari; il tutto seppellito sempre da una strana acquetta stavolta completamente trasparente . . . mah. . . !
Ora, almeno per quest’ ultimo aspetto, a qualcuno degli assenti è venuta voglia di aggregarsi il prossimo anno o no ?!
Infine, la discesa iniziata dalle Malghe nei pressi del Forcelletto verso l’Osteria il Lepre, Ponte San Lorenzo, prendendo quindi la strada Cadorna che riportava nuovamente a valle, e l’arrivo a Romano d’Ezzelino: anche durante la seconda giornata il chilometraggio, stavolta quasi totalmente su strade asfaltate a parte un breve tratto sul Grappa, ha totalizzato circa 130 km. Questa volta quindi i km percorsi nelle due bellissime giornate sono stati oltre 260.
Il raduno si è quindi concluso in Valle Santa Felicita a Romano luogo della partenza (tanto per restare in tema nei pressi della stazione ferroviaria a scartamento ridotto con la quale i militari italiani rifornivano tutto il fronte del Grappa attraverso le vicine teleferiche che arrivavano in quota); agli abbracci ed ai saluti tra i partecipanti ha fatto seguito la solenne promessa di ritrovarsi tutti l’anno venturo con le nostre ammiratissime ed amatissime Matta. Grazie a tutti.

Cena all'Albergo Marcesina

Le Matta nei pressi del rifugio Forcelletto

 

Incantevole paesaggio dall'albergo Marcesina
Mahh . . . la cosa sembra grave . . . servirà un'operazione a cuore aperto . . .
L'immancabile Carlo e consorte

 

Sul piazzale dell'Albergo Marcesina
Alla Malga Mandrielle . . .
. . . dove si fa il formaggio . . .

 

Le forme . . . in forma . . . !
Il Lato B . . . delle Matta
Un'altra bella vista in Marcesina

 

Mirio . . . quest'anno . . . tocata y fuga !
Al Forcelletto abbiamo mangiato abbondantemente bene . . . Carlo infatti si sta dicendo . . . Ahhhh come sono satollo !
Ancora una bella vista delle Matta al Forcelletto

 

 

 


 

 

Anno 2008

”Dal Rosa alle Lavaredo”

Con la Matta in Valsesia

12-13 luglio
9° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

12 e 13 luglio 2008 = Dal Rosa alle Lavaredo : raduno bagnato, raduno fortunato!
Dopo tanti incontri svolti sempre col sole negli anni passati, la nona edizione del nostro raduno è stata infatti caratterizzata da un tempo molto bagnato, specialmente durante il primo giorno, che ha fatto rapidamente dimenticare a tutti il caldo patito in città nelle settimane precedenti l’avventura a Varallo.
Ma la pioggia non ha per nulla rovinato la festa ai partecipanti, anzi per alcuni versi ha contribuito a divertire maggiormente i mattisti intervenuti, soprattutto nel percorrere la pista forestale che unisce la Valsesia al biellese, attraverso il Parco Alta Valsessera e l’Oasi Zegna, trasformata in una pista equatoriale con grandi pozzanghere da guadare, mentre i più giovani trasportati a bordo delle Matta chiedevano di accelerare per sollevare quanta più acqua era possibile ed i padri invece, preoccupati per il lavoro di ripulitura da effettuare una volta tornati a casa, rallentavano inventando le scuse più ignobili.......!!!

 

In questa ambientazione climatica, abbiamo tutti ammirato la partecipazione….“eroica” della coppia formata da Sergio Colla e Grazia giunti da Acqui Terme, in provincia di Alessandria, i quali, pur non avendo disponibile il telone della loro Matta e nonostante prima della partenza le previsioni del tempo promettessero pioggia, hanno voluto partecipare a tutti i costi, proteggendosi durante i trasferimenti con un paio di ombrelli ed un teloncino che poteva coprire appena lo specchietto ed il cruscotto della loro vettura!
Bravi e grazie, avete dimostrato a tutti quale è lo spirito più vero del mattista DOC.
Il bello è che alla fine erano meno bagnati di altri che pur avendo il telone montato giravano con gli sportelli aperti……mah!

Un altro mattista da elogiare in quanto ormai avvezzo alle imprese…..chilometriche, è Armando Gottardo, il quale a bordo della sua Matta si è sciroppato tra andata, raduno e ritorno oltre 900 km, tutti percorsi alla guida della sua AR 51, dimostrando ancora una volta a tutti l’ affidabilità della cara vecchietta. E nuovamente può testimoniare che la Matta non è poi così scomoda come si vuol far credere! Chissà se il prossimo anno sentiremo ancora qualcuno raccontare la favola che non vuol partecipare per paura di restare a piedi o perché le sospensioni sono rigide ……..... ma ci facci il piacere, ci facci !!!
E poi come non ringraziare Claudio Giorgetti, arrivato da Milano con la sua Matta beige, Sergio Boffo da Treviso, Giampiero Marcenaro da Genova, Paolo Brambilla da Biella, Mirio Biagi da Castel del Rio, sopra Imola, Carlo Alessandri da Cesena ed infine Diego Caudera da Torino; tutti con alcuni familiari o amici al seguito.
Grazie a tutti, tra l’altro quest’anno abbiamo ottenuto il record di presenze ai nostri raduni, cosa che speriamo sia di buon auspicio per il prossimo. A tutti i mattisti partecipanti verrà spedita la medaglia ricordo fusa in terra, come è consuetudine fin dal nostro primo incontro avvenuto nel 1999 e che per un possessore di Matta rappresenta un vanto di cui andare fiero. C’è chi ha addirittura costruito un portamedaglie sul paraurti anteriore della sua Matta, pur di esibirle tutte! Inoltre facciamo i complimenti a tutti perchè ancora una volta le Matta hanno dimostrato la loro efficienza: alcuni piccoli problemi sono stati facilmente risolti, grazie anche all'immancabile maestria di Mirio che non potrà mai mancare ai nostri incontri. L'efficienza delle vecchiette è dovuta alla cura dei proprietari, ma anche alla proverbiale robustezza di questa vettura: invitiamo ancora una volta coloro non si fidino di fare più di 12,5 km con la loro matta per venire ai nostri raduni: PARTECIPATE, la matta è come l'appetito, VIENE MANGIANDO (in effetti con noi si mangia, anche!): quindi più strada la MATTA FA, PIU' NE FAREBBE !!!!!

 

Il raduno è stato caratterizzato anche dalla presenza della Matta AR 52 prototipo, la stessa che nel 1952 seguì Fausto Coppi al Tour de France. Dopo 56 anni ha nuovamente fatto una bella sgroppata comportandosi benissimo, con gioia dei due soci possessori nonché organizzatori del Registro, facendo felici anche gli amici ciclisti che la domenica ci hanno passato le buste dell’ annullo speciale per proseguire il trasporto postale, come anche gli amici Lancisti con il loro Presidente S. Rigamonti, ritratti nella foto vicino alla storica Matta; sullo sfondo coperto dalle nuvole il Monte Rosa.

Altro punto forte del nostro raduno: le abbondanti mangiate che fanno parte… molto consistente della tradizione del nostro Registro e che vengono attentamente vagliate in sede di organizzazione, forse più della preparazione dei mezzi. Ottime le specialità piemontesi che gli amici del posto ci hanno fatto conoscere, come anche bellissimi sono stati i luoghi visitati e che meritano sicuramente di ritornarci. Chi infatti ha visitato il bellissimo complesso della Basilica del Sacro Monte ha potuto ammirare qualcosa di veramente interessante, dall’ alto del colle che sovrasta Varallo.

Cordiale e simpatica l’accoglienza che ci è stata riservata da tutti, dagli albergatori ai ristoratori, in un clima di autentica amicizia.
Infine vogliamo ringraziare Ettore Patriarca, Valentino Morello e Stefano Rigamonti, ovvero coloro che hanno messo a nostra disposizione il loro tempo, la loro collaborazione, il loro altruismo e che hanno avuto grande parte nel successo del nostro raduno. Naturalmente i ringrazimenti alle persone vanno estesi anche alle rispettive associazioni: Cai sezione Mosso, Cai sezione Varallo, Valsesia Lancia Club. Inoltre desideriamo ringraziare ovviamente il Cai sez. Cadorina di Auronzo (Paola de Filippo Roja ed il nuovo Presidente) ed il Gruppo filatelici di Montagna con l'immancabile Glauco Granatelli: senza il loro ausilio non avremmo potuto conoscere tanti valenti nuovi amici e non avremmo potuto avere l'occasione di venire in Valsesia ed organizzare questa nuova avventura con la Matta: ricordiamo che in concomitanza con il nostro raduno abbiamo svolto un trasporto postale straordinario dal Rosa alle Lavaredo, con buste che sono state timbrate nel più alto rifugio Europeo, la Capanna Margherita sul Monte Rosa, e che sono poi state cosegnate il giorno 24 luglio ad Auronzo con una "appendice" del Raduno, in concomitanza dell'emissione dell'agognato francobollo dedicato alle meravigliose e famosissime Tre Cime di Lavaredo.
Mattista in erba
 
Conciliabolo prima della partenza fra mattisti in erba !

Sullo sfondo l'ottimo albergo Sacro Monte che ha ospitato i Mattisti.

I mattisti in erba continuano il loro conciliabolo!

Piccola pausa
Un tratto del percorso lungo la strada forestale chiusa normalmente al traffico

 

Ad un certo punto la pioggia era battente . . . come da foto !
 
 
A Bocchetta Sessera le Matta ed i loro eroi hanno portato il sole !

 

Gli amici del CAI di Mosso con il loro Presidente di Sezione e del CAI di Varallo con Valentino Morello (giacca rossa) ed il Presidente del Lancia Club Valsesia Stefano Rigamonti (con la giacca gialla).
Panorama da Bocchetta Sessera, dopo tanta pioggia anche il sole!
Le Matta in parata a Bocchetta Sessera
L'invidiabile collezione di medaglie "Mattiste" dell'amico Carlo, però . . . ne manca qualcuna ! Quella ovale non c'entra col Registro Alfa Romeo Matta. Sullo sfondo la Matta Eroica dell'amico Colla . . . a proposito, come vanno i reumatismi tuoi e della compagna di viaggio ?! Abbiamo sentito i tuoi scricchiolii alle giunture fin oltre Busto Arsizio !

 

   
   

 

 

 

   
   
   

 

 

Dal Pranzo . . . Alla Cena . . . !!!

 

 

 
   

 

24 luglio

"L'appendice" ad Auronzo di Cadore

con la consegna della posta

 

Il giorno 24 luglio abbiamo provveduto a consegnare i sacchi contenenti la posta all'ufficio Postale Distaccato ad Auronzo di Cadore.

Una parte proveniva dal Monte Rosa ed una parte invece proveniva da Tolmezzo e da altri luoghi, dove nella settimana precedente

altri gruppi avevano fatto da staffetta trasportando la posta. Tutto ciò per festeggiare un evento filatelico straodirnario

l'emissione del francobollo dedicato alle Tre Cime di Lavaredo, tanto voluto dal CAI, dal GFM e da tutte le associazioni

che amano la montagna ed Auronzo in particolare. Otto anni ci sono voluti dalla prima richiesta alle Poste Italiane

molte occasioni sono state perse, ma questa è stata la volta buona.

Ed il Registro Alfa Romeo Matta era lì, presente come sempre all'appello, con i suoi Mattisti che un piccolo capitolo

nella storia postale italiana, dopo le imprese negli anni '50, se lo sono scritto.

Grazie a Mattia Chizzola, che si è sorbito anche lui un buon chilometraggio con la sua Matta Speed (faremo un controllo sul quel motore,

un giorno, ed allora scopriremo gli altarini !!!) senza il quale l'appendice della parte friulana non sarebbe stato possibile.

E' stata una ottima occasione per rivederesi, la giornata è stata bellissima. Arrivederci a presto.

 

 
   

 

Mattista mica tanto in erba . . . m...a fetossa !!!

Mattista e basta !! . . .

 

 

A TUTTI I MATTISTI ARRIVEDERCI AL PROSSIMO RADUNO DEL 2009 !!


Nei passati raduni, come dono a ricordo della manifestazione abbiamo

regalato agli autisti partecipanti una medaglia in bronzo fusa in terra da un valente artigiano. Ne sono rimaste pochissime,

chi ne volesse acquistare una può richiederla inviando una mail all'indirizzo del Registro.

 

   
   

 


 

Anno 2007

”Con la Matta in Trentino”

14-15 luglio
8 ° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

Con la Matta in Trentino: un altro raduno del nostro Registro che verrà ricordato dai partecipanti per la bellezza dei luoghi attraversati in due giornate rese gradevoli da un clima ottimale, grazie al quale abbiamo potuto ammirare panorami incantevoli, ed allietate dalla simpatia dei presenti e dalle abbondanti libagioni spazzolate nei vari rifugi raggiunti!
Un caloroso, sentito, profondo ringraziamento da parte di tutti noi va indirizzato all’amico Fulvio Bonafini, ottimo condottiero della piccola pattuglia di Mattisti, che con grande altruismo e perfetta organizzazione ci ha fatto percorrere in lungo ed in largo le strade sterrate attorno a Campo Carlo Magno e Madonna di Campiglio, in un continuo crescendo di varietà di percorsi fino all’ ultima, lunga salita al rifugio Viviani Pradalago a quota 2.082 metri, per raggiungere il quale abbiamo dovuto inserire la marce ridotte, con grande gioia delle nostre Matta finalmente impegnate sul terreno a loro più gradito! Bravo Fulvio, ti aspettiamo il prossimo anno su una delle tue Matta!
Un particolare riconoscimento va rivolto anche a Claudio e Matteo Giorgetti, titolari della Afra, che a bordo della loro perfetta AR 51 color beige hanno raggiunto il punto di incontro del raduno partendo da Milano e percorrendo oltre 240 km all’andata ed altrettanti al ritorno, tra autostrada e strade statali. Un’ulteriore dimostrazione dell’affidabilità della Matta per tutti quelli scettici che rinunciano a partecipare ai raduni temendo di affrontare lunghi trasferimenti su strada con la propria camionetta, oltre che una conferma della grande passione che Claudio e Matteo hanno per l’Alfa Romeo in generale e per la Matta in particolare.
Bravissimi anche l’amico Giorgio Cesari e sua moglie, che hanno partecipato al raduno con la loro ottima Matta ex Polizia partendo da Fabriano, in provincia di Ancona e che dunque sono risultati essere l’equipaggio giunto da più lontano. Bravi e grazie di essere stati con noi anche all’amico Sergio Boffo, giunto dalla provincia di Treviso assieme ai due suoi due terribili pargoletti, Carlo Alessandri e signora da Cesena, Mirio Biagi il meccanico di Castel del Rio, quest’anno stranamente col telone sempre montato (Mirio, tu e Angela quest’anno avevate freddo?).
Un ringraziamento particolare per la sua partecipazione lo rivolgiamo anche a Claudio Montagni, per questa volta soprannominato il “poliziotto appiedato”, che ha comunque voluto essere con noi nonostante la Matta color amaranto dell’Autocentro della Polizia di Milano non fosse ancora pronta. Claudio e signora sono stati scarrozzati da Enrico sulla sua AR 52 che stranamente non voleva andare bene dopo un pieno di gasolio! Ma tu guarda che pretese hanno queste Matta! Uno non può mettere appena 30-40 litri di gasolio su una vettura che va a benzina e subito questa si mette a tossire e, seppur male, comunque si muove lo stesso quasi come le altre Matta! Che roba! Ma si può costruire una vettura così mal fatta? Meglio una Campagnola…..diesel!
Il raduno ci ha anche consentito di ammirare alcune delle vetture iscritte al rally Stella Alpina, con una gradita sorpresa per noi, in quanto al seguito del rally era stata messa come vettura di soccorso la bella e rarissima Matta ambulanza tutt’ora in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Prato, la stessa descritta sul nostro libro a pag. 45. Durante la cena coi piloti del rally al sabato sera, abbiamo preso contatto con l’equipaggio dell’ ambulanza per vedere se nei prossimi nostri incontri sarà possibile avere con noi questa vettura speciale. Sarebbe stupendo organizzare un raduno di sole Matta con tanto di AR 51 ambulanza al seguito!
Gradita a tutti è stata infine anche la proiezione di filmati originali degli anni cinquanta, come alcuni brani del film “Magia Verde”, “Continente Perduto”, spedizione Lualdi al Polo Nord, Tour de France del 1952 ed altri., tutti aventi come protagoniste alcune Matta nuove di zecca.
Di seguito alcune foto del raduno.

 
Le vetture in alcune immagini al momento del ritrovo presso Campo Carlo Magno.
"L'intrusa" Hotckiss di Fulvio Bonafini, in attesa del restauro delle sue Matta, ha svolto egregiamente il suo dovere di vettura battistrada.
   
 
Le vetture schierate alla prima malga visitata.
SALUTE!! Sono le undici circa ma il momento è ugualmente propizio . . . per Sergio.

. . . anche gli altri però non disdegnano, e già si capisce che sarà il raduno più mangereccio degli ultimi tempi!!! Il più morigerato è chi è impegnato a scattare le foto . . . non è riuscito ad arrivare in tempo causa voracità della compagnia.

Non si fa in tempo a partire dalla prima malga che arriviamo nell'altra . . . per ora di pranzo. E c'è chi dirige il . . . traffico . . . con la forchetta!
 

 

Claudio e Laura . . . che dire . . . la simpatia traspare da ogni poro! A fianco Franco in stile fantozzi con il Dr. Giorgietti: che stiano ammirando una bianchina ??

 

 

 

   
     
     

Auto D'Epoca 2006

Padova 27 - 29 ottobre

In occasione della più importante mostra nazionale abbiamo esposto la Matta Ar 52 telaio *50003* fresca di restauro. Lo spazio ci è stato riservato ed offerto dagli amici dell'AlfaSpecial Team. E' la terza partecipazione a mostre ed eventi da parte del Registro. Sicuramente per l'importanza della vettura esposta, questa è stata la partecipazione più significativa. Ringraziamo ovviamente chi è venuto a salutarci, di seguito troverete alcune immagini del nostro spazio.
 
   

 

 
   
   
   
   

 

 

Anno 2006

”Con la Matta verso Bergamo”
7° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

L'incontro del 2006 del nostro Registro si è svolto nei giorni 24 e 25 giugno, con un bel giro sui monti tra Brescia e Bergamo. Punto di partenza è stato Gardone Riviera, sulle splendide rive del Lago di Garda, presso il Vittoriale, la sontuosa residenza di Gabriele D'Annunzio che oggi è un museo a lui dedicato. Qui inoltre era ubicata la postazione di partenza dell'annullo postale, curato dal GFM e dagli amici del CAI di Auronzo di Cadore, che ormai tradizionalmente viene abbinato ai nostri incontri. L'annullo commemorava il celebre alpinista ed aviatore Antonio Locatelli, che tra le tante imprese da lui compiute partecipò, assieme a D'Annunzio, anche al famoso volo su Vienna.
Lasciato il Vittoriale, abbiamo percorso strade e stradine secondarie ma molto panoramiche lungo la Val Sabbia e la Val Trompia, in direzione del Lago d'Iseo, per poi affrontare le salite del Passo della Presolana e terminare la giornata di sabato a Bergamo per il pernottamento. Lungo il tragitto, intorno alle ore 13 abbiamo anche dovuto affrontare il primo grosso sacrificio ..... davanti alla tavola imbandita di un accogliente ristorante sperduto nel mezzo dei boschi. Alla fine, la prova ci ha visto tutti soddisfatti vincitori, con qualcuno che aveva anche tentato di togliere il cibo ai bambini, perché "sennò crescono troppo in fretta!" Il percorso del primo giorno ci ha fatto percorrere circa 200 km di strada ed ha offerto ai piloti la possibilità di sviluppare abbondantemente i muscoli delle braccia per girare lo sterzo su qualche centinaio di curve (non ringraziateci, uno degli scopi della nostra associazione è infatti anche quello di migliorare la vostra forma fisica!).
La sera abbiamo festeggiato assieme agli amici del Cai di Bergamo, accolti nella grande sede della più importante sezione italiana del Club Alpino, dove abbiamo affrontato e superato la seconda prova mangereccia. I responsabili del Cai hanno anche gentilmente offerto omaggi e ricordi a tutti i partecipanti. Il mattino seguente ci siamo di nuovo messi in movimento questa volta in direzione opposta, verso Brescia ed il Lago di Garda, su un percorso quasi del tutto pianeggiante, lungo il quale siamo stati costretti nuovamente a fermarci per superare anche la terza prova del cuoco, peraltro superata brillantemente anch'essa (tanto ormai siamo allenati ... ), al termine della quale abbiamo quindi proseguito fino a Gardone Riviera per poi prendere la direzione di casa.
Vogliamo rivolgere un sentito e caloroso ringraziamento agli amici dell' Autocentro della Polizia di Milano, Claudio Montagni e Fabrizio Buccini, i quali hanno voluto caparbiamente partecipare alla nostra manifestazione pur non avendo disponibile la loro bellissima Matta utilizzata nei nostri precedenti incontri. Claudio e Fabrizio, a bordo di una datata ma arzilla Alfa 75, ci hanno scortato nei due giorni del raduno facendo da apripista, a volte fermando il traffico con paletta e sirena come se stessero passando i partecipanti della Mille Miglia Storica, consentendoci di mantenere il gruppo sempre unito senza pericoli. Un grazie di cuore da tutti noi, per la disponibilità e l'altruismo dimostrati, con la speranza che il prossimo anno tornino a partecipare sulla loro Matta rosso amaranto.
Ringraziamo anche gli amici Claudio Giorgetti e figlio, della Afra di Milano, che hanno partecipato con entusiasmo al nostro incontro con la loro bella Matta beige; ringraziamo Mirio Biagi, il supermeccanico di Castel del Rio che ci accompagna sempre con la sua vettura mai restaurata (il ciabattino ha sempre le scarpe rotte!) ma che non si ferma mai, alla quale mette il telone solo se proprio piove; Sergio Boffo che arriva dalla provincia di Treviso assieme ai suoi due simpacicissimi bambini; e poi Armando Gottardo, i "Gioppi", i filatelici, i montani e tutti i quelli che ci hanno seguito.
Dobbiamo però segnalare che quest'anno i partecipanti sono stati purtroppo veramente pochi. Qualcuno ci ha confidato di non aver partecipato in quanto preoccupato da una presunta inaffidabilità della Matta, o per la sua scomodità o per i consumi, o ancora per la distanza da coprire per andare al raduno e ritorno. Possiamo tranquillizzare tutti, abbiamo ormai raccolto sufficiente esperienza e conoscenza in tanti anni di attaccamento a questa "vecchietta" per affermare che la Matta, tutte le Matta, anche la vostra, sono in grado di percorrere centinaia di chilometri senza problemi, con consumi certo superiori alle vetture moderne ma non così drammatici come qualcuno sostiene. In quanto alla scomodità . . . beh . . . abbiamo viaggiato su diverse vetture fuoristrada anche più moderne e . . . la Matta è tuttora migliore di molte di esse, senza tema di smentita. Provare per credere. In quanto alla distanza dei raduni, abbiamo davanti l'esempio di Armando Gottardo, che abita a Dolo in provincia di Venezia. Ebbene, lui ha partecipato a tutti i nostri raduni con la sua Matta acquistata già da alcuni anni sulla quale non ha mai effettuato alcun restauro, solo il cambio di olio e filtri. Armando ogni volta parte da casa e si reca ai raduni con la vettura in marcia, partecipa al giro e poi rientra tranquillamente. Conosciamo possessori di Matta che da Cuneo sono andati per anni in vacanza in Puglia con la loro camionetta che trainava la roulotte, chi è andato in Grecia ed in Turchia, chi usa la Matta quotidianamente per lavoro, senza problemi di sorta. Finora solo uno dei tanti nostri amici ha avuto la sfortuna di fermarsi in un raduno per un guasto al motore, però la colpa non è stata sua o della Matta, ma di un meccanico inaffidabile che non aveva fatto un buon lavoro.
Pertanto, la prossima voltra partecipate numerosi. La Matta è una creatura viva, sente se il suo proprietario le dà fiducia e lo ricambia. Mettevi al volante e chiedetele di portarvi dove volete: ci arriverete!
E mandateci le vostre impressioni, suggerimenti e consigli per i prossimi appuntamenti, indicandoci i luoghi dove preferireste andare e le date che ritenete più interessanti per voi. Terremo in considerazione ogni suggerimento e cercheremo di metterlo in pratica al prossimo raduno. Grazie.

 

Foto di gruppo prima della partenza sul piazzale antistante il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.

I nostri amici dell'Autocentro della Polizia di Milano non potevano mancare anche se la Matta era momentaneamente "dal Dottore"!

Claudio Montagni

Fabrizio Buccini

Mirio: il nostro . . . Vate . . . meccanico.

Notare l'immancabile telone . . . riposto accuratamente all'interno della Matta!

La colonna di Matta con in primo piano la AR51 dell'amico dr. Giorgetti.
Finalmente stavolta anche la moglie. Franco con Mirta; in secondo piano la "Gioppa" moglie del "Gioppo" (che in questa foto non compare).
Le Matta schierate all'arrivo al ristorante.

 

. . . Ci si prepara al primo grande sforzo della giornata! Notare i muscoli delle braccia . . . tesi all'ottenimento della massima prestazione psicofisicaenologica !
Il Carabiniere (Gioppo) ed il Poliziotto (Claudio), la domanda che si stanno ponendo è: ma li arrestiamo quei tre ignudi lì in alto a sinistra . . . ?
 
Lungo il tragitto prima della salita al Passo della Presolana.

 

 
Foto di gruppo al Passo della Presolana (1900 mt. circa s.l.m.).

 

   
   
   
Foto delle Matta schierate sul Passo della Presolana.

ED ALTRO ANCORA . . . ! ! ! ! ! !

UN POCO ALLA VOLTA . . . ! ! ! ! ! ! !

 
   

 

 

 

 

 

 

 

 

Automotostorica 2005

Caorle 1 - 2 ottobre

In occasione della mostra scambio di Caorle abbiamo esposto due vetture nello spazio riservatoci all'interno del padiglione coperto. Dopo la partecipazione l'anno scorso alla mostra Auto d'Epoca diPadova ospitati dall'AlfaspecialTeam, è la seconda volta che partecipiamo come club ad un evento così importante. Ringraziamo chi è venuto a salutarci, di seguito troverete alcune immagini del nostro spazio.
 
   
   
   
   
   
   

 

 


ANNO 2005

”DAI MONTI AL MARE”
6° Raduno Registro Alfa Romeo Matta

Gemellaggio con il Rgt. Piemonte Cavalleria (2°).


Abbiamo svolto anche il sesto raduno del registro. Mai come in questa occasione gli assenti hanno avuto torto! Sicuramente per chi ha partecipato a tutte le precedenti nostre iniziative, questa rimarrà tra i ricordi più belli. Per chi giungeva dalle località più lontane era stata prevista una tappa intermedia a Udine, grazie alla cortese collaborazione dell'amico Mattia Chizzola, il quale ha messo a disposizione i locali, ancora carichi di fascino, della celebre Autodelta, il reparto corse dell’Alfa Romeo fondato dal padre, dallo zio e dall’ing. Carlo Chiti nei primi anni sessanta. Da qui uscivano prima le TZ, poi le GTA, vetture che hanno lasciato ricordi indelebili negli appassionati dell’Alfa.
La manifestazione è stata un pieno successo, grazie alla splendida accoglienza del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) di stanza a Villa Opicina (TS), presso il quale siamo stati accolti con grandi onori e cortesia dal Comandante Col. G. Tarquini e dal Maresciallo Cazzetta. Le nostre vetture, affiancate da soldati a cavallo in uniformi d’epoca, sono state schierate sul piazzale d’ingresso della caserma per le foto di rito e per la celebrazione del gemellaggio fra il nostro Registro ed il Reggimento.
Per alcune di esse, quelle che originariamente vennero destinate al Ministero della Difesa, questa occasione è stata un vero e proprio “rientro in servizio”, in quanto il Reggimento ne ebbe parecchie in uso.
Dopo l’aperitivo nel Circolo Ufficiali è stata molto apprezzata la visione di un filmato di circa 30 minuti con immagini d'epoca tratte dai Cinegiornali e dai lungometraggi del tempo, che ritraevano la Matta nelle sue "imprese" agli inizi degli anni 50; successivamente, dopo il pranzo nella mensa militare, ci siamo messi in viaggio per il trasferimento a Tolmino, in Slovenia, dove abbiamo raccolto la Posta trasportatata fin là da un gruppo di podisti prima e da un gruppo di bikers appassionati di MTB, poi. Come detto nella lettera di invito, in questa occasione noi facevamo parte di una grande staffetta postale intitolata “dai monti al mare”,
Da Tolmino abbiamo iniziato il nostro viaggio sloveno di circa 80 km attraversando paesaggi incantevoli, immersi in boschi secolari per decine di chilometri, su strade sterrate ma perfettamente tenute e per nulla polverose grazie alla pioggia caduta il giorno precedente. Anche il tempo meteorologico infatti ci ha aiutato nella perfetta riuscita del raduno. Guidare la propria Matta completamente scoperta, con una temperatura gradevolissima in una giornata piena di sole, dapprima lungo la valle dell’Isonzo e poi sui monti sloveni, in mezzo ad abetaie sterminate, a faggi verdi e ad ogni varietà arborea con i profumi del bosco a coprire anche l'odore dello scarico della Matta è stata una esperienza veramente indimenticabile. Il bellissimo itinerario del nostro viaggio ci è stato indicato dagli amici del CAI di Muggia ai quali vogliamo rinnovare il nostro più sentito e sincero ringraziamento.
La serata del sabato è trascorsa in riva al mare a Muggia, davanti al golfo di Trieste, con una cena di pesce apprezzata da tutti.
La domenica mattina, breve trasferimento al molo Audace di Trieste per la consegna alle barche a vela storiche della posta che avevamo raccolto in Slovenia, quindi rinfresco sul molo di Muggia e nuovo giro in fuoristrada leggero nei dintorni di Trieste scortati dal Comandante Tarquini e dal Maresciallo Cazzetta, su strade accessibili solo grazie alla cortesia e disponibilità del Piemonte Cavalleria, quindi rientro in caserma per il pranzo e partenza per le rispettive abitazioni.
Abbiamo ancora nelle orecchie la domanda fatta da qualcuno:
“ma perché ne fate solo uno all’anno?”.

 

....vi faccio i complimenti per l'organizzazione
dell'ultimo raduno, posti favolosi e ottimi compagni di viaggio......speriamo
di rivederci presto e di non aspettare la prossima manifestazione, sperando
di essere ancora vostri ospiti...un abbraccio a presto...W LA MATTA.............E
I SUOI MATTISTI (Claudio Montagni).

Franco ed Enrico, ringraziano . . . !

Sopra: Il plotone che ha accolto le Matta presso la Caserma Brunner a Villa Opicina, sede del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°), comandato dal Col. Gesildo Tarquini (secondo da destra). In primo piano a destra con il vestito bianco il Presidente della Provincia di trieste Scoccimarro.

Sotto: foto di gruppo all'interno della Caserma

Qui sopra un militare in uniforme d'epoca ci ha accolto al nostro arrivo assieme alla piccola . . . mascotte del reggimento . . . in tono anch'essa!

Sotto: l'Ufficio Postale distaccato dove veniva annullata la posta in partenza; ringraziamo Carlo per l'aiuto "pro annullo".

Alcuni Momenti dello splendido viaggio attraverso i magnifici boschi della famosa Selva di Ternova in Slovenia.
   
Una sosta per sgranchire le gambe: i colori della foto non sono stati ritoccati, la giornata era veramente splendida.
Il verde dei boschi Sloveni è difficile da descrivere.

 

Le Matta in uno dei pochi tratti di strada asfaltata percorsi durante il trasporto postale da Tolmino a Muggia nel pomeriggio del 2 luglio.
Uno splendido scorcio dell'Isonzo (Soca) lungo il tragitto da Nova Gorica a Tolmin.

 

I partecipanti in gruppo al molo Audace di fronte a Piazza dell'Unità a Trieste. Al centro il Colonnello G. Tarquini, a sinistra il 1° Maresciallo G. Cazzetta.
Le vetture schierate, in primo piano la Land Rover dell'Esercito Italiano che ci ha scortato nella giornata di Domenica.

 

La barca d'epoca che ha trasportato la posta, dopo la consegna, in partenza dal molo audace. La Matta dell'Autocentro della Polizia di Milano.

 

Sopra: uno scorcio dello splendido panorama da Monte Grisa.

Sotto: l'arrivo presso il parcheggio del Santuario Mariano sulla vetta del Monte Grisa.

Sopra: le Matta al molo de le Piere a Muggia, presso la Sala Giorgini del Circolo della Vela, sede della mostra Filatelica.

Sotto: il porticciolo di Muggia in attesa dell'arrivo delle barche d'epoca.

   

 

 

Consegna delle medaglie ricordo in bronzo ai partecipanti: a sinsitra Carlo Alessandri con il figlio (sfortunatamente la sua Matta con rimorchio tipo biga si è fermata ad Udine), a destra Claudio Montagni e Paolo Baldini dell'Autocentro della Polizia di Milano.
A sinistra Mattia Chizzola, a destra Mirio Biagi. Un grazie a Mattia che ha ospitato una parte di noi venerdì sera ad Udine nel "prologo" presso la vecchia sede dell'Autodelta e poi a cena.
A sinistra Armando Gottardo che con la Matta si è fatto Dolo-Udine-giro completo-Trieste-Castelfranco Veneto-Dolo; a destra Ezio Calvi che sta ultimando il restauro della sua matta ed ha partecipato come passeggero con il figlio.
A sinistra i due impareggiabili amici del CAI sottosez. di Muggia senza i quali lo splendido giro non si sarebbe fatto: a sin. Maurizio e a destra Luciano Comelli. Foto a destra: autoconsegna a vicenda della medaglia!

 

A sinistra la consegna della medaglia a Glauco, il "braccio Filatelico del registro"; a destra Luciano Comelli.
     
     
     

 

 


ANNO 2004: "CON LA MATTA PER CANTU'".

5° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

 
 
     
     
     
     

 

Sopra a Sinistra: foto di gruppo presso la sede del CAI Sci Club Cantù durante la manifestazione ed il raduno svoltosi nel 2004 "Con la Matta per Cantù". Dopo la consegna della Posta in arrivo da Auronzo di Cadore (BL) e trasportata dalla Matta AR 51 *01602* della Questura di Milano pilotata dall'amico Montagni, la colonna di Matta ha proseguito guidata da Cesare Spinardi con la sua Campagnola verso il Monte Bugone ed il relativo Rifugio alpino per poi rientrare in serata a Como.

Sopra a Destra: raggruppamento delle vetture all'entrata in Como per raggiungere la sede del CAI Sci Club Cantù dove si è svolta la piccola cerimonia della consegna del sacchetto postale con i dispacci.

Sotto a Sinistra: foto con tutti i partecipanti durante la sosta al rifugio Binate dove siamo stati accolti nel migliore dei modi dai gestori.

Sotto a Destra: l'immancabile dispaccio postale speciale con i due annulli postali preparati dal Gruppo Filatelici di Montagna e trasportati dalle nostre Matte; la partenza ha avuto luogo ad Auronzo di Cadore presso la Sede della locale Sezione CAI il giorno 2 luglio e l'arrivo a Cantù è avvenuto il giorno successivo.

 
 
     
     
     
     

 


ANNO 2003: LA MATTA SUGLI APPENNINI.

4° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

Foto di gruppo nel 2003 per il raduno "La Matta sugli Appennini" in occasione del Campionato Europeo di Trial Fuoristrada svoltosi a Palagano. In primo piano la Matta AR 51 telaio *50001*, ed in secondo piano la Matta AR 52 telaio *50003*. La foto è stata scattata presso la tenuta del Dr. Edo Ansaloni a San Lazzaro di Savena, dove siamo stati ospitati in occasione del raduno per la concentrazione, il pranzo, la visita al famoso Museo della Libertà e successivamente luogo di partenza verso Palagano.
 
     

 

 
  Sopra e sotto: due immagini delle Matta raggruppate nella tenuta di Edo Ansaloni a San Lazzaro di Savena. In alto in primo piano la AR 51 "Macchina del Vento". In basso la seconda da sinistra è il prototipo AR 51 telaio *50001*.
 
   

 

 


2002: ANNO INTERNAZIONALE DELLE MONTAGNE:

"DAL MONVISO ALLE LAVAREDO"

"DAL TRIGLAV ALLE LAVAREDO".

3° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

Le Matta a Tirano.  
Il passaggio sul mitico Passo del Mortirolo.  
Mirio e . . .  
     
     
     

 

 

  Splendida immagine della Matta di Franco sotto il Monviso.
     
     
     
     
     

 

 

 


 

ANNO 2000: CIBIANA DI CADORE:

"LA MATTA NELLE DOLOMITI".

2° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

 

 

   
   
   
     
     
     

 

 


L'INIZIO!

ANNO 1999: "DAL TITANO ALLE LAVAREDO".

1° Raduno Registro Alfa Romeo Matta.

 

7 agosto 1999: dopo la partenza da San marino le Matta arrivano in Piazza Barche a Venezia Mestre.  
8 agosto 1999: le Matta schierate sul Lago di Misurina, sullo sfondo lle Tre Cime di Lavaredo.  
8 agosto 1999: all'arrivo, le Matta schierate al Rifugio Auronzo alle Tre Cime.